«Censimento e edizione dei Commenti danteschi»

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Città, biblioteca, segnatura

Rovigo, Biblioteca dell'Accademia dei Concordi, Silvestriano 415

descrizione

Cart., sec. XV (II metà), cm 29,5 x 22, cc. II + 185 + II', non num.

mani

Sei mani diverse: A (1r-2v), B (5r-14v, 25r, 185), C (15r-24v), D (24v), E (25r-101v), F

(101v-184v). Bianche le cc. 3 e 42.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali dei capitoli del commento).

contenuto principale

Cc. 5r-184v, BENVENUTO DA IMOLA, Commento all'Inferno.

C. 185, Giunte al commento: vengono inseriti le parti del testo di Benvenuto omesse

precedentemente.

Altre brevi chiose appartenenti al commento di Benvenuto e dimenticate dal copista

durante la trascrizione sono state reinserite a margine.

Due brevi note: c. 1v, "Nativitas poetae 1365 Urbanus IV"; c. 2r, "Incipit operis 1300

anno Iubilei in die Veneris sancti".

contenuto secondario

Cc. 1r-2v, "Summarium vitae praeclarissimi poetae Dantis de Aldigeriis extractum ex dictis

Johannis Boccacii de Certaldo".

bibliografia

IMBI, III, p. 18; RODDEWIG, Per la tradizione, p. 97 n° 24.

note

Possessori: si tratta di una probabile donazione del nobile rodigino Girolamo Silvestri

(1728-1778), canonico della collegiata di S. Stefano di Rovigo.

schedatore

Giulietta Voltolina

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Città, biblioteca, segnatura

S. Daniele del Friuli, Biblioteca Comunale Guarneriana, 200

descrizione

Membr., sec. XIV/XV, cm 37/38 x 26,5, cc. VIII + 90 + V (guardie cartacee), tre num.

mod. (la prima per pagine inizia da c. 6r con la cifra 11 e prosegue fino a 190, la seconda

per carte da 1 a 90, la terza uguale alla precedente continua fino a 93 ed è quella seguita da

M. Roddewig).

mani

Tre mani. Bianca la c. 84r.

illustrazioni

Iconiche alle cc. 2r, 5r, 8r, 10v, 13r, 15v, 17v; aniconiche alle cc. 13r, 15v, 18r (iniziali).

contenuto principale

Cc. 1r-90v, Commedia (c. 1rv, Purg. IV 43-144; cc. 2r-83v, Inf. I-XXXIV; cc. 84v-90v,

Purg. I-III 141; lacuna a Inf. XXIV 97-132 e XXV 121-126)) con l'OTTIMO

COMMENTO (seconda redazione) a Inf. I-III e con il commento di GRAZIOLO

BAMBAGLIOLI a Inf. V-XXXV 75 (lacunoso a Inf. IV, VI e VII 85).

Incipit: Inf. I 1, "In questo e nel seguente capitolo".

contenuto secondario

Cc. 11r-18v, al testo della Commedia (Inf. IV 13-VII, 61) si affianca una traduzione latina

in esametri.

bibliografia

G. DEGLI AGOSTINI, Notizie istorico-critiche intorno la vita e le opere degli Scrittori

Viniziani, II, Venezia, Occhi, 1754, pp. 611-4; BARTOLINIANO, pp. V-VI n° 4;

BATINES, t. I, p. 243, t. II, pp. 159-60 n° 309; L. G. BLANC, Saggio di una

interpretazione filologica di parecchi passi oscuri e controversi della Divina Commedia,

Trieste, Coen, 1865, p. 47; ROCCA, p. 236 n° 12; A. FIAMMAZZO, I codici friulani

della Divina Commedia, II, Il commento più antico e la più antica versione latina

dell'Inferno dal codice di Sandaniele, Udine, Doretti, 1892; A. FIAMMAZZO, Il

commento dantesco di Graziolo de' Bambaglioli dal "Colombino" di Siviglia con altri codici

raffrontato, Savona, Tip. Bertolotto, 1915, pp. XLV-XLVI; E. PATRIARCA, Il Dante

della raccolta Fontanini, in La Guarneriana. Cultura e arte in Friuli, II n° 1, Verona, 1959,

pp. 1-11; PETROCCHI, p. 548; M. RODDEWIG, Ein unbekanntes Commedia-Fragment

aus Österreich, in "L'Alighieri", a. VIII 1967, fasc. 2 pp. 42-3; G. MARIANI CANOVA,

La mostra della miniatura in Friuli: i codici rinascimentali, in "Arte veneta", a. XXVI 1972,

p. 292; G. CONTINI, Il manoscritto guarneriano della 'Divina Commedia' (codice

Fontanini), in Catalogo della Mostra di codici umanistici di biblioteche friulane, a cura di E.

Casamassima-M. D'Angelo-C. Scalon-L. Martinelli, Firenze, Tip. Latini, 1978, p. 77; M.

TAGLIABUE, Contributo alla biografia di Matteo Ronto traduttore di Dante, in IMU, vol.

XXVI 1983, pp. 151-88; RODDEWIG, n° 734; Catalogo della Mostra Miniatura in Friuli

(Villa Manin di Passariano - Udine, 9 giugno-27 ottobre 1985), a cura di G. Bergamini,

Udine, Istituto per l'Enciclopedia del Friuli, 1985, XXVI, pp. 106-8 n° 37; E. SAVONA in

La Guarneriana. I tesori di un'antica biblioteca, S. Daniele del Friuli, 1988, pp. 146-7 n° 48;

RODDEWIG, Handschriften des Ottimo Commento, p. 308; GRAZIOLO

BAMBAGLIOLI, Commento all''Inferno' di Dante, a cura di L. C. ROSSI, Pisa, Scuola

Normale Superiore, 1998, pp. XCII-XCIII.

note

Possessori: mons. Giusto Fontanini (1666-1736), arcivescovo di Ankara, che donò il

codice alla sua città natale. A tutt'oggi non è stato possibile esaminare direttamente questo

codice, la cui descrizione si ricava dalla collazione delle segnalazioni pregresse. L'asterisco

segnala la difformità.

Il I fascicolo è di mano di P. Puccini, così come il codice Ricc. 1004 e Parig. It. 74.

schedatore

Gian Carlo Alessio

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Città, biblioteca, segnatura

Savona, Biblioteca Civica, IX-III-2-15

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 34 x 27, cc. II + 334 + II', num. mod.

mani

Una sola mano in gotichetta italiana. Bianche le cc. 108v, 201v e 334.

illustrazioni

L'iniziale miniata di c. 1r rappresenta un uomo in abito rosso e cappuccio d'ermellino,

seduto su una sedia a trono e con un libro aperto sul leggio, che parla ad un folto gruppo di

uditori in abiti comunali. L'iniziale miniata di c. 2r rappresenta un uomo in abito rosso

(senza cappuccio), con un libro chiuso in mano, in piedi sullo sfondo di un paesaggio con

colli, alberi, la curva di un fiume e due montagne in lontananza. Fregio floreale sui quattro

margini alle cc. 1r e 2r, incorniciato da colonne nei due margini laterali e in quello inferiore,

e iniziale del testo miniata; a 1r, all'interno del fregio del margine inferiore, uno stemma a

triangolo con croce rossa su fondo marrone. Fregio floreale nel margine sinistro, superiore

e inferiore della prima colonna di testo e iniziale rubricata all'inizio di Purgatorio e

Paradiso. Segni di paragrafo e tocchi alle maiuscole in rosso e, da c. 2v, alternativamente in

azzurro.

contenuto principale

Cc. 1r-333v, Commedia con il commento di IACOPO DELLA LANA.

Incipit: proemio generale, "Ad intelligentia della presente comedia sì come usano li

expositori nelle scientie si è da nnotare quactro cose" (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867,

I, p. 103); Inf. I 1, "In questi due primieri capitoli sì come è detto fae proemio et mostra

sua dispositione d'essere homo da tempo" (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, I, p. 107);

proemio al Purg., "L'auctore in questa seconda parte della presente comedia intende

trattare dello stato dell'anime partite da' lor corpi libere dalla perditione infernale" (Lana

ed. SCARABELLI 1866-1867, II, p. 7); Purg. I 1, "Poscia che l'autore nella prima parte à

trattato di materia infernalle" (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, II, p. 11); proemio al

Par., "Gloria et divitie in domo Domini" (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, III, p. 7);

proemio a Par. I, "L'autore del presente capitolo fae due parti: l'una si è proemio

universale" (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, III, p. 13), Par. I 1, "cioè la gloria di Dio,

la quale è nel cielo (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, III, p. 18).

contenuto secondario

Cc. 333vb, Iacopo della Lana, "Credo piccolo".

bibliografia

BATINES, t. I, n° 315, t. II, p. 163; G. I. FERRAZZI, Manuale dantesco, Bassano,

Pozzato, 1865, II, I, p. 724; ROCCA, p. 146 n° 11; A. FIAMMAZZO, Il codice dantesco

della Biblioteca Civica di Savona, Savona, Tip. Bertolotto, 1910; PETROCCHI, p. 549

(segnato 16); RODDEWIG, n° 740.

note

Il manoscritto è noto come codice Sansoni. Non è schedato nel catalogo cartaceo della

biblioteca. A c. 1r, vicino allo stemma (mano di G. Nervi secondo FIAMMAZZO, Il

codice, p. 16, nota 2), "Vexillum Florentinum", con la prima parola lacunosa per

evanescenza dell'inchiostro; segue, di mano seicentesca nella parte non decorata del

margine inferiore, "Antony Sansoni" ripassato su altro di mano poco più antica, quindi il

timbro della "Biblioteca Civica di Savona". A c. 333v, margine inferiore, "AMEN" con un

fiore, di mano più tarda, e "MG Antony Sansoni c(ond)am Pet(ri) Fran(cisci) / anno

MDCXIII" di lettura incerta. La legatura misura cm. 37 x 27,5 x 8,5 di dorso. I piatti sono

ricoperti di pelle e hanno una borchia centrale con l'anagramma per "Iesus", e borchie ai

quattro angoli con la scritta "Maria" e altre parole (FIAMMAZZO, Il codice, p. 14: "ave.

dne. yhu. xpe.") in gotica nei margini esterni delle borchie. Il foglio di guardia più esterno è

incollato per metà alla legatura ed è di pergamena diversa da quella del foglio più interno. Il

codice è composto da 5 quaderni (con richiamo nel margine inferiore del verso dell'ottava

carta), poi da un fascicolo di tre fogli (cc. 41-46), quindi da quaderni fino alla fine del

manoscritto. Sono numerate in inchiostro rosso dal rubricatore nel margine superiore le cc.

3-29 in numeri romani, 33-36, 41-47, 55-58, 60-62, 71, 79, 85-88 in numeri arabi (la c. 87

è numerata anche sul verso, con 88); di nuovo in numeri romani, ma in inchiostro nero,

sono numerate le cc. 90-91, 100 e poi ogni dieci fino a 330; numerata anche la c. 333v.

Testo su due colonne di 48 righe circa, con rigatura a secco e specchio di scrittura che

misura in verticale dall'alto cm. 3 di margine, 23 di testo, 9 di margine, in orizzontale da

sinistra cm. 2 di margine, 8 di testo, 2 di intercolonna, 8 di testo, 7 di margine. A Iv

"Questo prezioso m(ano)s(critto) del poema di Dante con chiose sopra tutte tre le parti,

recato da Firenze a Savona dal cardinale Raffaele Sansoni-Riario figlio di Antonio patrizio

savonese prima del 1500, e rimasto d'allora in poi presso la nobilissima famiglia Sansoni

venne dalla stessa donato a me Giuseppe Nervi av(voca)to savonese. Ristoratolo di nuova

coperta, conservate le sole borchie dell'antica cadente per vetustà, ne feci dono nel 1845

alla Biblioteca Civica della mia patria", quindi, dopo una greca, "Lo stile, e l'ortografia delle

chiose inducono a crederle egualmente che la scrittura appartenenti al sec. XIV. Basti

accennare la linea 29 colon(na) 1ª del Prolago - ivi - che permiserae lasciato, tegnendo etc.

invece di dire e scrivere "che per me sarà lasciato, tenendo" etc. La linea 22 colon(na) 2da

ibid. - et è dassapere, che le plusor spetie dictationi etc. e la linea penult(ima) ibid. - la

quale ae (invece di ha, come di sopra serae, invece di sarà) per suo subgietto etc. I più noti

commentatori di Dante nel secolo XIV sono Boccaccio, Bernardino Daniello, e Benvenuto

da Imola. Quest'ultimo scrisse il suo commento in latino. Non essendo il presente

commento quello del Boccaccio potrebbe essere quello di Bernardino Daniello oppure di

altro glossatore men conosciuto finora inedito. G(iuseppe) N(ervi)". A c. 1r rubrica

"Prolago della presente Comedia di Da(n)te Allighieri di Firençe"; a 2ra rubrica "Capitolo

primo dell'Inferno", cui seguono i versi del primo canto; a 2vb rubrica "Chiose del primo

cap(itol)o dell'Inferno"; a c. 109vb rubrica "Chiose del p(ri)mo cap(itol)o di Purgatorio"; a

c. 201rb rubrica finale "Explicit s(ecund)a cantica Dantis / Aldighierii", dove p di Explicit è

integrata in inchiostro nero; a c. 202ra rubrica "Prolago della terza (et) ultima comedia / di

Dante Allighieri del paradiso i(n) 33 capitoli"; a c. 203vb rubrica "Chiose del primo

cap(itol)o del Paradiso"; a c. 333va, in rosso, "Facto fine pie... / Laudetur Virgo Maria". A

333vb "La soprascripta expositione, chiose v(e)l pistole, / ch'è scritto s(econd)o c'a me

minimo i(n)te(n)dente pare / che fosse lo i(n)telletto dell'autore, (et) p(er)ò ogni exe(m)plo,

ar/gomento, oppinione, co(n)clusione, allegoria, so(m)ma / overo alcu(n) detto che i(n)

esso è iscritto, i(n)teso, asegnato, / s'ella si co(n)forma (et) somiglia al se(n)so (et) al tenere

/ della sa(n)ta chiesa cattolica romana ap(ro)vo (lettura incerta(, afermo / (et) ò p(er)

buo(no) detto, e sse adviasse, discrepasse overo / contradicesse al predetto senso (et)

termine della / s(an)c(t)a chiesa sia p(er) vano (et) no(n) p(er) be(ne) detto, (et) p(er)ò la

casso / (et) vano (et) tegno da nessu(n) valore, si(c)come (crist)iano / puro (et) vero che è"

(trascritta e confrontata con altre versioni conosciute da FIAMMAZZO, Il codice, p. 18,

nota 2, e p. 23). Sporadiche correzioni del copista: ad esempio a c. 4r, glossa a Inf. I 101 (Lana ed.

SCARABELLI 1866-1867, I, p. 114), in "che quello i(m)p(er)ador a una tacita q(ue)stio(n)e" è

integrato "risponde"; a 19r è integrato "che"; a c. 25v, Inf. IX Introduzione (Lana ed.

SCARABELLI 1866-1867, I, p. 197) è integrato "Marco Arato"; a c. 85rb, in riferimento a Inf.

XXVI 111 "dell'altra già", è aggiunto "de lo stretto nel mare"; a c. 91rb, glossa ad Inf. XXVIII 84

(Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, I, 447), in riferimento a "navis" è integrato "latine"; a c. 91va,

glossa a Inf. XXVIII 91 (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, I, 448), davanti a "Curio" è integrato

"di"; a c. 111rb, nel proemio a Purg. III, sono integrate delle parole omesse per omoteleuto. Nel

margine interno di c. 178ra, glossa a Purg. XXV 121 (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, II, 298),

sono integrate alcune parole omesse della citazione latina. A 203rb, in Par. I, viene corretta

l'anticipazione del v. 53 in luogo del v. 51. A c. 168rb, glossa a Purg. XXII 37 (Lana ed.

SCARABELLI 1866-1867, II, p. 254), in riferimento a "Quasi a dire tu non ài fame cioè sacra

d'oro" una mano del primo quattrocento aggiunge "Quid no(n) mortalia pectora cogis auri sacra

fames"; a c. 200rb, glossa a Purg. XXXIII 34 (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, II, p. 395), di

seguito a "Sappi che 'l vaso, cioè à la chiesa di Dio in suo albitrio", la stessa mano aggiunge "o in

libertà / ma siando subieta"; ancora a c. 293rb, a proposito di Par. XXIV 73, la stessa mano

aggiunge una glossa latina di dodici righe, trascritta in FIAMMAZZO, Il codice, p. 20, nota 2.

Brevi note, solitamente nel margine esterno, nelle prime trenta carte: ad esempio a c. 3r, glossa a

Inf. I 28 (Lana ed. SCARABELLI 1866-1867, I, 110), in riferimento a "Gillio i(n) libro Di

reg(im)ine principu(m)" è annotato "Egidi(us) de Roma" dalla mano quattrocentesca di cui al

paragrafo precedente (così FIAMMAZZO, Il codice, p. 20), e di seguito, di mano coeva, "or

s(ancti) Aug(ustin)i"; a 17r "nota"; a 24v, in riferimento a puntini di sospensione nel testo, a matita

"nil desideratur"; a 25r, in riferimento a puntini di sospensione nel testo, a matita "nil deest" nello

spazio tra le due colonne. Nel margine esterno di c. 4r, glossa a Inf. I 106 (Lana ed. SCARABELLI

1866-1867, I), in conseguenza di una menzione di Savona G. Nervi scrive una glossa a proposito

della città (trascritta in FIAMMAZZO, Il codice, p. 19, nota 3).

schedatore

Francesca Geymonat

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Città, biblioteca, segnatura

Siena, Biblioteca Comunale degl'Intronati, I. VI. 27

descrizione

Cart., sec. XIV (II metà), cm 36 x 24,5, cc. III + 187 + II' (cc. I-II e I'-II' rec.), num.

mani

Una sola mano in lettera bastarda.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali di canto): assenti da c. 22r (Inf. XII), rozzamente integrate da c. 124r

(Par. I) a c. 139r (Par. IX).

contenuto principale

Cc. 1r-187v, Commedia (caduti i versi Inf. XI, 37-115, compresa la prima parte della

rubrica di Inf. XII, Purg. V, 77 - VI, 27 e Par. XXXII, 142 - XXXIII, 145) con rubriche

latine non corrispondenti alle tipologie individuate dalla Società Dantesca e con una

postilla marginale in latino a Inf. IV, 121-128 (Elettra, Camilla, Pantasilea, Latino, Bruto,

Tarquinio e Lucrezia); alcune brevi annotazioni latine marginali e interlineari di due mani,

quasi esclusivamente a Inf. I-XVIII.

Esempio di rubriche latine (assenti da Inf. XVII). Inf. I: "Incipit liber Comedie Dantis

Alagherii de Florentia qui dividitur in tre partes scilicet prima, secunda et tertia. Prima

vocatur Infernus, secunda Purgatorius, tertia Paradisus. Prima silicet Infernus dividitur in

novem partes sive grados, de qua cantica modo incipitur legere primum capitulum in quo

trattatur qualiter sibi accidit et comodo invenit Virgilium". Inf. II: "Incipit cantus secundus

Inferni in quo trattatur qualiter autor se timebat ire cum Virgilio ad Infernum et sicut

Virgilius respondet sibi dicens omnia que sibi disserat Beatrix in limbo".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

L. DE ANGELIS, Capitoli dei Disciplinati della Venerabile Compagnia della Madonna

sotto le volte dell'I. E. R. Spedale di Santa Maria della Scala di Siena, con un catalogo dei

testi a penna del sec. XIII, XIV e XV che si conservano nella Pubblica Biblioteca, Siena, O.

Porri, 1818, p. 189; L. ILARI, Indice per materie della Biblioteca Comunale di Siena, Siena,

Tipografia all'insegna dell'ancora, 1844, t. I, p. 176; BATINES, t. II, p. 115 n° 222;

BARLOW, pp. 44-5; MOORE, p. 623; F. IACOMETTI, Manoscritti e edizioni dantesche

della Biblioteca Comunale di Siena (sec. XIV-XVI), in "Bullettino Senese di Storia Patria",

a. XXVIII 1921, pp. 188-9; PETROCCHI, pp. 549-50; RODDEWIG, n° 748.

note

Il manoscritto è mutilo in fine ed in corrispondenza delle cc. 21 e 73, aggiunte ad indicare

tale caduta. C.1r, "Venuto alla Pubblica Biblioteca di Siena l'anno 1810. Ab. Luigi de

Angelis Bibliotecario". A c.IIr, un indice di mano moderna. Alcune maniculae e segni di

nota. Un errato ordine delle carte, rimesse al posto giusto nel recente restauro, è ancora

testimoniato dalle indicazioni presenti nell'Inventario Topografico e sul manoscritto

stesso, alle carte interessate dallo spostamento; anche l'Ilari e il Batiines danno notizia

dell'errata cucitura. Molto rovinate le cc. 186-87. Staccata c. 39. Brachette membranacee

provenienti da più manoscritti.

schedatore

Giunia Adini

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Città, biblioteca, segnatura

Siena, Biblioteca Comunale degl'Intronati, I. VI. 30

descrizione

Cart., 1439 (c. 95v), cm 29 x 21,5, cc. V + 96 + V' (cc. V e I' membr., cc. I-IV e II'-V' rec.),

num.

mani

Mano di "Luixi" in lettera bastarda su base mercantesca (c. 95v, "Ego Luixi scripsi in

Ancona anno Mccccxxxv").

illustrazioni

Assenti; spazi riservati per iniziali di canto.

contenuto principale

Cc. 1r-95v, Commedia con postille volgari marginali ai luoghi seguenti: Inf. VIII 1 (Io dico,

seguitando); X 53 (Cavalcante dei Cavalcanti); XXVI 4-5 (cinque cotali tuoi cittadini);

XXXII 106 (Bocca degli Abati); Purg. XXVIII 144 (nettare).

Postilla marginale in volgare di mano moderna a Par. XVI 94-96 (i Cerchi). Alcune brevi

annotazioni marginali all' Inferno della stessa mano.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

L. DE ANGELIS, Capitoli dei Disciplinati della Venerabile Compagnia della Madonna

sotto le volte dell'I. E. R. Spedale di Santa Maria della Scala di Siena, con un catalogo dei

testi a penna del sec. XIII, XIV e XV che si conservano nella Pubblica Biblioteca, Siena, O.

Porri, 1818, p. 190; L. ILARI, Indice per materie della Biblioteca Comunale di Siena, Siena,

Tipografia all'insegna dell'ancora, 1844, t. I, p. 177; BATINES, t. II, pp. 115-6 n° 223;

BARLOW, p. 45; K. WITTE, Dante Forschungen, Heilbronn, Gebr. Henninger, 1869, I,

pp. 280-92; MOORE, pp. 622-3; F. IACOMETTI, Manoscritti e edizioni dantesche della

Biblioteca Comunale di Siena (sec. XIV-XVI), in "Bullettino Senese di Storia Patria", a.

XXVIII 1921, pp. 192-3; PETROCCHI, p. 550; RODDEWIG, n° 751.

note

C. 95v, "Explicit Paradisus et Comedia Dantis Alegherii de Florentia. Deo gratias amen.

M°cccc°xxxviiii°. Dante nacque l'anno Mcclxv e visse al mondo lvi anni e morì a Ravenna

ne la provincia di Romagna l'anno Mcccxxi el giorno de la Croce di settenbre".c. Vr: "Dante

Aldighieri manuscritto dell'istesso autore"; sotto, una lunga annotazione di mano del

bibliotecario Luigi de Angelis spiega i motivi per cui tale affermazione non può essere

vera. C.1r, in basso: "Ad Bibliothecam Civitatis Senarum transfertur mense Iunio 1811.

Aloysio de Angelis Bibliothecario". C. 1v: "Fu trovato il presente codice nella Biblioteca

di S. Agostino di Siena nell'atto che fu riunita nel 1811 alla Biblioteca Pubblica. L. de

Angelis Bibliotecario". A c. 96v, una sentenza (inc. "A mantenersi ne la senetute") e

un'annotazione di argomento storico (inc. "Da Santo Piero primo vicario"). A c. I'r,

un'annotazione di argomento storico (inc. "Adì xiiii agosto l'anno 81"). A c. I'v, una serie di

annotazioni e sentenze di argomento vario: le virtù e i vizi (inc. "Superbia Yra Invidia"), la

vita umana (inc. "Di tre cose sommamente ringratio"), la vita di uomini illustri (inc. "El

buono Scipione Africano"; inc. "Scrisse Tito Livio cxl libri"; inc. "Carlo secondo Re di

Ierusalem"; inc. "Tre regimenti ebe Roma"), il tempo atmosferico (inc. "L'anno 79 all'uscita

di luglio"). Alcune maniculae e notabilia. A c. Vv è applicato l'ex libris di Nicola Oliva:

nell'incisione in rame (mm 85x85) è raffigurato lo stemma, in basso si legge: "M. F.

Nicolaus Oliva Senensis Generalis Generalis totius Ordinis Eremitarum Sancti Augustini

1673".

schedatore

Giunia Adini

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Città, biblioteca, segnatura

Siena, Biblioteca Comunale degl'Intronati, I. VI. 31

descrizione

Membr., sec. XIV/XV, cm 31 x 22,5, cc. 147, num. mod. (posteriore alla caduta della

prima carta).

mani

Tre mani principali: A, per il testo poetico (con cambiamento di ductus da c 115v); B, per

le chiose all'Inferno e per alcune del Purgatorio; C, per le altre chiose al Purgatorio. Alcune

glosse forse di altre mani.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali colorate).

contenuto principale

Cc. 1r-71v, Inferno con il commento acefalo (comincia da Inf. I 61) di GRAZIOLO

BAMBAGLIOLI. Cc. 72r-144v, Purgatorio, con glosse latine e alcune volgari marginali e

interlineari. Cc. 145r-147v, Paradiso I 1- II 54, con rade chiose latine.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, n° 225 e p. 357; BARLOW, p. 45; ROCCA, p. 47; MOORE, pp. 623-4;

A. FIAMMAZZO, Il commento più antico e la più antica versione latina dell'Inferno di

Dante dal codice di Sandaniele del Friuli, Udine, 1892, pp. VI-VIII, XV-XVII, A.

FIAMMAZZO, Il commento dantesco di Graziolo de' Bambaglioli dal "Colombino" di

Siviglia con altri codici raffrontato. Contributi di A. F. all'edizione critica, Savona, Tip. D.

Bertolotto, 1915, pp. XXVIII-XXX; F. IACOMETTI, Manoscritti e edizioni dantesche

della Biblioteca Comunale di Siena (sec. XIV-XVI), in "Bullettino Senese di Storia Patria",

a. XXVIII 1921, pp. 195-8; PETROCCHI, p. 550; RODDEWIG, n° 752; GRAZIOLO

BAMBAGLIOLI, Commento all''Inferno' di Dante, a cura di L. C. ROSSI, Pisa, Scuola

Normale Superiore, 1998, pp. XCI-XCII.

note

Il ms., proveniente dal monastero di Monte Oliveto Maggiore, entrò alla biblioteca il 20

ottobre 1810 (cfr. c. 2r, nota autografa del bibliotecario Luigi De Angelis).

schedatore

Redazionale

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Città, biblioteca, segnatura

Torino, Biblioteca Reale, Varia 22

descrizione

Cart., secc. XV ex. (1474), cm 20 x 14,5, cc. II + 219 + II', num. a matita da R. Renier (in

bibliografia, p. 60).

mani

Mano di Stephanus Talices de Ricaldono (219r, "scriptum fuit et expletum opus hoc et

lectura Dantis Aldigherii poete Florentini per me Stephanum Talicem de Recaldono, in

burgo Liagniaci, 1474 15° kalendas novembris, hora 12a") in corsiva con titoli in caratteri

gotici.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 1r-219r, BENVENUTO DA IMOLA, Commento (recollette del corso bolognese).

Incipit: prologo "Ipse est mare inundans undique venientium" (Promis - Negroni, p. 3);

proemio all'Inf. "Primus liber, scilicet Infernus, dividitur in duas partes, scilicet

prohemium et tractatum" (Promis - Negroni, p. 5); Inf. I, 1 (non citato) "ideo autor tangit

tempus huius sue visionis" (Promis - Negroni, p. 5); proemio al Purg. "Iste secundus liber

intitulatur Purgatorius seu De purgatorio. Distinguitur in 33 capitula" (Promis - Negroni,

p. 215); Purg. I, 1-2 "la navicella methaphora est ingenium meum quod est sicut navis"

(Promis - Negroni, p. 215); proemio al Par. "Virtutes habenti magna virtus est spernere

gloriam" (Promis - Negroni, p. 413); Par. I, 1 "La gloria di colui: idest Dei, qui totum

movet" (Promis - Negroni, p. 413).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

R. RENIER, Un commento a Dante del secolo XV inedito e sconosciuto, in GSLI, a. IV

1884, pp. 56-80; La commedia di Dante Alighieri col commento inedito di Stefano Talice da

Ricaldone, pubblicato per cura di V. PROMIS e di C. NEGRONI, Torino, V. Bona, 1886,

pp. vii e xv; B. PLEBANI, Se il commento palatino alla Divina Commedia possa attribuirsi

a Tàlice da Ricaldone, in "Gazzetta letteraria", a. XVII 1893, fasc. 2 pp. 9-10; Mostra di

codici autografici in onore di G. Tiraboschi, Modena, Soc. tip. modenese, 1932, p. 79 n°

157; RODDEWIG, n° 765 (erroneamente collocato tra i codici della Biblioteca Nazionale

Universitaria di Torino); RODDEWIG, Per la tradizione, p. 99 n° 54.

note

Nel piatto interno della copertina un cartiglio con il numero d'inventario, "R. Biblioteca

Torino N° 14421 S. M.", e un ex libris reale, "ex bibliotheca regis VictorI Emmanuelis", sul

quale è appuntato a matita "Varia 22". Il timbro della Biblioteca Reale si trova anche

impresso nel recto della seconda carta di guardia iniziale e nel margine inferiore di c. 1r. A

c. 21r, nel margine interno, un timbro rappresentante una croce in uno scudo a forma di

rombo sovrastato da una corona. Legatura ottocentesca in cuoio marrone, cm. 20,5 x 15 x 4

di dorso; sui piatti fregi impressi a secco, sul dorso nome dell'autore e titolo in oro: "S.

Talice" "Commento su Dante" "sec. XV"; sempre sul dorso, due cartigli con l'attuale

segnatura: "22" al di sopra delle indicazioni in oro, "Varia 22" al di sotto delle stesse.

Scritte e cartigli del dorso non sembrano corrispondere a quelli descritti da R. Renier (in

bibliografia, p. 60). A c. 1r nel margine superiore "Sopra il Dante" di mano più tarda, nel

margine inferiore "Stephani Talicis" di mano antica. Si tratta di ventun quinterni con

regolare richiamo sul verso della decima carta. Scrittura a tutta pagina per un totale di 37

righe per pagina e uno specchio di scrittura di cm. 15,5 x 10. Nei titoli manca sempre la

lettera iniziale, per la quale è lasciato uno spazio bianco con lettera guida per il miniatore; a

c. 1r, nel titolo generale, manca anche la lettera guida. A c. 219r, dopo l'explicit: "Favente

sancta individuaque Trinitate, nec non propicia <dei> alma D[e]i genitrice Maria cui gloria,

laus et honor in secula, pariterque Francisco, Iuvenale et omnibus sanctis, scriptum fuit et

expletum opus hoc et lectura Dantis Aldigherii poete Florentini per me Stephanum

Talicem de Recaldono, in burgo Liagniaci, 1474 15° kalendas novembris, hora 12a. Laus

tibi Christe. Amen". Note a margine del copista con numerazione, argomento generale e

partizione dei canti. La rifilatura delle carte per la nuova rilegatura hanno fatto perdere

parte delle note in entrambi i margini. Alcune note in corpo maggiore tra c. 43r e c. 46r. A

c. 11r, nella chiosa relativa a Inf. III 37, in riferimento a ma di "malefactores" del testo si

legge a margine "aliter ca"; a c. 79v, nella chiosa relativa a Inf. XXVIII 103-111, in

riferimento a "Bondelote" del testo si legge a margine "aliter Bondemonte"; a c. 90v, nella

chiosa relativa a Inf. XXXIV 46, in riferimento a "tante ani" del testo (dove n di "ani" è su

correzione) si legge a margine "avy". Esiste una descrizione del codice in scheda

manoscritta (e in riproduzione dattiloscritta moderna) di Vincenzo Promis presso la

Biblioteca Reale.

schedatore

Francesca Geymonat

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Città, biblioteca, segnatura

Treviso, Biblioteca Capitolare, Sala I, 2, cart. 57

descrizione

La cartella, allestita di recente, raccoglie otto lacerti pergamenacei, almeno cinque dei quali

resto di un codice del sec. XIV ex.

mani

Una mano su due colonne.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Commento di IACOPO DELLA LANA ai canti XXI-XXIII dell'Inf. (porzioni

significative, in particolare, delle chiose ad Inf. XXI 115; XXII 25-31, 37, 142; XXIII 1).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

Assente.

note

Assenti.

schedatore

Emilio Lippi

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Città, biblioteca, segnatura

Treviso, Biblioteca Comunale, 337

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 28 x 18,5, cc. II + 225 + I, num. mod.

mani

Una sola mano. Bianche le cc. 3v, 77rv, 149v.

illustrazioni

Iconiche (cc. 1r, 4r, 78r, 152r, in corrispondenza dell'inizio del Capitolo di Jacopo

Alighieri e delle tre cantiche) e aniconiche (iniziali dei singoli canti), attribuite ad un artista

veronese operante "intorno al settimo decennio" del secolo (Mellini).

contenuto principale

Cc. 4r-224v, Inferno (I-XXIV) con rubriche in volgare e con chiose latine coeve, marginali

e interlineari, fitte in corrispondenza di Inf. I XXVII-XXVIII, sporadiche nel prosieguo

della cantica: III 59 (Celestino), 63 (ignavi); IV 53 (Cristo), 55 (Adamo), 131 (Aristotele);

V 97 (Ravenna); VI 94 (giorno del giudizio); VII 33 ("ontoso metro"), 58 ("mondo

pulcro"), 73 (Dio), 74 ("ciel"), 123 (peccato dell'accidia); VIII 127 (porta dell'Inf.); IX 46

(Furie), 52 (Medusa), 127 (eretici), 131 (gradazione della pena); X 53 (Cavalcanti); XI 107

(libro della Genesi); XII 12 (Pasife), 39 (discesa di Cristo agli inferi), 60 ("asticiuole"), 68

(Deianira); XIII 47 (Pier delle Vigne), 120 (Lano), 144 (Patroni di Firenze); XIV 46

(Capaneo); XV 77 (origini romane di Firenze); XVII 1 (Gerione), 111 (Dedalo); XIX 57

("la bella donna"), 70 ((Nicolò Orsini); XX 118 (Asdente); XXI 40 (Lucca), 137 ("lingua

stretta"); XXIII 111 (Caifa); XXIV 2 (Acquario); XXV 26 (Aventino), 80 (canicola), 85

(ombelico), 122 ("lucerne"); XXVI 56 (Ulisse e Diomede), 85 ("fiamma antica"), 108

(colonne d'Ercole); Purg. XXVIII 131 (Eunoè); Par. XIX 103 (rinvio biblico) e XXXI 59

(s. Bernardo).

contenuto secondario

Cc. 1r-3r, Iacopo Alighieri, Capitolo sulla Commedia;

c. 225r, Lauda mariana, ("Ave Maria del segnor nostro mare").

bibliografia

BARTOLINIANO, XXXVI, n° 60; BARLOW, pp. 72-4; L. SCARABELLI, Esemplare

della Divina Commedia donato da papa Lambertini, III, Bologna, G. Romagnoli, 1873, pp.

673-91; MOORE, pp. 553-4; G. SCARPA, Il Codice Trevigiano della Divina Commedia e

le sue chiose, in "Coltura e lavoro", a. L 1909, pp. 172-5; B. DEGENHART, Die

Kunstgeschichtliche Stellung des Codex Altonensis, in DANTE ALIGHIERI, Divina

Commedia. Kommentar zum codex Altonensis, edizione a cura di H. Haupt, H.L Scheel, B.

Degenhart, Berlin, Gebr. Mann Verlag, 1965, p. 111 n° 79; PETROCCHI, p. 551; Tomaso

da Modena. Catalogo a cura di L. Menegazzi, Treviso, Canova, 1979, p. 35 [scheda di L.

Gargan]; RODDEWIG, n° 759.

note

Miniature del codice (definito "veronese del terzo quarto del sec. XIV") sono riprodotte in

Dante e Verona. Catalogo della mostra in Castelvecchio, Verona, Comune di Verona,

1965, tavv. 59 - 63 e in G. MELLINI, Altichiero e Iacopo Avanzi, Milano, Ed. di

Comunità, 1965, p. 110 (e ill. 299).

schedatore

Emilio Lippi

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Città, biblioteca, segnatura

Treviso, Biblioteca Comunale, 338

descrizione

Cart., sec. XV in., cm 27,5 x 20,5, cc. I + 93 + I (guardie membr.; bianche le cc. 4v, 5v,

93), num. mod.

mani

Una sola mano.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 6r - 92v, IACOPO DELLA LANA, Commento all'Inferno, preceduto dalle rubriche

(cc. 2r - 4r).

Incipit: prol., "Ad inteligencia de la presente chomedia sì chomo usa li expositor"; Inf. I 1,

"In questi ii primi chapitoli"

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

Assente.

note

Assenti.

schedatore

Emilio Lippi

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Città, biblioteca, segnatura

Treviso, Biblioteca Comunale, 1575

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 29,5 x 20,5, c.1.

mani

Due mani.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Inf. IV 118-V 42. Sono presenti sette chiose marginali in latino (ai vv. IV 118, 121, 122,

124, 125; V 1 e 4), di mano diversa da quella del testo.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

R. JOHN, Dantes Autographen, in "Anzeiger d. Österreichischen Akademie d.

Wissenschaften" Phil.-hist. Klasse, a. LXXXVII 1950, pp. 23-32; PETROCCHI, p. 551;

RODDEWIG, n° 760.

note

Assenti.

schedatore

Emilio Lippi

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Città, biblioteca, segnatura

Udine, Biblioteca Comunale Joppi, 836 D

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 27,5 x 20,5, c. 1 (inserita in una cartella dove sono raggruppate

altre carte di vario argomento).

mani

Una sola mano.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

C. 1r, Paradiso XIII 73-108 con sporadiche postille, difficilmente leggibili.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

G. M. DEL BASSO, Un frammento di codice dantesco nella Biblioteca Comunale di Udine,

in "Studi mediolatini e volgari", vol. XIV 1966, pp. 137-40; PETROCCHI, p. 552;

RODDEWIG, n° 769.

note

Nella cartella una lettera segnala che la carta fu acquistata da Lorenzo Bianchi il 1° gennaio

1884. Essa fa parte di una miscellanea non rilegata che contiene, nell'ordine, frammenti

delle Heroides (836 A), di un breviario (836 B), la fabula I del libro VII delle Metamorfosi

di Ovidio (836 C), frammenti di un Rotolo delle esazioni di Cordello (Tarcento, in

provincia di Udine) dei secoli XIV, XV (836 E), un ducale di Nicolò Contarini del XVII

secolo (836 E bis), frammenti contenenti le scoperte delle antichità della comune udinese

di Osoppo (836 F) e di un elenco di iscritti di una confraternita cividalese del XIII secolo

(836 G). Possessori: il dottor Lorenzo Bianchi di Pordenone che, nel 1884, vendette il

codice alla Biblioteca Comunale di Udine.

schedatore

Giulietta Voltolina