«Censimento e edizione dei Commenti danteschi»

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco Rari 39 (II. I. 29; Magl. VII 1232; Crusca n° 5)

descrizione

Membr., sec. XV in. (c. 461r), cm. 35,5 x 26, cc. VI + 464 + II', num.

mani

Una sola mano, littera textualis, di "Iohanni di Nicolao" (c. 461r).

illustrazioni

Iconiche (numerose iniziali istoriate, di varie dimensioni; miniatura lombarda, della scuola

di Giovannino de' Grassi) e aniconiche (iniziali con fregio per alcuni paragrafi del

commento).

contenuto principale

Cc. 1r-461r, Commedia con rubriche di tipo B e con il commento di FRANCESCO DA

BUTI.

Incipit: "Pocha favila gran fiamma segonda. Lo elloquentissimo poeta vulgare Dante, lo

quale el presente intendo incominciare"; Inf. I 1, "In questi primi tre ternarii del primo

canto della prima canticha descrive l'auctore il luogo dove si trovò"; proemio al Purg., "Se

nella segonda canticha della Comedia di Dante Alleghieri fiorentino poeta vulgare"; Purg. I

1, "In questi dii (sic) ternarii lo nostro auctore proponendo la materia della quale de

tractare"; proemio al Par., "Impaurito del altezza della materia et della sottilliessa della

forma"; Par. I 1, "Questo è lo primo canto della tersa canticha nel quale lo nostro auctore

propone la sua materia".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, pp. 58-9 n° 102, p. 320 n° 557; BARLOW, p. 34; ESPOSIZIONE

DANTESCA, pp. 16-7 n° 16; I manoscritti italiani della Biblioteca Nazionale di Firenze,

descritti da una società di studiosi sotto la direzione del prof. Adolfo Bartoli, Firenze, Tip.

Carnesecchi, 1879, I, p. 6; Mostra storica nazionale della miniatura, Palazzo Venezia -

Roma, Firenze, Sansoni, 1954, pp. 189-90, n° 282; CERESI, XXIV, p. 30 n° 47;

PETROCCHI, p. 520; MOSTRA 1965, p. 93 n° 128; ILLUMINATED MANUSCRIPTS,

I, pp. 240-4; RODDEWIG, n° 224; A. PETRUCCI, Storia e geografia delle culture scritte

(dal secolo XI al secolo XVIII), in Letteratura Italiana. Storia e geografia, II/II. L'età

moderna, Torino, Einaudi, 1988, p. 1245; P. PROCACCIOLI, Filologia ed esegesi dantesca

nel Quattrocento. L''Inferno' nel 'Comento' di Cristoforo Landino. Premessa di G. Petrocchi,

Firenze, Olschki, 1989, pp. 49-142; Biblioteca Nazionale Centrale Firenze, Firenze,

Nardini, 1989-1990 ("Le grandi Biblioteche d'Italia"), pp. 78-9; FRANCESCHINI, Il

commento dantesco, pp. 103-4; F. FRANCESCHINI, Dante, il Buti e gli Appiani. Un

codice tra Piombino, Piacenza e il Massachussets, Pisa, ETS, 1998, p. 23;

FRANCESCHINI, La prima stesura, pp. 234-6; BANCHI-STEFANIN, p. 23.

note

Rare annotazioni marginali. Segni di paragrafo rossi e azzurri; numerose maniculae.

Numerosi spazi riservati, per le iniziali della Commedia e del commento. Nelle guardie

iniziali, cartacee, annotazioni di mano moderna che riportano il contenuto del manoscritto.

schedatore

Maria Luisa Tanganelli

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco Rari 69 (B. A. 5, P 1 n° 11; Pal. 180; 199; E. 5. 3. 43)

descrizione

Cart., sec. XIV (II metà), cm. 30 x 22,5, cc. II + 32 + II', num.

mani

Una sola mano, in lettera bastarda con elementi di testuale, che interviene in più momenti

sul testo con postille (di modulo minore) e correzioni.

illustrazioni

Assenti (alcuni schemi esplicativi a inchiostro).

contenuto principale

Cc. 11r-26v, Paradiso (acefalo, comincia da X 31, e lacunoso da Par. XXXI 16 a XXXII

90) con sporadiche chiose latine e numerose annotazioni, marginali e interlineari ai seguenti

luoghi: Par. X 51 (il mistero della Trinità), 108 (Pietro Lombardo); XII 36 (la gloria), 62

(battesimo di San Domenico), 106 (San Domenico e San Francesco; monito ai francescani);

XIII 2 (stelle del schedatoremento), 55 (unità e Trinità divina), 67 (la materia riluce più o

meno); XV 24 (come la luce dietro l'alabastro), 70 (qualità delle anime beate), 109

(Montemalo), 127 (Cianghella), 148 (martirio; giusta volontà e giusta causa); XVI 15

(Ginevra), 124 (quattro porte principali di Firenze), 128 (varie famiglie che hanno nello

stemma l'insegna di Ugo il Grande), 133 (famiglie dei Gualterotti e degli Importuni), 136

(divisione tra Guelfi e Ghibellini); XVII 15 (tre tipi di angoli), 49 [Neri (Corso Donati) e

Bianchi (Vieri de' Cerchi)], 61 (ingratitudine e cattiveria dei compagni d'esilio); XVIII 18

(luce riflessa da Beatrice), 130 (scomuniche e interdetti scritti dal pontefice); XX 49

(Ezechia), 62 (Guglielmo II d'Altavilla), 77 (con la volontà divina ogni cosa diviene quello

che è), 94 ("Regnum coelorum violenza pate"), 120 (predestinazione); 127 (triplice

battesimo, con acqua, spirito santo e martirio); XXI 29 (scala luminosa), 63 (nei beati è

impressa la bontà di Dio); XXII (splendore degli spiriti), 37 (San Benedetto), 69 (la scala

giunge all'Empireo); XXIII 21 (influenze celesti sugli uomini); XXV 28 (Beatrice si rivolge

a San Iacopo), 53 (speranza), 68 (la speranza è attesa certa della futura beatitudine), 102

(San Giovanni); XXVI 1 (Dante è timoroso per la perdita della vista), 27 (l'amore si

imprime nella mente di Dante per argomenti filosofici e per l'autorità dei libri sacri), 142

(sette ore); XXVII 117 (il 2 e il 5 sono numeri fondamentali del 10), 137 ("nel primo

aspetto de la bella figlia); XXX 1 (circonferenza della Terra), 61 (una luce in forma di

fiume), 137 (Enrico VII, conte di Lussemburgo); XXXIII 31 (intelletto e ragione); XXXIII

76 (Dante penetra nella luce di Dio); XXXIII 85 (Dante vede l'ordine dell'universo), 140

(cerca invano di comprendere il mistero dell'Incarnazione), 145 ("l'amor che move il sole e

l'altre stelle").

contenuto secondario

Cc. 1r-9v, Rime, adespote e anepigrafe (Dante, Forese Donati, Fazio degli Uberti, Lapo

Gianni, Cino da Pistoia, Francesco Petrarca, etc.)

bibliografia

BATINES, t. II, p. 91 n° 165, p. 353 n° 589; F. PALERMO, I manoscritti Palatini di

Firenze, Firenze, Tipografia Galileiana, 1853-68, vol. II, pp. 597-880, vol. III, pp. 677-715;

G. CARDUCCI, Della varia fortuna di Dante. II. I primi commentatori e poeti. Il

Boccaccio e il Petrarca, in "Nuova Antologia", a. V 1867, p. 40-3; K. WITTE, La Divina

Commedia di Dante Alighieri ricorretta sopra quattro dei più autorevoli testi a penna,

Berlino, R. Decker, 1862, pp. lv-lvii; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 68 n° 149; K.

WITTE, Neuere Ausgaben und textesabdrücke, in Dante-Forschungen, Heilbronn, Verlag

von. Gebr. Henninger, 1879, II, pp. 356-9; MOORE, p. 559; MOSTRA

LAURENZIANA, p. 65 n° 302; MOSTRA CODICI ROMANZI, p. 83-4; D. DE

ROBERTIS, Censimento dei manoscritti di Rime di Dante (I), in SD, vol. XXXVII 1960,

pp. 234-5 n° 71; MOSTRA 1965, pp. 28-30 n° 34; PETROCCHI, p. 523; D. DE

ROBERTIS, L'Appendix Aldina e le più antiche di rime dello stil novo, in Editi e rari. Studi

sulla tradizione letteraria tra Tre e Cinquecento, Milano, Feltrinelli, 1978, p. 46;

RODDEWIG, n° 261; BANCHI-STEFANIN, p. 24.

note

Manoscritto detto "Quinterno Palatino". Annotazioni sulle guardie. Numerose correzioni

al testo. Le cc. 25, 28-32 sono bianche, aggiunte posteriormente (sono antiche,

probabilmente coeve).

schedatore

Maria Luisa Tanganelli

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco Rari 215 (Pal. 320; 240; 1164; B A 2.3.10; E B 5. 1. 7)

descrizione

Membr., sec. XV (primo quarto), cm 25 x 15,5, cc.VI + 234 + I', num. erroneamente da c.1

a c.224 (dopo c. 161 la num. riparte da 152).

mani

Due mani: A, in littera antiqua, per il testo poetico; B, corsiva all'antica più tarda, per le

chiose e le annotazioni.

illustrazioni

Iconiche (c. IIr ritratto di Dante, c. IIIv schema dell'Inf., Purg. e Par. secondo il concetto

dantesco, c. IVr Dante e le tre fiere e l'incontro con Virgilio; c. 78v, incontro di Virgilio e

Dante con Catone ed il monte del Purgatorio) e aniconiche.

contenuto principale

Cc.1r-224r, Commedia con rubriche in volgare di tipo B (altre rubriche, di mano più tarda,

sono aggiunte a margine), con sporadiche chiose e annotazioni marginali e interlineari in

latino e rade annotazioni marginali in volgare ai seguenti luoghi: Inf. IX 133 (Virgilio e

Dante passano tra le sepolture degli eretici e le mura della città); XVII 64-66 (Reginaldo

degli Scrovegni e le sue insegne); 71-73 (Giovanni dei Buiamonti e le sue insegne); XVIII

51 ("Salse" locus apud Bononiam, dove si gettavano i corpi dei giustiziati); XVIII, brevi

annotazioni; XIX 82-84 (Clemente V papa simoniaco); 98 (Niccolò III per il denaro

offertogli da Giovanni da Procida causa la rivoluzione del Vespro siciliano contro Carlo I);

XIX, XX, XXIII: brevi annotazioni; XXIII 66 (le cappe di piombo usate da Federico II

per punire i rei di lesa maestà sono paglia a confronto di quelle degli ipocriti); 104 (i frati

godenti Catalano dei Catalani e Loderingo degli Andalò); 108 (il Guardingo, nelle cui

vicinanze si trovavano le case degli Uberti distrutte); XXIV, brevi annotazioni; XXV

151(Francesco de' Cavalcanti); XXVI, brevi annotazioni; XXVI, 34 (gli orsi uccidono i

fanciulli insolenti che avevano sbeffeggiato Eliseo); 61 (Deidamia abbandonata da Achille,

convinto da Ulisse e Diomede a partecipare alla guerra di Troia); 139 (la morte di Ulisse

secondo Dante); XXVII, 45 (l'arme degli Ordeleffi, signori di Forlì); 50 (l'arme di

Maghinardo di Susinana); 67 (Guido da Montefeltro); XXVIII-XXIX, brevi annotazioni;

XXIX 117(Maestro Griffolino Aretino messo al rogo dal vescovo di Siena a causa del

figlio adulterino Albero); XXX, brevi annotazioni; XXXI 41 (Monteriggioni); 61 (la riva

fa da perizoma ai giganti, cioè li ricopre dalla vita in giù); XXXI, brevi annotazioni;

XXXIV 114 (Gerusalemme e la sua posizione rispetto al meridiano terrestre); XXXIV,

breve annotazione; Purg. IV, VI e VII: brevi annotazioni; IX 99 (la confessione rompe la

durezza del cuore, come dimostrano le screpolature del secondo gradino); XI 58 (Umberto

Aldobrandeschi); XII, XIII, brevi annotazioni; XIII 153 (la falsa credenza del comune di

Siena di un fiume sotterraneo, per cui ha sperperato risorse umane e denari); XIV, XV:

brevi annotazioni; XV 86 (la visione estatica degli esempi di mansuetudine da parte di

Dante, che avviene non per rivelazione ma per immaginazione); XXI 89 (il poeta latino

Stazio e la credenza erronea di Dante che fosse di Tolosa); XXIII, brevi annotazioni;

XXIII 94 (la Barbagia, dove le donne sono impudicissime); XXIV 29-30 (Bonifazio de'

Fieschi arcivescovo di Ravenna e la particolarità del suo pastorale); 56 (Giacomo da

Lentini e Guittone d'Arezzo); XXXI 132 (le tre donne, simbolo delle virtù teologali,

regolano la loro danza secondo il canto degli angeli); XXXII 54 (la costellazione dei Pesci);

XXXIII 44 (la meretrice, simbolo della Ecclesia degenerata). Par. I 18 ("aringare è parlare

in contione, onde la ringhiera perché in essa si parla di cose publice"); 39 (il sorgere del

sole in primavera, quando si congiunge con la costellazione dell'ariete); V, VI, XIV e XVI:

brevi annotazioni; XVI 56 (Baldo da Aguglione); XVII, brevi annotazioni; XXIV 16 (la

danza circolare delle anime beate, definite "carole").

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, p. 96 n° 177; ESPOSIZIONE DANTESCA, pp. 45-6 n°74; MOORE, pp.

668-9; F. PALERMO, I manoscritti Palatini di Firenze, Firenze, Tipografia Galileiana,

1853-68, vol. I, pp.539-40 n° 471; L. GENTILE, I codici Palatini della R. Biblioteca

Nazionale Centrale di Firenze, I, Roma, 1889, pp. 534-5; L. VOLKMANN, Iconografia

Dantesca, Die bildlichen Darstellungen zur Göttlichen Komödie, Leipzig, Breitkopf &

Härtel, 1897, pp. 5 e 27; F. X. KRAUS, Dante, sein Leben und sein Werk, sein Verhältnis

zur Kunst und zur Politik, Berlin, G. Grote, 1897, p.177; D'ANCONA, II, n° 172

pp.160-1; MOSTRA LAURENZIANA, p. 52 n°209; Mostra storica nazionale della

miniatura, Palazzo Venezia - Roma, Firenze, Sansoni, 1954, p. 230 n° 352; MOSTRA

1965, p. 75 n° 100; CERESI, XXIV, p. 30-1 n° 48; PETROCCHI, p. 524; B.

DEGENHART-A. SCHIMTT, Corpus der italienischen Zeichnungen 1300-1450, Berlin,

G. Mann, 1968, vol. I p. 82; ILLUMINATED MANUSCRIPTS, p. 248; RODDEWIG, n°

270; A. GARZELLI, Miniatura fiorentina del Rinascimento, 1440-1525, Firenze, Giunta

Regionale Toscana, I, p.212; Biblioteca Nazionale Centrale Firenze, Firenze, Nardini,

1989-1990 ("Le grandi Biblioteche d'Italia"), pp.80-3; BANCHI-STEFANIN, p. 25 n°4.

note

Nella carta di guardia iniziale si trovano indicate le antiche segnature del ms. Il codice è

appartenuto al fiorentino Francesco Sassetti (Motto e nota di possesso a c.Ir: "Mitia Fata

Mihi. Francisci Sassetti Thomae filii civis florentini"), che lo aveva acquistato per dieci

ducati, e passò successivamente da Galeazzo Sassetti, a Lorenzo Bardi, conte di Vernio e

suo discendente ("Laurentii Bardii Alexandri filii ex comitibus Vernii ad usum liber hic.

Olim fuit Galeazzi Sassettii civis florentini sui avunculi. 1560", c.Ir), e al canonico

Michele Dati; nel 1846 era presso la Biblioteca della Contessa Baldovinetti.

schedatore

Fabiana Boccini

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conventi Soppressi C. III. 1263

descrizione

Cart., sec. XIV ex., cm 28,5 x 20, cc. I + 215 + I', num.

mani

Tre mani: A, in lettera bastarda su base mercantesca, per il testo poetico, B, corsiva

tardo-quattrocentesca, per le chiose e le annotazioni, C, in littera textualis semplificata

tardo trecentesca, per le cc. 214r-215v.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 1r-212r, Comedia (acefala, comincia da Inf. I 67, e lacunosa a Inf. VIII 45-111 e a Par.

XXXI-XXXII 92-24) con chiose sporadiche e annotazioni marginali in latino e volgare ai

seguenti luoghi: Inf. III 60 (Celestino V); XIX 67 (Niccolò III); XXIII: brevi annotazioni;

XXIII 58 (ipocriti), 103 (frati gaudenti); XXVIII 18 (battaglia di Tagliacozzo), 31

(Maometto), 54 (Fra Dolcino); XXXI 4 (lancia di Achille), 136 (l'inchinarsi di Anteo

paragonto alla Torre dei Garisendi); XXXII: annotazioni; XXXII 25 (Il ghiaccio del Cocito

è più grosso di quello che si forma sul Danubio), 61 (Mordret che fu ucciso da Re Artù),

63 (Focaccia dei Cancellieri Bianchi di Pistoia), 67 (Camicione de' Pazzi e Carlino

de'Pazzi), 117 (Buoso da Dovera), 121 (Gianni de' Soldanier), 130-132 (Tideo e

Menalippo); XXXIII 29 (il conte Ugolino paragonto al lupo), 36 (Ugolino e i figli inseguiti

dai cani famelici), 136 (Branca d'Oria); Purg. I: brevi annotazioni; II 16 (apparizione

dell'angelo nocchiero); III: breve annotazione; IV 6 (l'erronea teoria dei platonici e dei

manichei della pluralità delle anime); VI, XI: brevi annotazioni; Par. I: brevi annotazioni; I

7 (c.141v, impossibilità della mente umana di descrivere la percezione divina), 19

(invocazione ad Apollo); III: rare annotazioni; III 113 (Costanza); 118-120 (genealogia

della casa di Svezia); VI, rade annotazioni; XXXIII 94-96 (impresa degli Argonauti).

contenuto secondario

Cc. 212v-213v, Canzone "Lasso che quando inmaginando vengnio";

cc.214r-215v, Iacopo Alighieri e Bosone da Gubbio, Capitoli sulla Commedia.

bibliografia

BATINES, pp. 54-5 n° 95; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 64; MOSTRA

LAURENZIANA, p. 51 n° 180; CERESI, XXV, p. 32 n° 52; PETROCCHI, p. 525;

RODDEWIG, n° 288.

note

Il manoscritto non presenta né titoli (didascalie), né distinzioni fra i canti, a parte l'iniziale

del canto scritta un po' più spostata nel margine esterno rispetto alle altre e l'indicazione

nel margine superiore dei canti I-XV del Purgatorio, di mano più tarda. Nota di possesso a

c. 19v : "Questo libro è da pouano". Nei canti del Purgatorio vi sono alcune annotazioni

marginali che riportano i versi virgiliani del Libro VI dell'Eneide riguardanti il passo in

questione. Il codice è appartenuto a un certo Benedetto Gori (c.123r) che scrisse nei

margini vari ricordi (c.89r e c.90r datate 1565, a cc.99v-100r ricordanze datate 1533,

c.104r ricordanza datata 1534). Il codice proviene dal Convento della SS. Annunziata.

schedatore

Fabiana Boccini

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conventi Soppressi C. III. 2696 (Badia 18)

descrizione

Cart., sec. XV m., cm 29 x 21,5, cc. III + 112 + III', num.

mani

Due mani: A, in lettera bastarda su base mercantesca, per il testo poetico; B, in mercanteca

coeva, per le annotazioni e chiose.

illustrazioni

Aniconiche per ogni iniziale di canto.

contenuto principale

Cc. 1r-104v, Commedia con chiose sporadiche e annotazioni marginali e interlineari in

volgare ai luoghi seguenti: Inf. XII 56 (Centauri); XXIV 125 (Vanni Fucci); XXV 25

(Caco); 49 (Cianfa e Agnello); 121 (matamorfosi di Buoso degli Abati, nella chiosa è

ricollegato alla famiglia dei Donati); XXVIII 102 (Curione). Purg. I: brevi annotazioni; I 11

(le Piche); IV 142 (Manfredi chiede a Dante di dire alla figlia di pregare per lui, affinché

possa entrare nel purgatorio prima); XXVIII: breve annotazione; XXXII 131 (Il drago

simboleggiante Maometto); 151-160 (l'amicizia e inimicizia tra il re di Francia e i

Pontefici); XXXIII: chiose illeggibili; Par. I: brevi annotazioni; VII: brevi annotazioni; VII

1 (Dante entra nella sfera di Venere); VIII: brevi annotazioni; XI: rare annotazioni; XIII:

brevi annotazioni; XIII 67 (la creazione delle cose contingenti da parte del moto dei cieli);

XVI: brevi annotazioni; XVII: brevi annotazioni; XVII 1 (Dante paragona il proprio stato

d'animo a quello di Fetonte); XVIII: brevi annotazioni; XVIII 1 (Silenzio di Cacciaguida e

dubbi di Dante riguardo la profezia); XIX: brevi annotazioni; XXI 6 (Semele); XXIII,

XXIV: brevi annotazioni; XXV: brevi annotazioni; XXV 100 (se la costellazione del

cancro avesse una stella così luminosa l'inverno avrebbe un mese di luce continuata);

XXVI: brevi annotazioni; XXVI, 97 (una mente umana dimostra dimenando la persona

quando vuole compiacere al suo signore); 127 (il mutare del linguaggio umano nel tempo);

XXVII: brevi annotazioni; XXVII 58 (corruzione delle cariche ecclesiastiche); 115

(l'Empireo); XXVIII: brevi annotazioni; XXVIII 49 (il primo cerchio dei Serafini); 118

("notturno Ariete"); 130 (Dionigi Aeropagita); XXIX: brevi annotazioni; XXIX 13 (Dio

crea gli angeli non per accrescere la propria gloria, ma per dimostrare che egli è Dio); 49 (la

caduta di alcuni angeli appena creati dal Cielo sulla terra, che è dei quattro elementi quello

soggetto agli altri); 82 (i falsi predicatori); XXX: brevi annotazioni; 1 (similitudine tra

l'apparire dell'Aurora e lo svanire dei cori angelici); 76 (il fiume e i topazi "ombriferi

prefazi" delle essenze divine).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, n° 119; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 66; MOSTRA

LAURENZIANA, p. 51 n° 169; CERESI, XXV, p. 32 n° 53; PETROCCHI, p. 525;

RODDEWIG, n° 290.

note

Nota di proprietà: "Est Abbatiae ad usum Virginii Valsecchi Abbatis" (c. IIIv e c. 1r). Da

un'altra annotazione a c. I'r risulta che il codice fu preso in prestito nel 1481 da "Bernardo

di Bernardi d'Ambrogio Boni"(Questo libro ere di Bernardo di Bernardi d'Ambrogio Boni,

...le chatta, lo rendé e presto"). Il codice proviene dalla Badia di Firenze, la cui segnatura

(18) si trova indicata a c. 1r.

schedatore

Fabiana Boccini

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conventi Soppressi J. I. 30 (S. Marco 221)

descrizione

Membr., sec. XIV (II metà), cm 29,5 x 21,5, cc. III + 141 + IV', num.

mani

Una sola mano, in littera textualis semplificata, che cambia spesso di modulo. Rade

annotazioni marginali di mano coeva.

illustrazioni

Aniconiche per l'inizio di ogni commento alla singola cantica.

contenuto principale

Cc.1r-141v, OTTIMO COMMENTO al Paradiso (III redazione).

Incipit: proemio, "'La gloria di colui che tutto move et cetera'. Poi che l'autore à tractato ne

le due precedenti cantiche in LXVII capituli de le due parti di questo libro"; Par. I 1, " 'La

Gloria et cetera'. Antimessa la generale divisione di questa terça cantica distincta per

XXXIII capituli".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

Index manuscriptorum, p. 137; BATINES, t. I pp. 631-2 n° XXI; ROCCA, p. 237;

ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 82; MOSTRA LAURENZIANA, p. 39 n° 80;

MOSTRA 1965, p. 84 n° 115; B. L. ULLMAN-P. A. STADTER, The Public Library of

Renaissance Florence. Niccolò Niccoli, Cosimo de' Medici and the Library of San Marco,

Padova, Antenore, 1972, p. 239; RODDEWIG, Handschriften des Ottimo Commento, p.

311 n° 17.

note

C. IIIv e I', nota di proprietà: " Hic liber est Conventus Sancti Marcii de Florentia Ordinis

Predicatorum", e a c. IIIv vi è in più l'indicazione della collocazione del ms. "Bancho 26 ex

partis occidentis". A c.141v alla fine del Commento si trova scritto: "Finiscono le glose

accolte et compilate per A.L.N.F. sopra la Commedia di Dante Alleghieri fiorentino in

laude di Cristo Amen". La sigla, che si ritrova nel Vat. Lat. 4776, è comunemente così

interpretata: "Andrea Lancia Notaro fiorentino". Il ms. contiene, dal canto XXVIII in poi,

le aggiunte, composte da "Andrea Iusti de Volterris" nel 1370, che si trovano nel Laur. Pl.

XL.11.

schedatore

Fabiana Boccini

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conventi Soppressi J. III. 4 (S.Marco 217)

descrizione

Cart., 1455, cm 40 x 28,5, cc. II + 220 + I'.

mani

Mano di Apollonio di messere Archolano da Volterra (c.220r), in lettera bastarda su base

testuale. Aggiunte marginali dello stesso copista, interlineari a correzione del testo di altra

mano coeva.

illustrazioni

Assenti, è stato tuttavia lasciato dal copista lo spazio per la miniatura all'inizio di ogni

capitolo di commento al singolo Canto.

contenuto principale

Cc.1r-220r, Paradiso con il commento di FRANCESCO DA BUTI.

Incipit: proemio al Par., "Impaurito della alteça della materia et della sottigleça della forma

della ultima cantica della Comedia del Poeta vulgare Dante Allighieri"; Par. I 1, "Imperoché

nella prima Cantica io ho detto, nel suo principio, quello che comunemente si suole dire in

nel principio delli auctori dalli loro exponitori".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

Index Manuscriptorum Bibliothecae FF. Ordinis Praedicatorum Florentiae, Ad Sanctum

Marcum, Anno Domini MDCCLXVIII (ms. in consultazione presso la biblioteca), p. 136;

F. A. ZACHARIA, Iter litterarium per Italiam, Venezia, 1762, II, p. 67; BATINES, t. II,

n° 108, p. 327 n° XXIII; J. W. BRADLEY, A dictionary of miniaturists, illuminators,

calligraphers, and copyists, 1887, I, p. 59; MOSTRA LAURENZIANA, p. 48 n° 149;

PETROCCHI, p. 525; B. L. ULLMAN-P. A. STADTER, The Public Library of

Renaissance Florence. Niccolò Niccoli, Cosimo de' Medici and the Library of San Marco,

Padova, Antenore, 1972, p. 239; RODDEWIG, n° 292; FRANCESCHINI, Il commento

dantesco, pp. 103-4; FRANCESCHINI, La prima stesura, pp. 234-6.

note

Nota di proprietà a c. IIv: " Banco XXVI ex partis occidentis.n°.50. Hic liber est

Conventus S.Marci de Florentia Ordinis Predicatorum". A c.1r scritto da mano moderna:

"Expositio Francisci Bartoli Buti in Paradisium Dantis". A c.220r si legge la sottoscrizione

del copista: "Quivi finiscie l'ultimo Canto cioè XXXIII della terça Canticha del Paradiso

della Comedia di Dante Aldighieri et la sua lectura facta et exposta per Messer Francescho

di Bartolo da Buti compiuta nel 1395. Et scripta per me Appollonio di messere

Archolano da Volterra addì IIII di março 1455. Apollonius".

schedatore

Fabiana Boccini

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conventi Soppressi J. V. 8 (S. Marco 219)

descrizione

Cart., sec. XIV (III quarto), cm 29,5 x 22/22,5, cc. III + 174 + I', num. (da 71).

mani

Una sola mano, in lettera bastarda su base cancelleresca. Rade annotazioni marginali di

mano coeva.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 71r-201v, OTTIMO COMMENTO all'Inferno (I redazione). I proemi hanno delle

affinità con il commento di IACOPO DELLA LANA.

Incipit: I proemio, "'Nel meçço del Cammino di nostra vita et cetera'. Intendendo

disponere le oscuritadi che sono in questo libro intitulato Comedia"; II proemio, "' Nel

meçço del cammino di nostra vita et cetera'. Questa I parte della Comedia, la quale è detta

Inferno"; Inf. I 1, "Ad aprire più la intentione dello autore e ad expositione delle figure, che

elli usa in dicto suo volume".

A c. 130 compare una chiosa a Inf. XIII 64 attribuita ad ACCURSIO BONFANTINI.

contenuto secondario

Carmi Latini; Francesco Petrarca, Lettera a Dionigi da Borgo Sansepolcro; "Historia

Apollonii Thirii"; "Historia Sancti Albani".

bibliografia

Index manuscriptorum, p. 137; BATINES, p. 624 n° IV; ROCCA, p. 235; MOSTRA

LAURENZIANA, p. 58 n° 254; MOSTRA 1965, p. 84 n° 114; KRISTELLER, I, p. 162;

B. L. ULLMAN-P. A. STADTER, The Public Library of Renaissance Florence. Niccolò

Niccoli, Cosimo de' Medici and the Library of San Marco, Padova, Antenore, 1972, p. 239;

RODDEWIG, Handschriften des Ottimo Commento, pp. 302-3 n° 2.

note

Il codice è acefalo (la numerazione antica comincia da c.71) e mutilo alle cc.202-211

(asportate le cc.202-204 e 211, altre bianche a sostituzione sono state inserite in epoca

moderna) e in finis, come risulta anche dall'indice iniziale a c. IIIv.

Accursio Bonfantini fu il primo lettore della Commedia di Dante, incarico che gli fu

affidato dopo la morte di questi dalla Signoria; del suo commento rimane solo questa

testimonianza.

Nota di proprietà, c. IIIv: " Et est Conventus Sancti Marci de Florentia Ordinis

Predicatorum. Quod habuit a Reverendo patre fratre Benedicto Dominici de Florentia

eiusdem Ordinis et eiusdem Conventus". Sempre vergato dalla stessa mano l'indice delle

opere contenute nel ms. e "274. de 27 banco ex parte occidentis".

schedatore

Fabiana Boccini

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 31 (Magl. VII 1045; Strozzi in f° 1415)

descrizione

Cart. (membr. cc. 1, 12, 78), 1466-1467 (cc. 77r, 216v, 274v), cm 40,5 x 28,5, cc. V + 274

+ I', num.

mani

Due mani coeve: A (cc. 1r-77r e cc. 163r-274v), in lettera bastarda all'antica di mano di

Piergiovanni di Peirgianni (c. 77r, "AD quinto kalendas iulii degl'anni mille et bis ducentum

sesanta et sette finit' io Piergiovanni di Pierganni"); B (cc. 78r-163r), in lettera

mercantesca.

illustrazioni

Aniconiche ed iconiche (alcune iniziali).

contenuto principale

Cc. 1r-77r, Commedia con rubriche di tipo B.

Cc. 78r-274v, OTTIMO COMMENTO (II redazione) con interpolazione del commento

di IACOPO DELLA LANA da Purg. XXIV 103 a XXIX compreso (cfr. ROCCA).

Incipit: proemio all'Inf., "La natura delle chose aromatiche è questa che molto

magiormente"; "Dividesi in questa prima parte principalmente in due parti"; proemio

Purg., "Questo primo capitulo di questa seconda cantica si divide principalmente in due

parti", "Poiché l'autore nella prima precedente cantica"; "In questo principio della seconda

cantica nella quale l'auctor intende trattare del Purgatorio"; proemio Par., "Poi che l'auctor

à trattato nelle due precedenti parti in LXVII capitoli delle due parti di questo libro";

"Antimessa la general divisione di questa IIIa cantica distinta"; Par. I 1, "Dovendo l'autor

trattar del beato regno comincia".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

ROCCA, p. 153 n° 58 e p. 236, n° 6; BATINES, t. I, p. 593 n. 1, p. 594 n. 4, pp. 623-4 e

626, t. II, pp. 65-6 n° 112; PETROCCHI, p. 520; RODDEWIG, n° 226; ESPOSIZIONE

DANTESCA, p. 34 n° 45; MOORE, p. 636, n° 23; MOSTRA LAURENZIANA, p. 48 n°

163; CERESI, XXIV, p. 18 n° 21; BANCHI-STEFANIN, p. 35-6 n° 23; RODDEWIG,

Handschriften des Ottimo Commento, p. 304 n° 6.

note

Assenti.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 32 (Magl. VII 151)

descrizione

Membr., sec. XIV m., cm 33 x 22, cc. V + 99 + I', num. (da 1 a 100, poiché la c. 1v è num.

2).

mani

Quattro mani: A (cc. 1r-99v), in lettera bastarda su base cancelleresca, per il testo poetico

e i Capitoli; B, in lettera textualis, e C, in lettera bastarda su base testuale, per il

commento, le chiose e le annotazioni; D (c. 100r), di Dominichus de Raymundis de

Faventia, in lettera bastarda.

illustrazioni

Iconiche (iniziali di cantica).

contenuto principale

Cc. 1r-97v, Commedia con fitte chiose marginali:

cc. 1r-7v, Chiose sparse di IACOPO DELLA LANA a Inf. I 73-VII 37, in alcune parti

evanide;

cc. 33v-38v, Chiose dell'ANONIMO LATINO per il proemio del Purg. e per Purg. I

34-VI 13;

cc. 1r-46v, Chiose dell'ANONIMO LATINO per Inf. I-Purg. XIV (forma breve);

c. 58r, Chiose di IACOPO DELLA LANA ai luoghi seguenti: Purg. XXVI 76 ("la gente

che non vien con noi"); XXVI 82 ("nostro peccato"), Par. I 31-33 ("che parturir letizia");

c. 65v, (al termine del testo di Purg. XXXIII 139-145), Commento di IACOPO DELLA

LANA a Par. VI (da "in questo capitulo intende l'autore de tocare cinque chose" a

"chiamato Aventino sucedete de lo quale naque Prochas";

cc. 69v-73r, a margine del testo di Par. V-VIII, riprende il commento del LANA a Par. VI

(da "Cunta l'autore et dice qe Prochas si ave dui figli" a "et ove era lo palaxio de Priamo re

di Troia");

cc. 99v-100r, riprende il commento del LANA a Par. VI, da "Poscia qe Cesar ebe

subiugata tuta Africa il se n'andò in Espagna" e termina con "idest digno de magior lode et

qui termina lo VI capitolo";

cc. 3r-97v, annotazioni marginali ed interlineari latine adesp. e anepigr. ai luoghi seguenti:

Inf. II, VI-XI, XXIII, XXVII, XXIX, XXXI; Purg. VI, XI, XIII, XV, XVII-XX, XXII,

XXV; Par. XV, XVI, XXIX, XXXIII.

contenuto secondario

Cc. 97v-98v, Iacopo Alighieri, Capitolo sulla Commedia;

cc. 98v-99v, Bosone da Gubbio, Capitolo sulla Commedia;

c. 100r, Tre epitaffi latini per Dante, Petrarca e Giovanni di Andrea.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 56 n° 98, pp. 293-4 n° 542, p. 300; PETROCCHI, p. 520;

RODDEWIG, n° 227; BARLOW, p.34; ESPOSIZIONE DANTESCA, pp. 43-4 n° 69;

MOORE, pp. 614-5 (siglato b); M. BARBI, Per il testo della Divina Commedia, in

"Rivista critica della Letteratura Italiana", a. VII 1891, p. 39; M. BARBI, Di un commento

al poema mal attribuito a Iacopo Alighieri, in Problemi di critica dantesca. Prima serie, pp.

371-3, 375-85, 387 e 393; MOSTRA LAURENZIANA, p. 30 n° 17; MOSTRA 1965, p.

62 n° 78; CERESI, XXIV, pp. 18-9 n° 22; G. FOLENA, Per la tradizione delle opere di

Dante Alighieri, in AA. VV., Atti del Congresso Internazionale di Studi Danteschi, a cura

della Società Dantesca Italiana e dell'Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e

Letteratura Italiana (20-27 aprile 1965), Firenze, Sansoni, 1965, vol. I, p. 62;

SANDKÜHLER, p. 117 n. 6, p. 118, pp. 274-5 (siglato N); V. CIOFFARI, Latin

Commentary on 'Paradiso' XI from Egerton 943, in "Forum Italicum", a. XIII 1983, p. 54;

PETROCCHI, p. 119; Anonymous Latin Commentary on Dante's Commedia.

Reconstructed text, a cura di V. CIOFFARI, Spoleto, Centro di Studi sull'Alto Medioevo,

1989, pp. 8-9; BANCHI-STEFANIN, pp. 36-7 n° 24.

note

Assenti.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 33 (Magl. VII 152)

descrizione

Cart., 1462 (c. 239v), cm 29 x 19, cc. VIII + 240 + I', num.

mani

Mano di Antonio di Tuccio Manetti (c. 239v), in lettera mercantesca.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali di cantica). Disegni esplicativi astronomici marginali a c. 3r (Inf. II), c.

24v (Inf. XI), c. 79v (Inf. XXXIV).

contenuto principale

Cc. VIIv-VIIIv, ANTONIO DI TUCCIO MANETTI, Proemio alla Commedia.

Incipit: "Tutti gli uomini advezano li loro operationi al sommo bene".

Cc. 1r-239v, Commedia con le CHIOSE di ANTONIO DI TUCCIO MANETTI.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, pp. 63-4 n° 110, pp. 340-1 n° 578; PETROCCHI, p. 520; RODDEWIG,

n° 228; BARLOW, p. 35; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 30 n° 38; MOORE, pp. 667-8;

MOSTRA LAURENZIANA, p. 48 n° 158; CERESI, XXIV, p. 19 n° 23; Colophons des

manuscripts occidentaux des origines au XVIe siècle, ed. Bénédectins du Bouveret, Fribourg

Suisse, Editions Universitaires, 1965-82, n° 1266; D. DE ROBERTIS, Schede su

manoscritti danteschi. Altre notizie sul Riccardiano 1044, in SD, vol. XLVIII 1971, pp.

222-3, 225; D. DE ROBERTIS, Antonio Manetti copista, in Editi e rari. Studi sulla

tradizione letteraria tra Tre e Cinquecento, Milano, Feltrinelli, 1978, pp. 390-1 e 398-402;

BANCHI-STEFANIN, p. 37 n° 25; M. SERIACOPI, Notizie su un commento inedito in

volgare alla 'Commedìa' dantesca di Antonio di Tuccio Manetti, in "L'Alighieri", n. s., a.

XL, fasc. 14 pp. 77-85.

note

Assenti.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 34 (Magl. VII 153)

descrizione

Membr., 1457 (c. 258r), cm 28,5 x 20,5, cc. V + 260 + I', num.

mani

Mano di Lodovico de Bellaguardia de Savoea (c. 258r) per il testo poetico in lettera

textualis; due mani del sec. XVI per chiose, annotazioni marginali e varianti.

illustrazioni

Iconiche (iniziali di cantica); assenti, ma con spazio riservato, le iniziali di canto.

contenuto principale

Cc. 1r-4v, OTTIMO, Proemio alla Commedia, Proemio all'Inferno, Chiosa a Inf. I 1.

Incipit: proemio gen. "'Nel meço del cammin de nostra vita': Intendendo exporre l'obscurità

di in questo libro sono intitolato Comedia di Dante Aldaghieri fiorentino"; proemio

all'Inf., "'Nel meçço del cammin di nostra vita': ad aprire più l'intentione di l'autore con

ispositione che gli usa in questo suo volume"; Inf. I 1, "Et queste parole hano due

interpretatione l'una se rifferisce a l'età de l'autore".

Cc. 11r-257v, Commedia con rubriche in volgare di tipo A, varianti e fitte chiose e

annotazioni in volgare a Inf. I-XXXIV; annotazioni e chiose sporadiche ai seguenti luoghi:

Purg. I 22 ("I' mi volsi"); II 1 ("già era 'l sole"); II 98 ("veramente da tre mesi"); IX 1 ("la

concubina di Titone"); IX 7 ("e la notte, de' passi"); XV 1 ("quanto tra l'ultimar dell'ora

terza"); XXIII 100 ("nel qual sarà in pergamo interdetto"); XXVII 133 ("vedi lo sol che 'n

fronte ti riluce"); XXIX 7 ("allor si mosse contra 'l fiume"); XXIX 12 ("per modo ch'a

levante mi rendei"); XXIX 133 ("appresso tutto il pertrattato nodo"); XXIX 138 ("a li

animali fè ch'ell'ha più cari"); XXIX 142 ("poi vidi quattro in umile paruta"); XXX 1

("quando il settentrion del primo ciclo"); XXX 16 ("cotali in su la divina basterna"); XXX

49 ("ma Virgilio n'avea lasciati scemi"); XXX 76 ("li occhi mi cadder giù nel chiaro

fonte"); XXX 89 ("pur che la terra che perde ombra spiri"); XXX 105 ("passo che faccia

il secol per sue vie"); XXXII 49 ("e vòlto al temo ch'elli avea tirato"); XXXII 73 ("quali a

veder de' fioretti del melo"); XXXII 78 ("da la qual furon maggior sonni rotti"); XXXII

139 ("si ricoperse, e funne ricoperta"); XXXII 143 ("mise fuor teste"); XXXII 146 ("ma

le quattro un sol corno avean per fronte"); XXXII 158 ("disciolse il mostro"); XXXIII 34

("sappi che 'l vaso che 'l serpente ruppe"); XXXIII 49 (le Naiade); XXXIII 67 ("acqua

d'Elsa"); XXXIII 78 ("che si reca il bordon di palma cinto"); XXXIII 104 ("teneva il sole il

cerchio di merigge"); XXXIII 124 ("forse maggior cura"); XXXIII 134 (Stazio); Par. brevi

annotazioni e chiose sporadiche ai seguenti luoghi: I 1 ("la gloria di colui che tutto move");

I 16 ("infino a qui l'un giogo di Parnaso"); I 35 ("forse dietro a me con miglior voci"); I 43

("fatto avea di là mano e di qua sera"); VIII 97 ("lo ben che tutto il regno"); VIII 124 ("per

ch'un nasce Solone"); X 1 ("guardando nel suo Figlio con l'Amore"); XXIX 4 ("quant'è dal

punto"); XXIX 31 ("concreato fu ordine e costrutto").

contenuto secondario

Cc. 4v-10v, Tavola dei capitoli della Commedia;

cc. 258v-260r, Saviozzo, Capitolo alla Beata Vergine Maria.

bibliografia

BATINES, t. I, pp. 62-3 n° 109, t. II, p. 374 n° 644; D'ANCONA, p. II, p. 505;

PETROCCHI, p. 520; RODDEWIG, n° 229; BARLOW, p. 34; ESPOSIZIONE

DANTESCA, p. 27 n° 33; MOSTRA LAURENZIANA, p. 48 n° 153; CERESI, XXIV,

pp. 19-20 n° 24; Biblioteca Nazionale Centrale Firenze, Firenze, Nardini, 1989-1990 ("Le

grandi Biblioteche d'Italia"), pp. 92-3; BANCHI-STEFANIN, pp. 37-8 n° 26.

note

Assenti.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 35 (Magl. VII 1020; Strozzi in f° 884)

descrizione

Cart. secc. XV e XVI, cm 29,5 x 21, cc. VII + 190 + I', num.

mani

Due mani: A (per il testo poetico, il proemio al Purg. e parte sia delle annotazioni, sia delle

chiose a margine), in lettera textualis semplificata; B (per le restanti chiose e annotazioni

marginali e il proemio del Par.), in lettera bastarda.

illustrazioni

Iconiche (miniatura a piena pagina a Purg. I 1, c. 61v, e a Par. I 1, c. 121v) e aniconiche

(iniziali di cantica).

contenuto principale

Cc. 1r-188v, Commedia con fitte chiose e annotazioni marginali in volgare.

Cc. 60v e 62r, FRANCESCO DA BUTI, Proemio al Purgatorio.

Incipit: "Prima cantica fu toccato et posto quello che".

Cc. 121r, CRISTOFORO LANDINO, Proemio al Paradiso.

Incipit: "Te deum laudamus te deum confitemur".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 66 n° 113, p. 373 n° 643; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 44 n° 71;

MOORE, p. 667 n° 97; MOSTRA LAURENZIANA, p. 51 n° 186; MOSTRA 1965, p.

73 n° 97; CERESI, XXIV, pp. 20-1 n° 25; PETROCCHI, p. 520; RODDEWIG, n° 230;

BANCHI-STEFANIN, pp. 38-9 n° 27.

note

Assenti.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 39 (Magl. VII 1229 bis)

descrizione

Cart., sec. XIV/XV, cm 30 x 22,5, cc. VII + 192 + III', num.

mani

Due mani: A (testo poetico da c. 1r a c. 96r e commento fino a c. 11v), in lettera bastarda

con elementi mercanteschi; B (testo poetico da c. 96r a c. 192v e commento da c. 4r), in

lettera bastarda (il commento presenta elementi di littera textualis).

illustrazioni

Aniconica: iniziale del Purg. (c. 67r). Compaiono disegni esplicativi del testo a c. 17r Inf.

XI; c. 24 XIV; c. 30v XVIII; Purg. c. 73v IV; c. 83v VIII; Par. c. 159r XIII; c. 168v XIV; c.

177*v XVII; c. 185v XXIX.

contenuto principale

Cc. 1r-192v, Commedia (da Inf. II) con rubriche di tipo A e con volgarizzamento del

Commento di GRAZIOLO BAMBAGLIOLI (redazione A) da Inf. I 67 a Inf. VII (cc.

1r-11v), misto ad altre chiose molto fitte e annotazioni marginali e interlineari. Nelle

restanti carte chiose volgari molto fitte e annotazioni marginali e interlineari e due chiose

latine (cc. 29r e 119r), desunte da vari commenti (cfr. ROCCA, p. 51, nota 1; p. 57).

C. 66, Proemio al Purgatorio.

Inc.: "Per corre miglior acque alza le vele": Poiché l'autore à trattato nella prima cantica

prima parte della sua Commedia di quello luogo etterno dove s'odono le disperate strida e

dove sono li spiriti dolenti".

C. 132, OTTIMO COMMENTO, Proemio al Paradiso.

Incipit: "'La gloria di colui che tutto muove': Poiché l'autore ae trattato nelle due precedenti

cantiche della sua Commedia".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 59 n° 103, p. 346 n° 572; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 63 n° 130;

ROCCA, p. 51 n. 1, p. 352 n. 1; MOSTRA LAURENZIANA, p. 52 n° 200; MOSTRA

1965, p. 68 n° 88; CERESI, XXIV, p. 22 n° 29, p. 236, p. 272; RODEWIG n° 234;

PETROCCHI, p. 521; BANCHI-STEFANIN, p. 40 n° 31; G. BAMBAGLIOLI,

Commento all' 'Inferno' di Dante, a cura di L. C. ROSSI, Pisa, Scuola Normale Superiore,

1998, pp. XCVII-XCVIII.

note

Nella prima parte, in particolare alle cc. 1r-11v, i margini sono molto danneggiati; per

questo motivo non sono sempre leggibili nella loro interezza le chiose di commento al

testo.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 40

descrizione

Cart., sec. XV m., cm 30,5 x 21,5, cc. V + 185 + I', num.

mani

Tre mani distinte: A (cc. 1r-163v e chiose volgari alle cc. 1r-2v) e B (cc. 163v-185v) in

lettera bastarda; C (brevissime annotazioni latine e volgari alle cc. 8v, 9v, 12r, 14r, 34r,

38r, 53r, 54r, 57r, 73r, 123r), più tarda.

illustrazioni

Assenti ma previste in spazi riservati.

contenuto principale

Cc. 1r-185v, Commedia (si interrompe a Par. XXVI 24) con rubriche in volgare di tipo A e

con il commento di IACOPO DELLA LANA in margine al I canto dell'Inferno;

annotazioni di mano tarda in latino e volgare a Inf. IV-VII, IX, XVIII, XXVII, XXIX, e a

Purg. III.

Incipit: "[...] Di tempo la qual dispositione sie da sapere [...] nel mezzo del chamin di

nostra vita cioè nel mezzo [...] lo quale sie 70 anni perché quando chominciò questa opera

avea 35 anni".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 67 n° 115; MOSTRA LAURENZIANA, p. 52 n° 204; CERESI,

XXIV, p. 22 n° 30; RODDEWIG, n° 235; PETROCCHI, p. 521; BANCHI-STEFANIN,

pp. 40-1 n° 32.

note

La prima carta è di difficile lettura nei margini perché restaurata e in alcune parti evanida.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 43 (Magl. VII 1331)

descrizione

Cart., sec. XIV ex., cm 30 x 22, cc. VII + 87 + II', num.

mani

Mano di "Leonardus" (c. 85v), in lettera bastarda su base cancelleresca, per il testo

poetico; mano di Tedaldo della Casa, in lettera bastarda, per le chiose.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali).

contenuto principale

Cc. 1r-85v, Commedia con rubriche in latino di tipo B e fitte chiose ed annotazioni latine,

marginali e interlineari, di mano di Tedaldo della Casa, desunte dal commento di

BENVENUTO DA IMOLA (II redazione).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 53 n° 91, p. 356 n° 588; BARLOW, p. 35; ESPOSIZIONE

DANTESCA, p. 63 n° 131; MOORE, p. 688 n° 99; MOSTRA LAURENZIANA, p. 36

n° 62; CERESI, XXIV, p. 24 n° 33; RODDEWIG, n° 238; PETROCCHI, p. 521; C.

PAOLAZZI, Dante e la 'Comedia' nel Trecento, Milano, Vita e Pensiero, 1989, p. 255;

BANCHI-STEFANIN, p. 42 n° 35.

note

Per il commento al Purgatorio Tedaldo ebbe di fronte la redazione tradita dal ms.

Ashburnhamiano 839 della Biblioteca Laurenziana di Firenze, per il commento all'Inferno

e al Paradiso la stessa redazione, ma più corretta, trascritta da un codice non identificato

(cfr. PAOLAZZI, pp. 319-366 e BANCHI-STEFANIN, p. 42, nota 7).

schedatore

Mariagrazia Orlandi

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 45 (Magl. VII 1332)

descrizione

Cart., sec. XV in., cm 33 x 22, cc. VIII + 108 + II', num.

mani

Una sola mano in lettera mercantesca.

illustrazioni

Assenti ma previste in spazi riservati.

contenuto principale

Cc. 1r-70v, Commedia (Inf. VI 48-Purg. VII 6) con rubriche in volgare di tipo A e fitte

chiose marginali e annotazioni marginali ed interlineari derivate dal volgarizzamento del

Commento di GRAZIOLO BAMBAGLIOLI (redazione A) fino a Inf. VII e poi da vari

commenti come nel ms. Firenze, Biblioteca Nazionale, II. I. 39 (cfr. ROCCA, p. 51, nota

1).

C. 58r-v, Proemio al Purgatorio.

Incipit: "Poiché l'autore ha trattato nella prima cantica".

contenuto secondario

Cc. 76r-105v, Fra Simone Da Cascia,"Ordine della vita cristiana".

bibliografia

BATINES, t. II, pp. 56-7 n° 99, p. 346 n° 582; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 64 n°

135; ROCCA, p. 51; MOSTRA LAURENZIANA, p. 35 n° 50; CERESI, XXIV, p. 24 n°

34; RODDEWIG, n° 240; PETROCCHI, p. 521; G. BAMBAGLIOLI, Commento all'

'Inferno' di Dante, a cura di L. C. ROSSI, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1998, p. XCVIII;

BANCHI-STEFANIN, pp. 42-3 n° 37.

note

Il codice è copia del ms. Firenze, Biblioteca Nazionale, II.I.39.

schedatore

Mariagrazia Orlandi

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 46 (Magl. VII 154)

descrizione

Cart., sec. XV m., cm 34 x 23,5, cc. VI + 135 + I', num.

mani

Una sola mano in lettera bastarda con elementi mercanteschi.

illustrazioni

Aniconica (c. 1r, iniziale del Proemio).

contenuto principale

Cc. 1r-133r, Inferno con rubriche di tipo A e con l'OTTIMO COMMENTO (I redazione,

cfr. ROCCA, p. 235, n° 3).

Incipit: proemio, "'Nel mezzo del chammino di nostra vita: Intendendo di sporre lo

schuritadi che che .ssono in questo libro intitolato chommedia"; Inf. I 4: "Qui dischrive

lordo hoc selva".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. I, p. 624 n° 733, t. II, p. 57 n° 100; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 67 n°

144; MOSTRA LAURENZIANA, p. 57 n° 237; CERESI, XXIV, pp. 24-25 n° 35; S.

BELLOMO, Primi appunti sull''Ottimo commento' dantesco. I, Andrea Lancia "Ottimo"

commentatore della 'Commedia', in GSLI, a. CLVII 1980, p. 371 n. 12; RODDEWIG, n°

241; PETROCCHI, p. 521; BANCHI-STEFANIN, p. 43 n° 38; RODDEWIG,

Handschriften des Ottimo Commento, p. 303 n° 3.

note

Il Proemio alla Commedia presenta (così come nei mss. Firenze, Biblioteca Nazionale, II.

I. 34 e Conventi Soppressi J.V. 8) la parte di cui è mutilo il ms. riprodotto nell'ed. Torri:

Laur. Pl. XL, 19 (cfr. BANCHI-STEFANIN, p. 43, nota 8).

schedatore

Mariagrazia Orlandi

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 47 (Magl. VII 1049; Strozzi in f° 1424)

descrizione

Cart., sec. XIV/XV, cm 28,5 x 21, cc. VII + 259 + II', num.

mani

Una sola mano in lettera bastarda su base cancelleresca.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali).

contenuto principale

Cc. 5r-182v e 190r-259r, FALSO BOCCACCIO, Commento alla Commedia con

allegazione delle terzine commentate (Par. XXXII e XXXIII: allegazione integrale), e con

brevi annotazioni.

Incipit: Inf. I 1, "Il nostro autore divide questo primo capitolo della commedia d'Inferno in

quattro parti generali"; Purg. I 1, "Per che 'l nostro à trattato e determinato di tutto

l'Inferno e de le pene che in quello patiscono i peccator"; Par. I 1, "Questo libro del Par. si

puote dividere e partire".

contenuto secondario

Cc. 1r-1v, Tavola dei capitoli dell'Inferno I-XXX;

cc. 2r-3r, Tavola dei capitoli dell'Inferno I-XXXIV;

cc. 3r-4r, Tavola dei capitoli del Purgatorio I-XXXIII;

cc. 183r-183v, Tavola dei capitoli del Paradiso;

cc. 184r-189v, "Disposizione della III cantica. Memoria di quattordici uomini romani

valenti".

bibliografia

BATINES, t. I, p. 644 n° 735, t. II, p. 54 n° 92; BATINES, Giunte, p. 230; BARLOW, p.

35; ESPOSIZIONE DANTESCA, p. 64 n° 132; MOSTRA LAURENZIANA, p. 36 n°

73; MOSTRA CODICI ROMANZI, p. 134 n° 70; MOSTRA 1965, p. 90 n° 123;

CERESI, XXIV, 25 n° 36; RODDEWIG, n° 242; PETROCCHI, p. 521;

BANCHI-STEFANIN, pp. 43-4 n° 39.

note

La I carta è restaurata nei margini ed in alcune parti evanida. A c. 184r si legge: "Qui

comincia la terza Comedia di Dante ciò è Paradiso. Qui al nome di Dio comincieremo a

scrivere la disposizione della terça cantica la quale fece il nostro auctore Dante Aleghieri

della città de Firençe chiamata Paradiso et primamente per che em pro di questa gloria

celestiale come ciascheduna persona la dee cerchare e volerla sì faremo per questa cagione

qui memoria di quatuordeci valentissimi homini Romani come eglino fuorono fedeli e

prompti per la loro patria e per avere gloria e fama in questo mondo de lo stato moderno".

schedatore

Mariagrazia Orlandi

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Città, biblioteca, segnatura

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II. I. 48 (Magl. VII 1230)

descrizione

Cart., sec. XIV ex., cm 29,5 x 22, cc. VII + 228 + I', num.

mani

Una sola mano in lettera bastarda.

illustrazioni

Aniconiche (alcune iniziali).

contenuto principale

Cc. 1r-223v, OTTIMO COMMENTO all'Inferno (II redazione Cfr. ROCCA, p. 236, n°

10).

Incipit: proemio, "La natura delle cose aromatiche è questa che"; Inf. I 1, "Dividesi in

questa prima parte principalmente in due parti nella prima dimostra l'autore".

contenuto secondario

C. 227v, Diagramma esplicativo della cosmografia tolemaica.

bibliografia

BATINES, t. I, pp. 624-5 n° 733; MOSTRA LAURENZIANA, p. 40 n° 113; CERESI,

XXIV, p. 25 n° 37; BANCHI-STEFANIN, p. 44 n° 40; RODDEWIG, Handschriften des

Ottimo Commento, p. 307 n° 10.

note

Assenti.

schedatore

Mariagrazia Orlandi