«Censimento e edizione dei Commenti danteschi»

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, A 150 inf.

descrizione

Cart., sec. XV in., cm 31 x 20,5, cc. III + 212 + I', num. mod.

mani

Una mano corsiva con elementi cancellereschi.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 1r-212v, BENVENUTO DA IMOLA, Commento all'Inferno, acefalo e mutilo:

comincia a Inf. I 108 (ed. Lacaita, I 61) e termina a Inf. XXXIV 3 (ed. Lacaita, II 548).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 309 n° 8; Inventario Ceruti dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana,

I, Trezzano sul Naviglio (Mi), 1973, p. 81; KRISTELLER, VI, p. 31; LA FAVIA, p. 19;

RODDEWIG, Per la tradizione, p. 97 n° 21.

note

Assenti.

schedatore

Luca Azzetta

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, A 196 inf.

descrizione

Cart., sec. XV (a. 1463), cm 34 x 24, cc. III + 341 + II', num. mod.

mani

Mano di "Uberto Alamano" (c. 273r), in gotica libraria (cc. 1-273r); tre altre mani coeve o

di poco posteriori (cc. 273v-274v, 275r-340v, 341r-v).

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 1r-273r, BENVENUTO DA IMOLA, Commento all'Inferno, acefalo: comincia con il

carme in lode di Dante "Nescio qua tenui sacrum modo carmine Dantem" (ed. Lacaita, I 6)

e termina con il carme conclusivo all'Inf. (ed. Lacaita, II 571).

contenuto secondario

Cc. 273r-274r, Sommario del Commento di Benvenuto;

cc. 274r-v, Note varie su città e segni zodiacali;

cc. 275r-340v, Vite di filosofi, in volgare (è la traduzione di W. Burley, Liber de vita et

moribus philosophorum, ed. H. Knust, Tübingen 1886 = Frankfurt a.M. 1964);

cc. 341r-v, Sommario delle Vite dei filosofi.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 311 n° 14; Inventario Ceruti dei manoscritti della Biblioteca

Ambrosiana, I, Trezzano sul Naviglio (Mi), 1973, p. 106; KRISTELLER, VI, p. 32; LA

FAVIA, p. 20; RODDEWIG, Per la tradizione, p. 97 n° 22.

note

Interessante legatura con dorso in cartone pressato ricoperto con un frammento membr. di

un Omeliario milanese in carolina, comprendente il ciclo iemale, sec. X in.: M. FERRARI,

Manoscritti e cultura, in Atti del 10° Congresso internazionale di Studi sull'Alto

Medioevo, Milano 26-30 settembre 1983, Spoleto, 1986, pp. 272 e 275; EAD.,

Produzione libraria e biblioteche a Milano nei secoli XI e XII, in Atti dell'11° Congresso

internazionale di studi sull'alto Medioevo, Milano, 26-30 ottobre 1987, Spoleto, 1989, p.

699.

schedatore

Luca Azzetta

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, A 40 inf.

descrizione

Cart., sec. XIV ex. (1398, c. 119v), cm 28,5 x 21,5, cc. II + 123, num. mod. a matita.

mani

Mano di Ottobono de Curte mantovano (c. 32v e c. 119v), in gotica corsiva con elementi

cancellereschi.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 33r-119v, IACOPO DELLA LANA, Commento all'Inferno.

contenuto secondario

Cc. 2r-32v, Inferno.

bibliografia

BATINES, t. II, n° 247; ROCCA, p. 151 n° 35; H. SCHRÖDER, Das Problem einer

Neuherausgabe des Lana-Kommentars, in DDJ, vol. XVII 1935, p. 78; Inventario Ceruti dei

manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, I, Trezzano sul Naviglio (Mi) 1973, pp. 23-24;

KRISTELLER, VI, p. 31; RODDEWIG, n° 429.

note

Assenti.

schedatore

Marco Petoletti

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, C 310 inf.

descrizione

Cart. (c. 1 e c. 10, ovvero il bifoglio esterno del primo fascicolo, membr.), sec. XV m., cm

31,5 x 22, cc. II + 28 + II', num. mod. a matita.

mani

Una sola mano in umanistica semicorsiva.

illustrazioni

Iniziale aniconica a fondo oro, c. 1r, e, nel margine inferiore, stemma tra due putti

(rappresenta un grifone blu su fondo rosso).

contenuto principale

Cc. 1r-28v, PIETRO ALIGHIERI, Commento all'Inferno (I redazione).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

ROCCA, p. 347 n° 14; R. CIPRIANI, Codici miniati dell'Ambrosiana. Contributo a un

catalogo, Vicenza, N. Pozza, 1968 ("Fontes Ambrosiani", 40), p. 210; Inventario Ceruti dei

manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, I, Trezzano sul Naviglio (Mi), 1973, pp. 370-1;

KRISTELLER, VI, p. 32; CHIAMENTI, p. 44 n° 15.

note

Legatura del codice in cartone pressato, rivestito di pergamene ricavate da un omeliario

milanese del sec. X in.: M. FERRARI, Manoscritti e cultura, in Atti del 10° Congresso

internazionale di Studi sull'Alto Medioevo. Milano e i Milanesi prima del Mille (VIII-X

secolo), Spoleto, 1986, pp. 272 e 275; EAD., Produzione libraria e biblioteche a Milano

nei secoli XI e XII, in Atti dell'11° Congresso Internazionale di Studi sull'Alto Medioevo,

Milano 26-30 ottobre 1987, II, Spoleto, 1989, p. 699 n. 36

schedatore

Marco Petoletti

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, D 47 inf.

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 28,5 x 21,5, cc. I + 97 + I', num. mod.

mani

Due mani coeve: A (cc. 1r-93v), in cancelleresca; B (c. 97r-v), in gotica libraria.

illustrazioni

Assenti; a c. 40r in inchiostro rosso nel marg. inf. disegno di un uccello.

contenuto principale

Cc. 1r-93v, Commedia con brevi e rade annotazioni in latino, marginali e interlineari, tratte

dal Commento di BENVENUTO DA IMOLA (ed. Lacaita) ai seguenti luoghi: Inf. I, II;

Purg. X, XIV, XV, XVI, XXIV; Par. VII, XVI; annotazioni più fitte a Inf. IX 64-82.

contenuto secondario

C. 97r-v, Frammento di un commento ai salmi.

bibliografia

BATINES, t. II, n° 249; Inventario Ceruti dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, I,

Trezzano sul Naviglio (Mi) 1973, p. 404; MOORE, p. 544; Mostra dantesca delle

Biblioteche milanesi, p. 6; PETROCCHI, p. 533; RODDEWIG, n° 431.

note

Nota di possesso a c. 96v: "M. Picardi codex", sec. XV.

schedatore

Luca Azzetta

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, D 539 inf.

descrizione

Cart., sec. XIV ex (a. 1399, c. 68r), cm 40,5 x 28,5, cc. II + 76 + II', num. mod. a matita.

mani

Mano di "[***] di Lucca", dottore di diritto civile e canonico (c. 68r: il nome è

irrimediabilmente perduto sotto un'estesa macchia di inchiostro), in gotica corsiva con

elementi cancellereschi.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

C. 4r, Prologo all'Inferno in latino, in relazione con GRAZIOLO BAMBAGLIOLI (ed.

ROSSI, pp. 223-4);

c. 4r-v, Chiose a Inf. I 1-91;

cc. 5r-25r, Inferno con ampio commento marginale latino allestito da autore lucchese;

cc. 25v-46r, Purgatorio con chiose marginali in latino, molto fitte, in prevalenza quelle

dell'ANONIMO LATINO.

contenuto secondario

C. 2r-v, Iacopo Alighieri, Capitolo sulla Commedia;

cc. 2v-3r, Bosone da Gubbio, Capitolo sulla Commedia;

cc. 47r-68r, Paradiso;

cc. 69r-73v, Mino di Vanni d'Arezzo, Capitoli in terza rima sulla Commedia.

bibliografia

BATINES, t. II, n° 248; ROCCA, p. 157 n° 76; H. SCHRÖDER, Das Problem einer

Neuherausgabe des Lana-Kommentars, in DDJ, vol. XVII 1935, p. 79; SANDKÜHLER, p.

272; KRISTELLER, VI, p. 34; RODDEWIG, n° 432; B. SANDKÜHLER, Die

Kommentare zur Commedia bis zur Mitte des 15. Jahrhunderts. Dokumentation, in AA.

VV., Die italienische Literatur im Zeitalter Dantes und am Übergang vom Mittelalter zur

Renaissance, hrsg. von A. BUCK, I, Heidelberg, 1987 ("Grundriss der romanischen

Literaturen des Mittelalters", X), pp. 245, 247 e 249; M. PETOLETTI, "Ad utilitatem

volentium studere in ipsa Comedia": il commento dantesco di Alberico da Rosciate, in

IMU, vol. XXXVIII 1995, p. 145; M. PETOLETTI, Un chiosatore lucchese alla

Commedia della fine del Trecento, in "Aevum", a. LXXI 1997, pp. 372-87; RODDEWIG,

Handschriften des Ottimo Commento, pp. 325-6 n° 40.

note

Il commento latino all'Inferno, opera probabilmente dello stesso giurista lucchese che ha

esemplato il codice, presenta chiose tratte dall'Anonimo Latino ("expanded form" di

Cioffari; Anonimo Lombardo di Sandkühler); altre chiose presentano forti analogie con

l'Ottimo commento e con Iacopo di Dante; molte sono di elaborazione autonoma (tra

queste ve ne sono di assai curiose): altre indicazione ed edizione di alcune postille in

PETOLETTI, Un chiosatore lucchese, pp. 372-87. Tale commento, comunque, si ricollega

alla più antica esegesi sul poema dantesco.

schedatore

Marco Petoletti

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, P 141 sup.

descrizione

Cart., sec. XVI (1510), cm 31 x 22, cc. II + 246 + III', num. mod.

mani

Una mano corsiva di "Iohannes Iacobus Testeria de Montecastello filius quondam Petri"

(c. 246v).

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 1r-246v, BENVENUTO DA IMOLA, Commento al Paradiso, acefalo: principia con

Par. VI 1 (ed. Lacaita, IV 417).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. I, n° 250, t. II, p. 314 n° 27; Mostra dantesca delle Biblioteche Milanesi, p.

15; PETROCCHI, p. 533; Inventario Ceruti dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana,

IV, Trezzano sul Naviglio (Mi), 1973, p. 463; RODDEWIG, n° 433; LA FAVIA, p. 24;

RODDEWIG, Per la tradizione, p. 98 n° 43.

note

Assenti.

schedatore

Luca Azzetta

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, R 243 inf.

descrizione

Cart., sec. XIX m., cm 28 x 19,5, cc. 326, non num. (num. parziale per fascicoli).

mani

Una mano per il testo poetico e le note.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 1r-246 (fasc. 1-21), Commedia con chiose e annotazioni moderne nei margini a Inf. I,

V, XVI, XXXIII; Purg. XXIV, XXVIII, Par. III, XXII, XXIV, XXVI; chiose più fitte a

Inf. VI-VIII (vi sono citati commenti antichi e autori moderni: Iacopo Alighieri, L.

Magalotti, N. Tommaseo, etc., rinvii a opere dantesche e a testi classici; a Inf. XVI 34 è

annotato "Vatic. 3199");

cc. 247r-290v (fasc. 22-26, num. 1-5), CHIOSE AMBROSIANE all'Inferno.

contenuto secondario

Cc. 291r-326v (fasc. 27-31 non num.) varianti e osservazioni linguistiche moderne relative

a Inf. II 96 - XVI 54.

bibliografia

M. COGLIATI, Inventario dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, vol. 61.

note

Si tratta di un apografo del ms. di Milano, Biblioteca Ambrosiana, S. P. 5, non menzionato

nell'ed. Rossi, eseguito probabilmente prima che l'antigrafo fosse rifilato.L'indicazione a

matita che si legge sulla coperta, "1448. copia di ignoto della metà del secolo scorso di un

codice della divina Commedia del 1448 con note", non trova nessuna conferma; si può

forse ipotizzare che essa derivi da una lettura errata della nota a Inf. III 81, in cui sono

indicati gli anni di Caronte (ed. Rossi, 15); per scrupolo di informazione si segnala che

secondo il censimento della Roddewig l'unico ms. datato 1448 è Oxford, Bodl. Lib.,

D'Orville 552.

schedatore

Luca Azzetta

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, S 94 Sup.

descrizione

Composito, secc. XVI-XVII, cc. 320. A: 1 foglio cart., sec. XVII, c. 208r-v, cm 32 x 21,5,

num. mod. B: fascicolo cart. di sette fogli, sec. XVI ex, cc. 283-289, cm 30 x 21,5, num.

mod.

mani

A: una sola mano; B: una sola mano con interventi autografi di V. Borghini.

illustrazioni

Assenti

contenuto principale

A: c. 208r, BENVENUTO DA IMOLA, chiose a Purg. V 16 e XXVIII 42 (rampolla );

Cristoforo Landino, chiose a Inf. XVI 28 (sollo), a Purg. V 16 (rampolla), a Purg. XXVII

40 (solla).

B: cc. 284r-288r, Estratti dell'OTTIMO COMMENTO al Paradiso: prologo (ed. TORRI,

III, 1-3); Par. II 1-16 (ed. TORRI, III, 35-37); Par. XI 7 (ed. TORRI, III, 266-67);

proemio a Par. XIII (ed. TORRI, III, 282-84); proemio a Par. XVI (ed. TORRI, III,

362-63).

Incipit: "La gloria di colui che tutto muove et cetera. Poi che l'autore ha trattato delle due

precedenti parti".

contenuto secondario

B: cc. 283r-v, lettera di V. Borghini (1515-1580) sull'invio di alcuni estratti di un

commento alla Commedia, identificato erroneamente con quello di Iacopo della Lana,

ricavati da un codice di sua proprietà, a persona che doveva far pervenire questi stralci a

Vincenzo Pinelli (1535-1601). In questa epistola il Borghini si rammarica di poter spedire

soltanto estratti del commento al Paradiso, avendo prestato il resto a Pietro del Nero (per

il quale L. GREGORI, I codici di Pietro Del Nero negli spogli lessicali della Crusca,

"Aevum", 64 [1990], 375-85).

bibliografia

ROCCA, pp. 322-4; F. PELLEGRINI, Per la cronologia dell'Ottimo Commento, in BSDI,

n. s., vol. XXV 1918, pp. 85-9; P. REVELLI, I codici Ambrosiani di contenuto geografico,

Milano, L. Alfieri, 1929 ("Fontes Ambrosiani", 1), pp. 141-2; A. RIVOLTA, Catalogo dei

codici Pinelliani dell'Ambrosiana, Milano, Tip. pontificia arcivescovile S. Giuseppe, 1933,

pp. 178-81; Inventario Ceruti dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, V, Trezzano sul

Naviglio (Mi), 1979, pp. 77-9; G. PORTA, Censimento dei manoscritti delle cronache di

Giovanni, Matteo e Filippo Villani (II), in "Studi di filologia italiana", vol. XXXVII 1979,

p. 98; KRISTELLER, I, p. 314 e VI, p. 47; V. BORGHINI, Lettera intorno a' manoscritti

antichi, a cura di G. BELLONI, Roma, Salerno Editrice, 1995 ("Testi e documenti di

letteratura e di lingua", 17), p. XLV n. 51.

note

Il manoscritto antico con il Paradiso e l'Ottimo commento, da cui sono copiati gli estratti

del codice Ambr. S 64 sup., è identificabile con l'attuale Ravenna, Centro dantesco dei frati

minori conventuali, C 5 (olim Firenze, Biblioteca dei Marchesi Venturi Ginori Lisci, 46):

G. VANDELLI, Una nuova redazione dell'Ottimo, "Studi danteschi", 14 (1930), 106-07;

PETROCCHI, I, 66; RODDEWIG, n° 346. La lettera non è autografa di V. Borghini;

autografe sono solo le ultime righe di commiato e saluto, siglate V.B. (c. 283v). In queste

ultime righe, per altro, si fa riferimento all'invio di un frammento antico della Fisica di

Maestro Aldobrandino: si tratta dell'attuale c. 272, cm 28 x 21,5, sec. XIV (2a metà), in

gotica mercantesca su due colonne, filigrana simile a BRIQUET, n° 790, Pisa anno 1387 (a

c. 272r in alto a sinistra, di mano del Borghini, l'indicazione "una carta della Fisica di m°

Aldobrandino")

schedatore

Marco Petoletti

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, S.P. 5 (C 198 inf.)

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 33 x 22, cc. IV + 156 + III', num. mod.

mani

Tre mani coeve (Italia settentrionale, sec. XIV ex.-XV in.): A, in gotica libraria, per il testo

poetico e per le chiose; B (c. 51r-v), sec. XV in.; C (c. 156v).

illustrazioni

Iconiche a inizio di cantica con putti e motivi floreali: cc. 1r (Dante che scrive), 53r (Dante

"in piccioletta barca"), 105r (la Trinità); in oro le rubriche ai canti 2-8 del Purg.

contenuto principale

Cc. 1r154v, Commedia con le CHIOSE AMBROSIANE.

contenuto secondario

Cc. 51r-52v, Ricette in latino per cataplasmi e unguenti, carta astronomica zodiacale;

c. 103r-v, Disegno dello zodiaco;

c. 156v, Versi e prose latini di argomento profetico su imperatori e papi.

bibliografia

BATINES, t. II, n° 246; Inventario Ceruti dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, I,

Trezzano sul Naviglio (Mi) 1973, p. 308; R. CIPRIANI, Codici miniati dell'Ambrosiana,

Vicenza, N. Pozza, 1968, p. 195; KRISTELLER, I, p. 281; PETROCCHI, p. 533; A.

RIVOLTA, Catalogo dei codici pinelliani dell'Ambrosiana, Milano, Tip. pontificia

arcivescovile S. Giuseppe, 1933, n° 207; RODDEWIG, n° 430; Le Chiose Ambrosiane

alla 'Commedia', edizione e saggio di commento a cura di L.C. ROSSI, Pisa, Scuola Normale

Superiore, 1990.

note

Il codice appartenne prima a Thomas Segeth, poi a Gian Vincenzo Pinelli; a c. 154v nota

erasa, vi si legge l'indicazione "Raguseis Ducatis 73".

schedatore

Luca Azzetta

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Città, biblioteca, segnatura

Milano, Biblioteca Ambrosiana, Y 178 Sup.

descrizione

Manoscritto composito di 10 sezioni del sec. XVIII-XIX. Sezione n. I: cc. 1-47, cm 27,5 x

18 (tranne c. 10, cm 19 x 13), sec. XIX in., num. mod.

mani

Una sola mano.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

Cc. 2r-46v, FRATE STEFANO da Firenze, Chiose di sulla Commedia, copiate da un

codice di proprietà del card. Domenico Grimani, da identificare con il perduto "Milano,

Biblioteca Trivulziana, 1072". Nell'explicit dell'esemplare copiato si leggeva (c. 46r): "Ego

frater Stephanus ser Francisci de Florentia ordinis Fratrum Predicatorum sacre theologie

humilis professor scripsi hunc librum et glosavi anno domini MCCCCVIII in castro

civitatis Bononiensis". Le chiose presentano forti analogie con il commento di Benvenuto

da Imola.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

Inventario Ceruti dei manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, V, Trezzano sul Naviglio

(Mi) 1979, pp. 358-9; KRISTELLER, I, p. 316 e VI, p. 49; G. PULETTI, Stephanus ser

Francisci de Florentia. Comentum super 'Comediam' Dantis: edizione critica, Tesi di

Dottorato in Filologia dantesca, Università di Firenze, VII ciclo 1993-95.

note

Il codice esemplato nel 1408 da fra Stefano e da lui postillato era, prima di andar perduto,

custodito a Milano, Biblioteca Trivulziana, 1072 (G. PORRO, Catalogo dei manoscritti

della Trivulziana, Torino 1884, 110; RODDEWIG, n° 443). Questo manoscritto nel sec.

XV appartenne al card. Domenico Grimani (morto nel 1523). Il Triv. 1068 di mano

dell'abate Pietro Mazzucchelli era copia del Triv. 1072 (PORRO, Catalogo, 120):

purtroppo anche questo apografo è attualmente irreperibile. Esiste, fortunatamente,

un'altra copia completa, nel testo della Commedia e nelle chiose a margine, del perduto

Triv. 1072: Verona, Biblioteca Capitolare, 813-814-185 (DCCCXVII-XVIII-XIX).

Questo codice cart., in tre volumi, venne esemplato nel 1792 per la maggior parte da Gian

Giacomo Dionisi sul manoscritto appartenente allora a Giuseppe Grandenigo di Venezia,

segretario del consiglio dei Dieci, e precedentemente al card. Domenico Grimani:

RODDEWIG, n° 808; A. SPAGNOLO, I manoscritti della Biblioteca Capitolare di

Verona. Catalogo descrittivo, a cura di S. MARCHI, Verona, Mazziana, 1996, pp. 594-5.

Il ms. Milano, Biblioteca Ambrosiana, S 211 inf., ampia miscellanea allestita con carte

provenienti da Pietro Mazzucchelli, custodisce, cc. 47r-52r, osservazioni sulle postille

dantesche di frate Stefano da Firenze, esemplate sull'apografo allestito nel 1811 da Pietro

Mazzucchelli. Per quanto riguarda fra Stefano da Firenze nel Necrologio di S. Maria

Novella su di lui si legge: "Magister Stephanus Mangiatroia, magister in theologia et

optimus predicator, ad decrepitam etatem perductus, in qua etiam numquam cessavit

legere et scribere multa opera predicatoribus utilia. Tandem factus archiepiscopus

Athenarum obiit anno Domini 1444 in Nigroponte". In un secondo codice del Necrologio,

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. XXXVII 198 (già Gaddi 923), più

precisamente, viene indicata in Mitilene la sede arcivescovile ricoperta da fra Stefano (S.

ORLANDI, Necrologio di S. Maria Novella, I, Firenze 1955, 156 n° 633 e II, 206-08).

Effettivamente Stefano Mangiatroia di ser Francesco fu arcivescovo di Mitilene dal 1414

al 1429, quando venne trasferito alla sede di Tebe: C. EUBEL, Hierarchia Catholica Medii

Aevi, Monasterii, typis Librariae Regensbergianae, 1913, pp. 354 e 482; G. FEDALTO,

La Chiesa latina in Oriente, II: Hierarchia Latina Orientis, Verona, Mazziana, 1976, pp.

161 e 224. Grazie alla sottoscrizione del perduto codice Trivulziano 1072 si viene a

conoscenza di notizia finora ignota sull'attività di fra Stefano, la sua permanenza in area

bolognese nel 1408: G. PULETTI, Notizia biografica su Frate Stefano di Ser Francesco da

Firenze, commentatore della "Commedia", in AA. VV., Scritti offerti a Francesco

Mazzoni dagli allievi fiorentini, Firenze, Società Dantesca Italiana, 1998, pp. 95-100.

schedatore

Marco Petoletti