«Censimento e edizione dei Commenti danteschi»

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Novara, Biblioteca Comunale, E-48

descrizione

Cart., sec. XV ex., cm 22 x 14,5, cc. II + 58 + II', non num.

mani

Una sola mano in minuscola corsiva per il testo poetico e per le glosse. Bianche le cc. 1v,

2, 57, 58r.

illustrazioni

Iniziale miniata a c. 3r; un disegno a c. 58v.

contenuto principale

Cc. 3-53v, Estratti della Commedia (spesso d'argomento dottrinale), con glosse marginali

ed interlineari, latine e volgari, di densità variabile.

contenuto secondario

C. 1r, Invettiva in terzine, inc. "Per apparere ciascun se ingena";

cc. 53v-54r, Iacopo della Lana, "Credo piccolo";

cc. 54r-55r, Credo, inc. "Io credo in Dio padre che po' fare" (cfr. I manoscritti della

Biblioteca Moreniana, a cura di C. Nardini e altri, Firenze, Galletti e Cocci, 1903-1944, I,

p. 485: attribuito a Dante nel manoscritto ivi numerato 361);

cc. 55r-56v, Componimento relativo ai dieci comandamenti, i sette vizi capitali, il Padre

nostro, la Vergine e l'Ave regina, inc. "Dieci habiam da Dio comannamenti" (cfr. IMBI:

XIII, p. 179: attribuito a Dante nel manoscritto della Biblioteca Nazionale Centrale di

Firenze ivi numerato VII 845).

bibliografia

G. BUSTICO, Codici danteschi della Biblioteca Negroni, Catalogo della Mostra dantesca

della Biblioteca Negroni, Novara, Cattaneo, 1921, p. 8, (ripetuto in IMBI, XXXI, p. 155);

PETROCCHI, p. 539 (segnato 12); RODDEWIG, n° 510.

note

Legatura moderna in rosso. Sul dorso, impresso a lettere d'oro, "Dante. Divina Commedia

e poesie con note". Sul piatto anteriore interno e sul recto del primo foglio di guardia è

incollata una carta colorata. La filigrana di c. II è visibile (un cerchio per metà ornato da

fregi, con manico laterale e asta superiore). Il resto del codice ha come filigrana una stella

racchiusa in un cerchio. A c. 58v disegno rappresentante un uomo armato con scritte (in

gotica italiana elementare) sul corpo che lo identificano con Orlando: "Viva Orlando

paladino" sulla bandiera; "bracio d'Orlando - amor meus" sul braccio; "nepote son de Carlo

inp(er)ator(e) de Roma" sul dorso; "io so el fior / del mondo" ai due lati della cintura;

"cusino son de Oliver Borghignone" sulla gamba destra; "del bo(n) Rinaldo cognato sonno"

sulla gamba sinistra; "co(n) li mee forte brace occise Almo(n)te il forte e tosigli la spa/ada

bona Durlindana" tra le due gambe. Nel margine superiore "Iuno(n)ie" di lettura incerta. A

c. 3r rubrica "Canto primo della p(ri)ma parte la qual se chia/ma Inferno, nella quale

l'autor(e) fa p(ro)hemio a tucta l'op(er)a". A c. 1r: rubrica "Contra p(re)dicatores

ignorantes (et) gloria(m) vana(m) q(ue)rentes / et g(ra)tia populos no(n) cura(n)tes

q(ue)rere bonu(m) p(re)dicatore(m) (et) pastore(m)". I passi selezionati sono i seguenti

(quando non altrimenti specificato, i titoli, premessi ai canti a partire da Inf. III, sono in

volgare): Inf. I 1-123 (cc. 3r-4v); II 1-114, 136-142 (cc. 5r-6v); III per intero, con gli ultimi

quattro versi aggiunti a margine (cc. 6v-9r); IV per intero (cc. 9r-11v); V per intero (cc.

11v-13v); VI 10-18, 25-27, 97-108 (cc. 13v-14r); VII 73-96 (c. 14r-v); IX 37-57 (cc.

14v-15r); X 7-15, 97-108 (c. 15r); XI 19-66 (cc. 15v-16r); XII (titolo in latino) 13-27,

64-72, 103-108, 133-135 (c. 16r-v); XIII (titolo in latino) 22-39 (cc. 16v-17r); XIV (titolo

in latino) 13-30 (c. 17r); XVII 1-18, 106-111 (c. 17v); XVIII 82-96, 130-135 (cc.

17v-18r); XIX 1-6, 91-117 (cc. 18r-v); XX 31-45, 52-60, a fianco dei quali sono trascritti

XXVII 106-111 (cc. 18v - 19r); XXVII 112-126 e a fianco 103-105 (c. 19r-v); XXXIV

(titolo latino) 1-69 (cc. 19v-20v); Purg. I 1-39 (cc. 20v-21r); II 1-9, 25-30, 43-51, 118-123

(cc. 21r-v); III 28-45 (cc. 21v-22r); IV (numerato terzo) 1-12 (c. 22r); V 100-108 (c.

22r-v); VII 1-12, VIII 97-102 (c. 22v); IX 1-6, 13-24, 34-39, 76-84, 103-132 (cc.

22v-23v); X 73-93, 121-129 (cc. 23v-24r); XI 1-24, 91-108 (cc. 24r-25r); XII 25-72,

88-96, 109-117 (cc. 25r-26r); XIII 34-36, 49-54, 67-69, 91-96, 109-111, 124-129 (c.

26r-v); XIV 82-87 (c. 26v); XV 61-75, 85-93, 100-114 (cc. 26v-27r); XVI 67-96 (c. 27v);

XVII 28-30, 34-39, 88-126 (cc. 27v-28v); XVIII (solo numerazione) 19-45, 49-57 (cc.

28v-29r); XIX 7-27, 58-66, 70-78, 115-126 (cc. 29r-30r); XX 10-45, 79-96, 124-144 (cc.

30r-31r); XXI 1-3, 7-9, 25-27, 58-66, 82-99, 103-108, 124-126 (cc. 31r-32r); XXII 28-30,

49-54, 61-81, 88-90, 97-102, 109-114, 118-120, 148-154 (c. 32r-v); XXIII 10-30 (c. 33r);

XXV 22-24, 130-132, 37-87 (cc. 33r-34r); XXVII (solo numerazione) 55-60 (c. 34r);

XXVIII 49-51, 70-75, 91-96, 139-144 (c. 34r-v); XXIX 82-96, 100-102, 121-150 (cc.

34v-35v); Par. I 1-42 (cc. 35v-36r); II 127-148 (c. 36r-v); IV 100-111, 124-129 (cc.

36v-37r); V 19-84 (cc. 37r-38r); VI 1-18, 34-93 (cc. 38r-39r); VII 25-51, 64-148 (cc.

39r-41r); IX (solo numerazione) 97-102 (c. 41r); X 109-132 (c. 41r-v); XI 28-117 (cc.

41v-43r); XIII (solo numerazione) 49-87, 130-138 (c. 43r-v); XIV 28-51 (cc. 43v-44r);

XV (solo numerazione) 25-30, 106-108 (c. 44r); XVI (solo numerazione) 1-6, 79-81 e

XVII (solo numerazione) 1-3, 37-42, 46-48 (c. 44v); XIX (solo numerazione) 40-93,

103-105 (cc. 44v-45v); XX (solo numerazione) 37-51, 91-93 (cc. 45v-46r); XXI 70-75 (c.

46r); XXII 16-18, 85-90, 139-150 (c. 46r-v); XXIII 19-45, 55-63, 73-75, 82-111, 127-139

(cc. 46v-47v); XXIV (titolo latino) 124-141 (cc. 47v-48r); XXV (solo numerazione)

112-114 (c. 48r); XXVI (solo numerazione) 28-33, 91-96, 115-117 (c. 48r-v); XXVII

(solo numerazione) 121-138 (c. 48v); XXVIII 28-45, 112-126 (cc. 48v-49r); XXX (solo

numerazione) 37-45, 97-114, 130-132 (c. 49v); XXXI (solo numerazione) 25-30, 49-51,

1-24 (c. 50r-v); XXXII 1-45, 52-138 (cc. 50v-52v); XXXIII 1-21, 112-145 (cc. 52v-53v).

schedatore

Francesca Geymonat

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Padova, Biblioteca Antoniana, 22 scaff. I

descrizione

Cart. (c. III membr.), 1456, cm 29 x 21, cc. III + 71 + I', num. mod. C. 71 era seguita da

altri fogli, poi tagliati.

mani

Una sola mano.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali dei canti).

contenuto principale

Cc. 1r -71v, Commento in volgare alla Commedia frutto di compilazione, in prevalenza dal

commento di IACOPO DELLA LANA; il commento ai canti dell'Inf. non segue il loro

ordine progressivo, ma ha successione arbitraria.

Incipit: proemio, "A intelligentia de l'opera presente"; Inf., "La presente historia v'è nel I

capitolo"; Purg., "Decriveno poeti per suo alegorie"; Par., "Recita quivi una fabula".

contenuto secondario

C. Ir, Marco da Reggio e Francesco Viturio, Sonetti;

c. Iv, Faustino Oliva, Carme latino dedicato a Francesco Viturio.

bibliografia

L. M. MINCIOTTI, Catalogo dei codici manoscritti esistenti nella Biblioteca di S. Antonio

di Padova, Padova, Minerva, 1842, p. 12 n° 22; BATINES, t. II, p. 350 n° 586; A. M.

IOSA, I codici manoscritti della Biblioteca Antoniana di Padova, Padova, Tip. del

Seminario, 1886, pp. 85-6; G. ABATE-G. LUISETTO, Codici e manoscritti della

Biblioteca Antoniana di Padova, I, Vicenza, Neri Pozza, 1975, pp. 23-4.

note

A c. 71r: "Finita v'è la dechiaratione di l'opera di mesere Danti Alegieri di Firenze sopra lo

'nferno, sopra il Purgatolgio (sic), et questa ultima sopra il Paradiso. La quale opera in

compilatione v'è principiata di XVIII Aprile 1456 et finita a dì Çugno deto milesimo".

Possessori: forse un Francesco Viturio.

schedatore

Marina Spadotto

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Padova, Biblioteca Civica, C. M. 937

descrizione

Membr., 1466, cm 26 x 18,5, cc. III + 206 + II', num. mod. per pagine.

mani

Mano di Niccolò Claricini (p. 408: "Complevi ego Nicolaus de Claricinis scribere hunc

Dantem die prima Februarii 1466"). Bianche le pp. 139, 140, 275, 276 e le due ultime non

numerate.

illustrazioni

Iconiche (iniziale abitata - effigie di Dante - a p. 1). Spazio bianco per le iniziali dei canti.

contenuto principale

Pp. 1-408, Commedia con chiose e annotazioni latine marginali ed interlineari di mano di

Niccolò Claricini; chiose fitte da Inf. I a Purg. XII 84 (molto fitte a Inf. XII 9 -139 e XIII

1-19); brevi annotazioni sporadiche da Purg. XII 85 a Par. XXXIII (più fitte a Par. V

58-VI).

contenuto secondario

P. 408, Menghino Mezzani, epitafio "Inclita fama";

pp. 409-410, estratti di mano posteriore dalle Vite di Andrea Gammaro, Bernardino

Claricini e Ermanno (Armanus) Claricini.

bibliografia

BARTOLINIANO, VII n° 5; BATINES, t. II, p. 160 n° 310, p. 340 n° 577; A.

FIAMMAZZO, I codici friulani della Divina Commedia, Cividale, Tip. Fulvio Giovanni,

1887, pp. LVII-LIX e 75-105; L. VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen

Darstellungen zur Göttlichen Komödie, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1897, p. 4;

PETROCCHI, p. 505; M. BLASON BERTON, Il Codice della Divina Commedia C. M.

937 della Biblioteca Civica di Padova e il legato Claricini, in "Città di Padova", a. VIII 1968,

pp. 42-5; M. SANTORO, Claricini Nicolò, in ED; RODDEWIG, n° 531.

note

Possessori: la famiglia Claricini (stemma a p. 1); la famiglia Claricini - Dornpacher (due 'ex

libris' sulla controguardia anteriore).

schedatore

Giordana Molin

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Padova, Biblioteca del Seminario Vescovile, XXIII

descrizione

Cart., sec. XIV (II metà), cm 29 x 22,5 cc. II + 131 + II' (II e I' membr.), num. mod.

mani

Una sola mano. Bianca la c. 131.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali dei canti; a c. 47v il richiamo è inserito in un disegno in inchiostro

rosso, verde e blu).

contenuto principale

Cc. 1r-130v, IACOPO DELLA LANA, Commento all'Inferno.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

ROCCA, p. 151 n° 37; LA FAVIA, p. 21 n° 22 (attribuito a Benvenuto da Imola);

RODDEWIG, Per la tradizione, pp. 80, 101 n° 3; I manoscritti della biblioteca del

Seminario Vescovile di Padova, Venezia-Impruneta, Regione del Veneto-SISMEL, Edizioni

del Galluzzo, 1998, p. 11 n° 21.

note

A c. 1v, di mano moderna, "Commento d'anonimo sopra l'Inferno di Dante". Nel catalogo

manoscritto dei codici della Biblioteca del Seminario (a cura di A. Coi, attivo al Seminario

dal 1805 al 1836) il commento viene tuttavia attribuito a Benvenuto da Imola e identificato

in quello stampato nel 1477 da Vindelino da Spira (cfr. i codici LXVII e CLXXXV dello

stesso Seminario che contengono commenti attribuibili a Jacopo della Lana;

sull'attribuzione del commento a Benvenuto e sull'edizione Vindeliniana cfr. anche

ROCCA, 127-38).

schedatore

Giordana Molin

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Padova, Biblioteca del Seminario Vescovile, LXVII

descrizione

Membr., sec. XIV/XV, cm 34 x 24,5, cc. I + 311 + I' (guardie cart.), num. (due

numerazioni, entrambe moderne: la prima, regolare, nel margine inferiore, la seconda,

invece, nell'ang. sup. destro, va da 3 a 312; nei riferimenti si è tenuto conto della prima).

mani

Una sola mano.

illustrazioni

Iconiche (una per ciascun canto) ed aniconiche (iniziali dei canti e del commento a ciascun

canto).

contenuto principale

Cc. 1r-311v, Commedia con il commento di IACOPO DELLA LANA, ad eccezione del

proemio e del commento a Inf. I che presentano il testo dell'OTTIMO COMMENTO

(seconda redazione; inc. "La natura delle cose aromatiche").

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BARTOLINIANO, p. XXIII n° 39; BATINES, t. I, p. 620 n° 732, t. II, p. 146 n° 281; G.

VALENTINELLI, Della Biblioteca del Seminario di Padova, Venezia, Tip. Gattei, 1849, p.

31 n. 19; D. BARBARAN, Illustrazione di quattro Codici della Divina Commedia esistenti

nel Seminario Vescovile di Padova, in AA. VV., Dante e Padova. Studi storico critici,

Padova, Sacchetto, 1865, pp. 400-2; MOORE, p. 557; ROCCA, p. 147 n° 16, p. 237 n°

14; F. X. KRAUS, Dante, sein Leben und sein Werk, sein Verhältnis zur Kunst und zur

Politik, Berlin, G. Grote, 1897, p. 584; L. VOLKMANN, Iconografia dantesca.

Rappresentazioni figurative della Commedia, Firenze, ed. it. a cura di G. Locella, Firenze,

Olschki, 1898, pp. 42-3; Il Seminario di Padova. Notizie raccolte e pubblicate nella

ricorrenza del III cinquantenario della beatificazione del cardinale Gregorio Barbarigo,

Padova, Seminario vescovile, 1911, p. 383; H. SCHRÖDER, Das Problem einer

Neuherausgabe des Lana-Kommentars, in DDJ, vol. XVII 1935, p. 100; Mostra Storica

Nazionale della Miniatura (Roma, Palazzo Venezia), a cura di G. Muzzioli, Firenze,

Sansoni, 1954, pp. 163-4 n° 244; M. SALMI, La miniatura italiana, Milano, Electa, 1956,

p. 39; G. L. MELLINI, Il problema artistico, in Bibbia istoriata padovana della fine del

Trecento, a cura di G. Folena, G. L. Mellini, Venezia, Neri Pozza, 1962, pp.

XXXII-XXXVII; R. PALLUCCHINI, La pittura veneziana del Trecento, Venezia-Roma,

[s. i. t.], 1964, p. 156; B. DEGENHART, Die Kunstgeschichtliche Stellung des Codex

Altonensis, in DANTE ALIGHIERI, Divina Commedia. Kommentar zum codex

Altonensis, edizione a cura di H. Haupt, H.L Scheel, B. Degenhart, Berlin, Gebr. Mann

Verlag, 1965, p. 111 n. 90; PETROCCHI, p. 539; CERESI, XXVI, p. 17 n° 20;

ILLUMINATED MANUSCRIPTS, I, pp. 305-8; M. ROTILI, Commedia. Miniature in

"ED"; RODDEWIG, n° 534; L. C. ROSSI, Petrarca dantista involontario, in "Studi

petrarcheschi", vol. V 1988, p. 306; A. ADVERSI, Pier da Medicina e i due 'miglior da

Fano' nell'Inferno dantesco, in "Studia Picena", a. LV 1990, p. 158; RODDEWIG,

Handschriften des Ottimo Commento, p. 309 n° 14; P. MARIO, L'illustrazione di Dante

nel tardo Gotico Padano: una Divina Commedia della Biblioteca del Seminario di Padova, in

"Rivista di storia della miniatura" (Il codice miniato laico: rapporto tra testo e immagine.

Atti del IV congresso di storia della miniatura, Cortona 1992), pp. 141-6; G. MARIANI

CANOVA, I manoscritti miniati in AA. VV., Il Seminario di G. Barbarigo. Trecento anni di

arte, cultura e fede, a cura di P. Gios, A. M. Spiazzi, Padova, Seminario vescovile, 1997,

pp. 151-77; G. MARIANI CANOVA, Padova. Miniature, in Enciclopedia dell'arte

medievale, IX, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana 1997, pp. 160 e 162; I manoscritti

della biblioteca del Seminario Vescovile di Padova, Regione del Veneto, Edizioni del

Galluzzo, 1998, p. 22 n° 49; La miniatura a Padova dal Medioevo al Settecento, catalogo a

cura di G. Baldassin Molli, G. Canova Mariani, F. Toniolo, Modena, F-C. Panini, 1999,

pp. 185-7.

note

La Commedia e il commento presentano ampie lacune. Dopo la fine di c. 7 manca Inf. I

104-II 100; dopo la fine di c. 33 mancano il commento a Inf. X 122-XI 115 e

l'introduzione al commento al canto XI; dopo la fine di c. 47 manca il commento a Inf. XV

64- XVI 11; dopo la fine di c. 66 mancano Inf. XXII 5-151 e il commento ai vv. 1-2 del

medesimo canto; dopo la fine di c. 132 manca il commento a Purg. XI 99-XII 89; dopo la

fine di c. 184, il commento a Purg. XXX 6-145; dopo la fine di c. 225 mancano Par. VIII e

il preambolo al commento al canto; dopo la fine di c. 276 manca il commento a Par. XXIII

73-XXIV 60; dopo la fine di c. 281 il commento a Par. XV 33-XVI 34; dopo la fine di c.

290 il commento a Par. XXVII 139- XXVIII 55; dopo la fine di c. 307 mancano il

commento a Par. XXXII 110-151 e Par. XXXIII 1-94. Una mano più tarda (forse sec.

XVI) integra con la giunta di 3 cc. (cart.) le lacune relative al commento a Par. XXXI

40-XXXII 59: infatti una mano moderna annota: "Fra pag. 305 e 306" (chi scrive tiene

conto della seconda numerazione) e, ancora, alla parte finale del commento a Par. XXXII e

i vv. Par. XXXIII 1-94 (la stessa mano annota: "Fra pag. 308 - 309"). Il codice potrebbe

essere identificato con quello detto appartenere alla famiglia Orsati di Padova da B. DE

MONTFAUCON, Bibliotheca bibliothecarum manuscriptorum nova, I, Parisiis, Briasson

1739, p. 489 (cfr. anche RODDEWIG, p. 228). Lo stemma presente sulla prima carta

dell’Inferno è molto deperito e solo con fatica potrebbe essere attribuito alla famiglia

Obizzi che ebbe rapporti sia con Padova sia con Ferrara (cfr. I manoscritti della biblioteca

del Seminario Vescovile di Padova, p. 22 no 49). Alfonso Alvarotti (cfr. G.

VALENTINELLI, Della Biblioteca del Seminario di Padova, Venezia, Tip. T. Gattei 1849,

p. 31 n. 19).

schedatore

Marina Spadotto

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Padova, Biblioteca del Seminario Vescovile, CLXIV

descrizione

Membr. (guardie cart.), composito, sec. XIV ex., cm 37,5-36,5 x 27- 25,5, cc. I + 114 (30

+ 84) + I', num. mod. (doppia num. alle cc. 40, 50, 60, 70).

mani

Due mani: A (cc. 1r-30v), B (cc. 31r-84v). Bianca c. 84.

illustrazioni

Cc. 1 - 30: spazio bianco per l'iniziale di ogni canto. Cc. 31-84: saltuariamente spazio

bianco per l'iniziale.

contenuto principale

Cc. 1r-30v, PIETRO ALIGHIERI, Commento all'Inferno e al Purgatorio (I redazione; il

commento al Purg. si interrompe a Purg. XXXII, causa la caduta delle carte terminali).

Cc. 31r-83v, IACOPO DELLA LANA, Commento ad Inf. I-XVI 70 (lacuna ad Inf. XII)

con integrazioni abbastanza consistenti, a seguito di lacune nella copia, apportate dalla

stessa mano a c. 48.

Numerose altre postille, a carattere meramente riassuntivo del contenuto del testo,

apposte nel margine dal copista.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

PETRI ALLEGHERII super Dantis ipsius genitoris Commedia commentarium, nunc

primum in lucem editum consilio et sumptibus G. J. Bar. Vernon, curante V. NANNUCCI,

Florentiae, apud Guilelmum Piatti, 1845, p. 16; BATINES, t. I, p. 605 n° 22 (segnato

erroneamente CLIV, e così anche in ROCCA e BOWDEN); ROCCA, p. 347 n° 12; J. P.

BOWDEN, An Analysis of Pietro Alighieri's Commentary on the 'Divine Comedy', New

York, [s. i. t.], 1951, p. 23; I manoscritti della biblioteca del Seminario Vescovile di Padova,

Venezia-Impruneta, Regione del Veneto-SISMEL, Edizioni del Galluzzo, 1998, p. 59 n°

127; CHIAMENTI, n° 20.

note

A c. Ir una mano più tarda annota: "Comentum Petri, filii Dantis, in Comediam Dantis,

alterum antiquum comentum in Infernum Dantis usque ad vers(um) 70 cantus XVI"; nel

margine superiore di c. 1r una mano corsiva, seriore rispetto al testo -forse sec. XV / XVI-

ribadisce: "Comentum Petri, Dantis Alligherii filii de Florentia, in Comedia Dantis †...†" e

quindi, con riferimento alla seconda parte del codice: "Comentum aliud anti<quum> in

Infernum Dantis usque ad cap. XVII". In relazione al commento di Jacopo della Lana, il

catalogo dei manoscritti della Biblioteca del Seminario scrive: "E' lo stesso di cui fece uso il

Vindelino nella sua edizione del Dante fatta nell'anno 1477. Ma però avvi nel nostro

codice una qualche varietà, spezialmente negli ultimi canti".

schedatore

Marina Spadotto

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Padova, Biblioteca del Seminario Vescovile, CLXXXV

descrizione

Cart. (le cc. II e I' membr.), 1444, cm 35,5 x 22/21,5, cc. II + 103 + II, due num. (antica e

mod.).

mani

Mano di Biagio di Gregorio Anzolelli (c. 101v, "Ego Blaxius, filius domini Gregorii

quondam domini Blaxii de Anzolellis, explevi hunc librum MCCCCXLIIII die Mercuri X

mensis Marcii a (sic) miniavi et scripsi Vicentie". Bianche le cc. 102v e 103.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali dei canti).

contenuto principale

Cc. 1r-101v, IACOPO DELLA LANA, Commento all'Inferno.

contenuto secondario

C. 102r (103 della numerazione originaria): due sonetti caudati, il primo di padre Gasparo,

il secondo di Bartolomeo da Treviri.

bibliografia

BATINES, t. I, p. 605 n° 23; ROCCA, pp. 151-2 n° 42; LA FAVIA, p. 21 n° 23

(attribuito a Benvenuto da Imola); RODDEWIG, Per la tradizione, pp. 80 e 101; I

manoscritti della biblioteca del Seminario Vescovile di Padova, Venezia-Impruneta, Regione

del Veneto-SISMEL, Edizioni del Galluzzo, 1998, p. 63 n° 135.

note

Il catalogo dei codici della Biblioteca del Seminario si limita ad asserire che il commento è

identificabile con quello pubblicato dal Vindelino nel 1477, senza prendere posizione in

favore di quelli che sostengono esso sia opera di Benvenuto da Imola o di coloro che

invece lo ritengono di Jacopo della Lana. Possessori: la famiglia Anzolelli (a c. 1r lo

stemma della famiglia; a c. IIv si legge la nota: "Lector, Francisci est hic liber Angeluli").

schedatore

Marina Spadotto

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Padova, Biblioteca Universitaria, 1030 (I Plutei 3 n° 7)

descrizione

Cart., sec. XV, cm 21,5 x 16, cc. II + 109 + II' (I e II' cart. mod., II e I' membr.), num. ant.

(da 1 a 114) con numerosi errori (invertite le cc. 46 e 47, una carta non num. tra le cc. 54 e

55 e tra le cc. 76 e 77, dopo c. 66 la num. prosegue da 71, non num. le cc. 82, 103 e 109),

corretti talvolta da una mano mod.

mani

Mano di "Franciscus" minorita di S. Francesco di Padova (c. IIv, "Iste liber est ad usum

fratris Francisci minorite de civitate Patavii quem propria manu conscripsit et post

mortem eius pertinet ad locum Padue"). Bianche le cc. 55, 55av, 94r-97v, 98v-102v,

106v-108v.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali e titoli in inchiostro rosso).

contenuto principale

Cc. 77v-78v, Commedia (estratti: Par. XI 28-139; Inf. IV 121-147) con un'annotazione a

margine di c. 78r (Par. XI 118-119), "Hic loquitur de beato Domenico qui fuit collega beati

Francisci et in eodem tempore".

contenuto secondario

C. 114r, Indice del manoscritto.

bibliografia

L. SUTTINA, Un ignoto frammento manoscritto della 'Commedia' di Dante, in "Bullettino

critico di cose francescane", a. I 1905, pp. 101-5 e 156; G. ROCCO, Catalogo dei codici di

S. Agostino esistenti nelle biblioteche di Padova fino al 1500, in "Studia patavina", a. I

1954, p. 485; PETROCCHI, p. 540; RODDEWIG, n° 537; E. GOVI, Il fondo manoscritto

della biblioteca di S. Francesco di Padova conservato presso l'Universitaria patavina, in "Le

Venezie francescane", n. s., a. II 1987, p. 150.

note

La segnatura I Plut. 3 n° 7, di mano del sec. XVIII, indica la collocazione del codice

all'interno della raccolta di Michelangelo Carmeli (1706 - 1766), alla cui opera risale il

riordino e l'incremento del patrimonio librario di S. Francesco. Possessori: il convento di S.

Francesco in Padova.

schedatore

Giordana Molin

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Palermo, Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, VII E 16

descrizione

Cart., sec. XVI in., cm 30,5 x 21,5, cc. II + 51, num. per pagina (antica da 1 a 54, mod. da

55 a 101).

mani

Una sola mano tendente all'umanistica. Bianche le pp. 46, 58, 97-102.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Pp. 59-84, Versi della Commedia autonomamente estrapolati dalle tre cantiche (Inf. I 10 -

XXXII 124; Purg. I 16-XXXIII 98; Par. I 5-XXXIII 21) fatti oggetto di parafrasi e

accompagnati da fittissime chiose esegetiche in latino.

contenuto secondario

C. IIv, "Ordine delle desinenze di messer Dante poeta"; "Ordine delle desinenze di M.

Francesco Petrarca";

pp. 1-46, Rimari della Commedia e dei Rerum Vulgarium Fragmenta;

pp. 47-57, Elenco delle "desinenze sdrucciolanti" e relativa tavola;

pp. 85-96, Postille alle rime del Petrarca.

bibliografia

L. NATOLI, Gli studi danteschi in Sicilia. Saggio storico bibliografico, in "Archivio storico

siciliano", n. s., a. XVIII 1893, pp. 484-5; PETROCCHI, p. 540; RODDEWIG, n° 539.

note

Legatura moderna in pergamena rigida. La paginazione si muove variamente su quattro

colonne (pp. 1-53), su tre colonne (pp. 55-57), su due colonne (pp. 59-96). Sul recto del

primo foglio di guardia, a penna, si legge, oltre ad una precedente collocazione (Arm. VIII

B 24), un'annotazione di mano tardo-ottocentesca: "Contiene questo Ms. del secolo XVI

le desinenze e le frasi della poesia italiana di Dante e Petrarca"; sul verso una nota di

possesso: "Dux di Alcala [che fu viceré di Sicilia]. Panhormi ann. 1635. D. Vincent.

Valguarnera D.". Molto probabile la provenienza del ms. dal vecchio fondo dei Gesuiti.

schedatore

Giovanni Faraone

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Palermo, Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, XIII G 1

descrizione

Membr., sec. XIV m., cm 38,5 x 26 (28,5 x 17,5), cc. II + 104 + II', num.

mani

Una sola mano in elegante maiuscola gotica libraria. Chiose in gotica corsiva. Bianca c. 69v.

illustrazioni

Aniconiche: iniziali delle cantiche riccamente miniate con forme floreali stilizzate di colore

rosa, rosso, blu, verde e con oro, che si intrecciano protendendosi ad ornare interamente i

margini sinistro, inferiore e superiore di c. 1r incipitaria (con stemma non identificato al

centro del margine inferiore), e solo parzialmente i margini sinistro e superiore di cc. 35r e

70r; iniziali di ogni singolo canto filigranate, rosse e blu in alternanza.

contenuto principale

Cc. 1r-104r, Commedia con sporadiche chiose latine marginali ed interlineari vergate da

una sola mano (ad eccezione di tre annotazioni presenti nel Purg. di mano molto più tarda)

ai luoghi seguenti: Inf. I 101 (Christus vel alius summus princeps); I 102 (die iudicii); I

103 (pecunia; sapientia); I 105 (apparicio; scilicet inter celum et terram quasi in aëre

Christus iudicabit mundum); I 106 (parte Italie scilicet Roma nisi ecclesia); II 6 (non

vacillat); IV 108 (vanitate mundi); IV 110 (scientiarum); IV 111 (fame); VI 19 (varia

passio); VII 16 (costa); VII 24 (tripudiet); IX 42 (Empedocles); IX 70 (argumenta); X 63

(filius); X 80 (luciana); X 120 (Octaviano); XII 93 (prope ex propet corr.). Purg. XX 70

(fuit in anno 1425); XX 75 (videlicet di pisa dubitanter); XXIX 54 (videlicet in

quintadecimo). Par. I 5 (mentaliter vivacissima mentis speculatione); I 6 (a mentali

speculatione prius celi); II 11 (temporis longitudinem); II 135 (sicut visum et auditum

est); III 13 (per refractionem); III 14 (videlicet imagines); III 26 (cogitationem); III 27

(affectionem); III 43 (aures); III 51 (lune); III 97 (contemplativa; alta opera meritoria); III

98 (sancta Clara).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

A. GALLO, Sopra un codice manoscritto di Dante esistente in Palermo, in "Effemeridi

scientifiche e letterarie per la Sicilia", a. I 1832, t. I pp. 90-9, t. II pp. 54-61; BATINES, p.

411; L. SCARABELLI, Esemplare della 'Divina Commedia' donato da Papa (Benedetto

XIV) Lambertini con tutti i suoi libri allo Studio di Bologna, Bologna, Regia Tipografia,

1870-73, I, pp. LVIII-LX e 639-40; L. NATOLI, Gli studi danteschi in Sicilia. Saggio

storico bibliografico, in "Archivio storico siciliano", n. s., a. XVIII 1893, pp. 462-3;

MOORE, pp. 677-9 n° 119; A. DANEU LATTANZI, I manoscritti ed incunaboli miniati

della Sicilia. I, La Biblioteca Nazionale di Palermo, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato,

1965, p. 23; PETROCCHI, p. 540; RODDEWIG, n° 540.

note

Il ms. è costituito da dieci quinioni ed un binione finale con richiami; rigatura a secco.

Legatura in cartone coperto in pelle scura. A c. 1r si legge l'annotazione: "Expurgatum

iuxta indicem expurgationum hispanum. Panormi, 1629. Fr. Decius Carrega ordinis

Predicatorum", che giustifica la manipolazione di alcuni versi, resi illeggibili da una

accentuata cassatura a penna, in conformità ai dettami dell'Indice dell'Inquisizione

spagnola (oggetto di censura: Inf. XI 8-9, XIX 106-117; Par. IX 136-142; la lezione

dantesca venne restituita nelle interlinee da mano settecentesca). A c. 104r, di seguito

all'ultimo verso del Paradiso si legge una annotazione della biografia dantesca: "Natus fuit

Dantes vacante imperio ob mortem Friderici imperatoris secundi. Anno MCCLXV

sedente Urbano papa quarto. 1265". A c. 104v, vergate da mani diverse, le date 1518 e

1553, e il nome "Bernardo di Catania", probabile possessore del ms. poi giunto alla libreria

della famiglia dei Ventimiglia che ne fece dono alla Biblioteca dei Filippini dell'Olivella di

Palermo.

schedatore

Giovanni Faraone

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Parma, Biblioteca Palatina, Palatini di Lucca 103

descrizione

Membr., sec. XV (II metà), cm 34 x 24, cc. I + 405 + I', num. 1-403 (ripetuti i nn. 31 e

52).

mani

Una sola mano in minuscola umanistica. Chiose in corsiva. Bianche le cc. 132v e 267v.

illustrazioni

Miniature iconiche e aniconiche. L'iniziale di ogni canto è miniata. La prima carta di ogni

cantica presenta decorazioni vegetali, uccelli, putti alati e l'iniziale figurata (ad es., alle cc.

2r e 134r, effigie di Ronto con il cappuccio e un libro rosso).

contenuto principale

Cc. 1v-401v, Commedia (sul verso) con la traduzione di MATTEO RONTO in esametri

latini (sul recto). Le tre cantiche hanno lo stesso prologo composto di un preambolo e di

22 esametri. Incipit: "Incipit prologus fratris mathei rompto de venetiis ordinis sancti

benedicti montis oliveti super libro dantis per ipsum in metro latino redactum et in civitate

pistorii merito compilatum. Nobile dantis opus celebri virtute micantis".

A margine della versione latina, fitte chiose latine.

Incipit: "memoria huius bestie habet tantum vilis forme quantum memoria mortis" (Inf. I

7); "Aonides sunt novem muse" (Purg. I 8); "Auctor ... et intelligit ... pro tota creatura"

(Par. I 1 ss.).

contenuto secondario

Cc. 402v-403v, Matteo Ronto, "Apostropha ad urbem Pistoriensem" (37 vv.) e

"Marchilogium in laudem civitatis Pistoriensis" (54 vv.).

bibliografia

BATINES, t. I, pp. 237-9; G. MARUFFI, I codici danteschi della Biblioteca Palatina di

Parma, in "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", a. II 1889, fasc. 13-15 pp. 30-40;

PETROCCHI, p. 540; M. RODDEWIG, Ein unbekanntes Commedia-Fragment aus

Österreich, in "L'Alighieri", a. VIII 1967, fasc. 2 pp. 16-46; M. MESSINA, Matteo Ronto,

in ED; RODDEWIG, n° 581; T. LOMBARDI, Giovanni Bertoldi da Serravalle tra i grandi

cultori di Dante, in AA. VV., Dante e il francescanesimo, Cava dei Tirreni, Avagliano, 1987,

pp. 119-22.

note

Assenti.

schedatore

Camilla Giunti

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Parma, Biblioteca Palatina, Palatini di Lucca 113

descrizione

Cart., sec. XV (I metà), cm 30 x 22, cc. I + 249 + I', num. (le cc. 150-159 sono numerate

140-149).

mani

Una sola mano in gotica corsiva. Bianca la c. 142.

illustrazioni

Iconiche: cc. 227r e 228r, disegni a tratto di due soli (nel primo caso circondati da stelle).

contenuto principale

Cc. 1r-249v, Commedia con il commento di IACOPO DELLA LANA.

Incipit: prol. Inferno, "Ad intelligenzia della presente commedia", comm. "In questo [...]

primo capitolo si fa proemio"; prol. Purgatorio, "Lo autore in questa seconda parte della

presente commedia intende trattare", comm. "da poi che l'autore nella prima parte ha

trattato dei mali"; prol. Paradiso, "In lo primo capitolo tratta lo proemio come ogni cosa

naturalmente tende", comm. "In lo presente capitolo l'autore".

contenuto secondario

C. 141r, Indice dell'Inferno;

c. 141v, Indice del Purgatorio;

c. 143r, Indice del Paradiso.

bibliografia

G. MARUFFI, I codici danteschi della Biblioteca Palatina di Parma, in "Rivista delle

Biblioteche e degli Archivi", a. II 1889, fasc. 13-15 p. 39; PETROCCHI, p. 541; CERESI,

XXIV, n°23; RODDEWIG, n° 582; RODDEWIG, Per la tradizione, p. 81, p. 101 n° 5.

note

È presente una formula esplicitaria in volgare alla fine delle glosse di ogni canto. Alla fine

di ogni cantica compare una terzina esplicitaria (schema metrico: ABA). In RODDEWIG,

n° 582 il commento è erroneamente attribuito a Benvenuto da Imola. Il commento è

costituito da un prologo per ogni canto e da glosse numerate (il numero della glossa è

richiamato accanto al corrispondente verso della Commedia).

schedatore

Camilla Giunti

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Parma, Biblioteca Palatina, Parmensi 384 (H H VIII 83)

descrizione

Cart., secc. XIV/XV, cm 30 x 21, cc. XI + 140 + I', num.

mani

Due mani in gotica semicorsiva: A, sec. XIV ex., per il commento; B, sec. XV in., per le

altre opere contenute nel codice. Bianche le carte X, XI, 128v-134v, 135v, 136r, 137v,

140v.

illustrazioni

Iconiche e aniconiche: iniziali dei paragrafi colorate e disegni a tratto di soggetto

astronomico.

contenuto principale

Cc. 1r-128v, BENVENUTO DA IMOLA, Commento alla Commedia, (mutilo: si

interrompe a Par. IV, 48).

Incipit: prol. Inferno, "In nomine patris et filii et spiritus sancti amen. Comedia Dantis

Adalgerii de Florentia cantica prima de inferno. Capitulum primum et loquitur de superbia,

luxuria et avaritia figuratis in leone, leonça et lupa et continet de veltro qui eas fugabit.

Ipse est mare inundans undique venientium indigentias replens afluenter et copiose.

Averois comentator super poetam Aristotilis.", comm. "Es quid est medium iter nostrae

vitae dicunt allii quod medius nostrae vitae est sompnus"; prol. Purgatorio, "Incipit

secunda cantica comedie ubi dicitur de purgatorio. Super hac rubrica pro evidentia istius

secundi libri. quero primo dicendum quo purgatorio Auctor [...] tractare intendat.", comm.

"In hoc capitulo auctor praemisso primo exordio et invocato poetico more"; prol.

Paradiso, "In nomine sancte et individue trinitatis amen. Bonum est cribrare modium

saboli ut quis inveniat unam margaritam.", comm. "Postquam in superiori primo capitulo

prohemiali poeta dantes tractavit et determinavit de eius generali ascensu ad celum".

contenuto secondario

C. 135r, Testo teologico (1446);

cc. 136v-137r, Claudianus De phenice;

c. 138r, Ex Exempla Cornelie graccorum matris;

c. 138v, De phenice;

c. 139r, Homonea Athymetel; Hesiodus[...]; Carmina Virgilij de y Lictera pythagore;

Francisci fiam d[...]mundi;

c. 139v, Appunti sparsi;

c. 140r, Testo illeggibile.

bibliografia

Assente.

note

Assenti.

schedatore

Camilla Giunti

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Parma, Biblioteca Palatina, Parmensi 1060 (H H III 93; CCCLXI)

descrizione

Membr., 1373-74, cm 28 x 21,5, cc. XI (cart.) + 256 + I', num.

mani

Una sola mano.

illustrazioni

Iconiche e aniconiche: iniziali delle cantiche miniate; c. 2r, effigie di Dante.

contenuto principale

Cc. 1r-255v, Commedia con sporadiche chiose volgari a margine dei luoghi seguenti:

Inferno I 108 (Eurialo, Turno e Niso); II 13 (Enea); 83 ("in questo centro"); 102 (Rachele);

III 78 (Acheronte); 94 (Caronte); IV 121-126 (Elettra, Camilla, Pantasilea); V 4

(Minosse); 58 (Semiramide); 61 (Didone); 63 (Cleopatra); 65 (Achille); VIII 19 (Flegias);

61 (Filippo Argenti); IX 23 (Erittone); 41 (ceraste); 45 (Furie); 127 (eresiarche); X 14

(Epicuro); XII 12 (Minotauro); 56 (centauri); 72 (Folo); 77 (Chirone); 98 (Nesso); 107

(Dionisio); 110 (Azzolino); 135 (Sesto e Pirro); XIII 10 (Arpie); XVII 18 (Aragne); 97

(Gerione); 107 (Fetonte); 109 (Icaro); XVIII 86 (Giasone); XX 34 (Anfiarao); 40

(Tiresia); 110 (Calcante); 126 ("Sobilia Caino"); XXIII 115 (Caifa); XXIV 85 (Libia); 89

(Etiopia); XXV 25 (Caco); XXVI 35 (Elia); 54 (Eteocle e Polinice); 62 (Deidamia); 63

(Palladio); 91 (Circe); 92 (Gaeta); XXVIII 12 (Livio); 102 (Curio); XXIX 116 (Dedalo);

XXX 1 (Giunone); 16 (Ecuba); 38 (Mirra); 44 (Buoso Donati); 61 (Maestro Adamo); 97

(Ioseppo); 98 (Sinone); XXXI 4-5 (lancia d'Achille); 41 (Montereggione); 44 (giganti); 51

(Marte); 77 (Nembrot); 94 (Efialte); 100 (Anteo); 119-20 (guerra dei giganti contro

Giove); 136 (Garisenda); XXXII 10 (Muse); 26-27 (Danoia e Tanai); 61 (Mordret); 65

(Sassolo Mascheroni); 68 (Camicione dei Pazzi); 106 (Bocca degli Abati); 119 (Tesauro di

Beccaria); 121 (Gianni Soldanieri); 130-31 (Tideo e Menalippo); XXXIII 126 (Atropo);

Purgatorio I 23 (le quattro stelle); 102 (i giunchi); II 5 (il Gange); IV 60 (Aquilone); 61

(Castore e Polluce); 64 (Zodiaco); 72 (Fetonte); VII 34-35 (le tre virtù); IX 1 (Aurora); 14

(Progne); 23 (Ganimede); 34 (Achille); 137 (Tarpea); X 76 (Traiano); XII 25 (Lucifero);

28 (Briareo); 31 (Apollo e Pallade); 34 (Nembrot); 37 (Niobe); 40 (Saul); 43 (Aragne); 46

(Roboam); 53 (Sennecarib); 56 (Tamiri); 59 (Oloferne); XVI 132 (Levi); 140 (Gaia); XVII

19 (Progne); 26 (Aman); 34 (Lavinia); XVIII 100 ("Maria corse"); XX 25 (Fabrizio); 34

(Ugo Capeto); 79 (Carlo Zoppo); 91 ("novo Pilato"); 103 (Pigmalione); 109 (Acan); 115

(Polinestore); 116 (Crasso); 130 (Delo); XXVI 21 (India e Etiopia); 40 (Sodoma e

Gomorra); 41 (Pasifae); 94 (Licurgo); XXVII 37-38 (Piramo e Tisbe); 100-105 (Lia e

Rachele); XXVIII 40 (Matelda); 50 (Proserpina); 65-66 (Venere e Cupido); 71

(Ellesponto); 73 (Leandro); 130 (Lete); 141 (Parnaso); XXIX 37 (invocazione alle Muse);

40 (Elicona); 43 (sette alberi d'oro); 78 (Delia); 81 (dieci passi); 92 (quattro animali); 95

(Argo); 108 (Grifone); 116 (Scipione); 121 (tre donne); 130 (le virtù cardinali); 143

(vecchio solo); XXXI 72 (Iarba); Paradiso I 13 (Apollo); 16 (Parnaso); 32 (Delfi); 68

(Glauco); IV 13-14 (Daniello e Nabuccodonosor); 49 (Timeo); V 70 (Ifigenia); VI 3 (Enea);

35-81 (storia dell'aquila); 92 (Tito); VIII 7 (Dione e Cupido); 130 (Esaù); IX 53

(Alessandro Novello); 97 (Belo); 100-101 (Fillide e Demofonte); 101 (Ercole); 116 (Raab);

X 67 (la figlia di Latona); XI 68 (Amiclate); XII 12 (Iride); XIII 14 (Arianna); 125

(Parmenide, Melisso, etc.); XVII 1 (Climene); 46 (Ippolito); XVIII 38 (Giosuè); XXI 5-6

(Semele); XXV 113 (pellicano); XXVII 98 (nido di Leda).

contenuto secondario

C. IIr, "Ad Codicem membranaceum Divinae Comoediae prolepsis de laudibus Dantis";

cc. IIIr-XIr, Testo introduttivo latino di P.M.P. Bibliothecarius. Incipit: "Si illud ab

Atheniensibus consulto, sapienterque factum arbitrabatur Lycurgus in oratione adversus

Leocratem".

bibliografia

BATINES, p. 236; PETROCCHI, p. 541; CERESI, XXIV, n° 25; RODDEWIG, n° 586.

note

Assenti.

schedatore

Camilla Giunti

_________________

Città, biblioteca, segnatura

Parma, Biblioteca Palatina, Parmensi 1484 (H H II; II. VI. 10)

descrizione

Cart., sec. XV in., cm 30 x 20, cc. I + 226 + I', num.

mani

Una sola mano in lettera bastarda.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali colorate).

contenuto principale

Cc. 1r-226r, Inferno I-XIII con il Volgarizzamento del commento di BENVENUTO DA

IMOLA.

Incipit: prol. "Abiando nui discorso in preamboli sopradicti per alguna nostra evidentia

ora vegnamo a la devisione del nostro libro. Unde debiamo sapere che l'andatore nostro

dante. Considerando la vita humana esser de tre condictione", comm. "Vegnando alla

esposizione della lettera dice l'autore [...] E per aver notizia qual sia el mezzo del cammin

di nostra vita e el somno per che il phylosofo dici nel primo dela ethica che alguna

defferentia non è da i beati a i misseri segondo el mezzo el mezzo de la vita".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

G. MARUFFI, I codici danteschi della Biblioteca Palatina di Parma, in "Rivista delle

Biblioteche e degli Archivi", a. II 1889, fasc. 13-15 p. 39; PETROCCHI, p. 541;

RODDEWIG, n° 589; RODDEWIG, Per la tradizione, p. 97 n° 23.

note

Assenti.

schedatore

Camilla Giunti