Comitato Scientifico
Enrico Malato, Presidente; Gian Carlo Alessio, Bruno Basile, Lucia Battaglia Ricci, † Saverio Bellomo, Corrado Calenda, † Leonella Coglievina, † Giorgio Fulco, Andrea Mazzucchi, Eugenio Ragni (Segretario), † Gianvito Resta, † Giancarlo Savino, Alda Spotti

 

L’istituzione della «Edizione Nazionale dei Commenti danteschi» (con decreto del Ministro dei Beni Culturali e Ambientali, poi Beni e Attività Culturali, del 16 gen. 2001) comporta una profonda innovazione nel disegno originale definito come Censimento e Edizione dei Commenti danteschi, non solo per la separazione dei due filoni di ricerca, il «Censimento» e l’«Edizione».
Naturalmente, l’Edizione Nazionale può giovarsi dei risultati conseguiti nella fase iniziale della prima ricerca e può quindi partire da uno stadio molto avanzato del lavoro preparatorio, che le consente di pervenire al primo approdo editoriale, con la pubblicazione del Comento sopra la ‘Comedia’ di Cristoforo Landino (in 4 tomi), già l’anno stesso della sua istituzione. Ma la nuova Commissione scientifica nominata nel decreto ministeriale, che in buona parte recupera i membri della Commissione scientifica della prima ricerca, ritiene di dover portare più incisivi interventi di adattamento del disegno generale alla nuova fisionomia che il progetto è andato assumendo e ai nuovi fini che gli sono assegnati.

Il Piano editoriale definitivo, evoluzione di quello inizialmente concepito come piano “provvisorio” e essenziale da realizzare con i fondi MURST, viene riveduto, per adeguarlo al nuovo progetto, che si propone l’obiettivo di «realizzare una ricognizione esaustiva dei Commenti fino a tutto il Cinquecento, selettiva per i secoli successivi» ( vd. M. Scotti-F. Cristiano, Storia e Bibliografia delle Edizioni Nazionali, prefaz. di F. Sicilia, Milano, Bonnard, 2002, p. 347).
I limiti cronologici vengono fissati al 1322 (data certa del capitolo, se non anche delle chiose all’Inferno, di Iacopo Alighieri) e al 1926 (data del commento di Isidoro Del Lungo, ultimo contributo di rilievo della «Scuola storica»), mentre l’area tematica viene estesa dai commenti organici e dai sistemi più o meno compiuti di glosse e chiose a tutto ciò che comunque si configuri come contributo esegetico al poema di Dante, includendo quindi i cosiddetti capitoli o divisioni, note e postille, prologhi, proemi, esposizioni, e via dicendo, che offrono nel loro complesso un quadro variegato e spesso estremamente interessante e utile di ciò che l’ermeneutica dantesca è andata accumulando nel corso dei secoli.

Viene confermata e meglio definita la distinzione tra i «Commenti letterari» e i cosiddetti «Commenti figurati», per i quali è stato possibile inaugurare una serie parallela –necessariamente selettiva, contro l’ambizione di esaustività dei «Commenti letterari», ma non meno importante –, grazie al sostegno dell’Istituto Banco di Napoli Fondazione, che ha consentito la realizzazione di edizioni facsimilari integrali dei codici più preziosi o interessanti: come il Codice Filippino dei Girolamini di Napoli, il codice cosiddetto Riccardiano-Braidense, con il commento di Iacomo della Lana, o le serie di tavole di Federico Zuccari, oggi al Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi di Firenze, già pubblicati; mentre in altri casi, quando il commento letterario sia accompagnato nelle fonti da un apparato iconografico importante e sia impossibile, anche per ragioni di costo, una edizione facsimilare del testimone, si è optato di ripiegare su una riproduzione – preferibilmente integrale – delle pagine illustrate in tavole fuori testo anche a colori nel volume che riproduce il testo (com’è stato il caso, per es., delle Chiose Palatine: vol.10 del Piano editoriale). Così, per la prima volta nella storia degli studi danteschi, sarà consentito a tutti gli studiosi un’agevole fruizione di uno spazio esegetico finora riservato ai pochi specialisti in grado di accedere ai codici e alle stampe originali.

La nuova dimensione assunta dalla ricerca ha imposto per altro l’adozione di una strategia operativa di grande respiro, in grado di rendere plausibile la realizzabilità del progetto.
Si è promossa così la costituzione di gruppi di lavoro, cui hanno aderito decine di studiosi – dottori o dottorandi di ricerca, che hanno conseguito o stanno conseguendo il loro titolo con tesi di ricerca su commentatori danteschi, ricercatori universitari, docenti e filologi da tempo impegnati su temi danteschi – con i quali è stata avviata una intensa attività di collaborazione, mirata all’approfondimento dei problemi da ciascuno affrontati, in relazione al commento affidato, con scambio di esperienze e confronto sulle soluzioni editoriali ipotizzate.
Numerosi, nel corso degli anni, sono stati gli incontri individuali o di gruppo, in varie sedi – Roma, Napoli, Padova, Milano, Pavia, Firenze, ecc. –, o anche piccoli “seminari”, tra i quali notevole quello tenuto a Roma, nei giorni 18-19 marzo 2005, con partecipazione di circa venticinque ricercatori, di cui si è spesso dato notizia nella «Rivista di Studi Danteschi» (vd., per quest’ultimo, A. Mazzucchi, Notizie della «Edizione Nazionale dei Commenti danteschi». Il programma di lavoro del 2005-2006, in R.S.D., a. v 2005, pp. 182-87).

Il risultato effettivamente conseguito è stato una grande mobilitazione di forze intellettuali, che ha consentito la pubblicazione, fra il 2001 e il 2018, di 15 volumi per 38 tomi complessivi nella serie dei «Commenti letterari» e di 5 volumi di fac-simili, con i relativi Commentari, nella serie dei «Commenti figurati», mentre altri sono, spesso in più tomi, pressoché al traguardo o in fase avanzata o molto avanzata di preparazione.

Alla «Edizione Nazionale dei Commenti danteschi» è stato concesso l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio dell’UNESCO.