«Censimento e edizione dei Commenti danteschi»

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Città, biblioteca, segnatura

Genova, Biblioteca Durazzo Giustiniani, A IV 7

descrizione

Membr. (guardie cart.), sec. XV ex., cm 24,5 x 16,5, cc. II + v + 267 + II', num. mod.

mani

Una sola mano in umanistica corsiva.

illustrazioni

Iconiche: iniziali miniate delle tre cantiche (cc. 1r, 89r, 178r), con un fregio nel margine

inferiore di 1r a incorniciare lo spazio per uno stemma.

contenuto principale

Cc. 1r-266v, Commedia con rubruche in volgare e con annotazioni e chiose marginali in

volgare (in parte dipendenti da BENVENUTO DA IMOLA), di densità variabile: rade

nell'Inferno, fitte nel Purgatorio (specie dal canto XII) e nel Paradiso (specie nel canto VI);

la prima chiosa si trova a Inf. I 19, "Secondo e philosophy naturali nel quore humano è tre

ventricoli, che in quel di mezo si genera lo spirito, negli altri due è spirito con sangue;

overo dice lago per l'abbondanza delle lagrime che pel dolore n'uscirono" (nessun rapporto

con Benvenuto, ed. LACAITA, I, p. 30); l'ultima chiosa è agli ultimi versi di Par. XXXIII,

"Cioè che 'l desiderio della mia volontà avea facto perfectamente tucto il cerchio del suo

corso come fa la ruota volta tutta" (cfr. Benvenuto, ed. LACAITA, V, p. 526: "idest

desiderium voluntatis, quia scilicet fecerat perfecte totum circulum sui cursus, a simili, sì

come ruota che igualmente è mossa, quia scilicet coniunxit principio finem").

contenuto secondario

Cc. ii-v (numerate I-IV), Gaspare Oderici, Osservazioni dell'abbate ... sopra il presente

codice, cfr. A. N. (=NERI), Osservazioni di Gaspero Luigi Oderico sopra alcuni codici

della Libreria di G. Filippo Durazzo, in "Giornale ligustico di archeologia, storia e

letteratura", VII-VIII (1881): 331-335;

c. 267, Giovanni Boccaccio, carme "Ytalie iam certus honos".

bibliografia

[G. B. PITTALUGA?], Catalogo della biblioteca di un amatore bibliofilo, Italia [Genova

1834-1835?], p. 64; BATINES, t. I, n° 314 e p. 468, t. II, pp. 162-3, 460 (ma 260), 315,

segnato D. N. XXXVI; G. I. FERRAZZI, Manuale dantesco, Bassano, Pozzato, 1865, II/I,

p. 724, segnato D.N. XXXVI; F. L. N. MANNUCCI, I codici Durazzo della 'Divina

Commedia', in AA. VV., Dante e la Liguria, Milano, Treves, 1925, pp. 274-7;

KRISTELLER, I, p. 246 (il rinvio alle Osservazioni di Oderici riguarda il codice A IV 9

della stessa biblioteca) e II, p. 523; PETROCCHI, p. 531 (segnato 13 D 36); D. PUNCUH,

I manoscritti della raccolta Durazzo, Genova, Sagep, 1979, n° 51; RODDEWIG, n° 358;

LA FAVIA, n° 45; RODDEWIG, Per la tradizione, p. 99 n° 55.

note

La Biblioteca Durazzo Giustiniani, di proprietà privata, si trova in via XXV Aprile 12,

Genova. A c. 267 nota di possesso "hic liber est Laurenty rescy[..]", dove l'ultima parola è

di lettura incerta perché in scrittura corsiva molto sbiadita (RODDEWIG propone "a

Jesi"). Il codice appartenne poi al bibliofilo livornese Jackson (risulta compreso in B.

GIOVENAZZI, Catalogus librorum italicorum, latinorum et manuscriptorum, magno

sumptu et labore per triginta annorum spatium Liburni collectorum, Livorno 1756, n° 88),

quindi al duca de La Vallière (risulta compreso in C. DE BURE, Catalogue des livres de la

bibliothèque du feu M. le Duc de La Vallière, Parigi 1783, n° 3557). A c. i, a stampa,

l'ex-libris di Giacomo Filippo III Durazzo, che comprò il manoscritto a Parigi nel 1784 dal

libraio Molini (RODDEWIG). La segnatura attuale è scritta a penna su un cartiglio

apposto al piatto anteriore interno della legatura; alle cc. iiir, 266v e 267v il timbro della

Biblioteca Durazzo Giustiniani di Genova. Elenco dei possessori in "I manoscritti della

raccolta Durazzo". Legatura ottocentesca in pelle di color verde; sul dorso, impresso in

lettere dorate, "Dante / Commedia" e "Mss. / In membran / Soeculi XV". Rubriche relative

a tutti i canti; a c. 1r: "Canto primo della prima ca(n)tica / della Comedia di Dante

Al/dighieri cittadino fiore(n)/tino"; a c. 89r, di seguito agli ultimi versi dell'Inferno, "Canto

primo della seconda ca(n)/tica decta Purgatorio della / Comedia del divino poeta Da(n)/te

Alighieri cittadino fio/rentino feliciter"; a c. 177v, di seguito agli ultimi versi del Purgatorio,

"Finis" e, in rosso, "Canto primo della terza canti/ca decta Paradiso della Come/dia del

divino poeta Dante / Alighieri poeta fiorentino"; a c. 266v "Deo gratias" e, in rosso, exp.

"finita la terza et ultima canti/ca decta Paradiso della Come/dia del divino poeta Dante

A/lighieri cittadino fioren/tino". Rade varianti e correzioni al testo poetico di mano del

copista. Le chiose, spesso mutilate di qualche lettera per rifilatura, sono state apposte, in

grafia ordinata e regolare, in un secondo momento rispetto alle annotazioni in rosso (cfr. ad

es. c. 77r), e presentano correzioni (cfr. c. 89r, a Purg. I 9: "La nona et ultima et principale

delle muse, la quale [è] / quella, come dice Ovidio, ch(e) die' la sententia tr[a le] / muse et

[in interlinea co(n)t(r)o] le figliuole di Piero decte Pieri[di, che] / de poi furono <decte>

i(n) [inserito in inchiostro più scuro nello spazio restato libero tra <decte> depennato e

ciò che segue] pi(c)che convertite ci[oè] / <mul>gaze"; c. 196v, a Par. VIII 11-12:

"p(er)ch'ella si vede / <va> la mattina ina(n)zi / al sole et la sera <tra/mo(n)ta> dopo 'l

sole"; molto generica la dipendenza di queste due chiose da Benvenuto, ed. LACAITA,

III, p. 8 e IV, p. 482). A parte sporadiche annotazioni, di contenuto parafrastico, in corpo

maggiore (cfr. ad es. c. 178r), le annotazioni riguardano il nome dei personaggi di cui si

parla nei versi danteschi, le chiose sono per lo più di contenuto storico o mitologico. C.

267r: rubrica in volgare e inchiostro rosso nel margine superiore: "Versi di messer

Giova(n)ni Boccacci a messer Francesco Petrarcha mandatigli [a] / Avignone choll'op(er)a

di Dante ne' quali loda decta op(er)a et p(er)suadegli ch(e) la stu[di]"; rubrica in latino nel

margine destro: "Vers(us) Ioha(n)nis Boccacii ad Fra(n)/ciscum Petrarcha(m) cu(m) ei

lib[rum] / Da(n)tis ad Avinione(m) tra(n)sm[it]/teret, tra(n)scripti ex orig[i]/nalibus ipsius

Boccaccii". Per il testo delle due rubriche, identico a quello del Palatino 323 della

Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, cfr. G. BOCCACCIO, Opere latine minori, a

cura di A. F. Massèra, Bari, Laterza, 1928, p. 294, nota 3 (Massèra credeva il codice

perduto). In "I manoscritti della raccolta Durazzo" il codice è ritenuto d'origine fiorentina e

imparentato, dal punto di vista grafico, con l'A IV 9 della stessa biblioteca (dove la

corsività del tratto è però molto maggiore).

schedatore

Francesca Geymonat

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Città, biblioteca, segnatura

Genova, Biblioteca Durazzo Giustiniani, A IV 9

descrizione

Cart., sec. XV ex., cm. 27 x 17,5, cc. II + vi + 244 + II', num. mod.

mani

Una sola mano in umanistica corsiva. Bianca la c. 80v.

illustrazioni

Iniziali aniconiche delle tre cantiche (cc. 1r, 81r, 161r), con un fregio nel margine inferiore

di 1r a incorniciare uno stemma eraso.

contenuto principale

Cc. 1r-240v, Commedia con correzioni, sporadiche varianti o brevi annotazioni a margine

ai luoghi seguenti: Inf. II 86 "dirotti brievemente mi rispuose"; XIII 120 ("gli dixe Lano sì

non furo accorte") "gridava"; XIV 31-32 ("Quali Alexandro in quelle parti calde vide")

"d'India vide"; Purg. VI 136 "grida"; XV 111 "sempre". Sono segnalati da "Nota" Inf. XVI

118, XXIII 120, XXIV 76, XXVIII 115, Purg. III 78, XV 51, XVI 79, XVII 58, XXII 46,

XXIV 52, Par. V 40, XIII 121, XXVII 132; "Nota per totum" segnala Purg. XVII 91.

contenuto secondario

Cc. ii-vi (numerate I-V), Gaspare Oderici, Annotazioni dell'abbate... sopra il presente

codice (cfr. A. N. (=NERI), Osser-vazioni di Gaspero Luigi Oderico sopra alcuni codici

della Libreria di G. Filippo Durazzo, in "Giornale ligustico di archeologia, storia e

letteratura", VII-VIII (1881), pp. 309-316);

cc. 241-243: Iacopo Alighieri, Capitolo sulla Commedia;

c. 244, Giovanni Boccaccio, carme "Ytalie iam certus honos".

bibliografia

[G. B. PITTALUGA?], Catalogo della biblioteca di un amatore bibliofilo, Italia [Genova

1834-1835?], p. 64; BATINES, t. I, n° 313, t. II, p. 162, segnato D. N. XXXV; F. L. N.

MANNUCCI, I codici Durazzo della 'Divina Commedia', in AA. VV., Dante e la Liguria,

Milano, Treves, 1925, pp. 278-81; PETROCCHI, p. 532, segnato 16 D 35; D. PUNCUH,

I manoscritti della raccolta Durazzo, Genova, Sagep, 1979, n° 53; RODDEWIG, n° 359.

note

La Biblioteca Durazzo Giustiniani, di proprietà privata, si trova in via XXV Aprile 12,

Genova. Giacomo Filippo Durazzo acquistò il codice nel 1780 a Genova dal libraio G.

Ludovico Baillieux (cfr. I manoscritti della raccolta Durazzo). La segnatura attuale è scritta

a penna su un cartiglio apposto al piatto anteriore interno della legatura e si legge anche

sul verso del primo foglio di guardia. A c. i, a stampa, l'ex-libris di Giacomo Filippo III

Durazzo. Alle cc. 243v e 244v il timbro della Biblioteca Durazzo Giustiniani di Genova.

Legatura ottocentesca in pelle di colore rosso; sul dorso, impresso in lettere dorate, "Dante

/ Commedia" e "Mss. / Saeculi / XV". In "I manoscritti della raccolta Durazzo" il codice è

ritenuto d'origine fiorentina e imparentato, dal punto di vista grafico, con l'A IV 7 della

stessa biblioteca (dove la corsività del tratto è però molto minore).

schedatore

Francesca Geymonat

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Città, biblioteca, segnatura

Genova, Biblioteca Durazzo Giustiniani, B III 31

descrizione

Membr. (guardie cart.), 1454 (c. 162r), cm. 25 x 18, cc. III + vi + 162 + II', num.

mani

Mano di Boniffatius Bartholomei (c. 162r) in gotica. Bianca la c. 162v.

illustrazioni

Iniziali colorate su fondo oro con miniature rappresentanti scene delle tre cantiche, e

decorazione dei quattro margini della carta alle cc. 1r, 55r e 109r. Iniziali miniate e tre

margini decorati alle carte iniziali dei canti. Iniziali di terzina maiuscole ritoccate in rosso.

contenuto principale

Cc. 1-162, Commedia con glosse latine e sporadicamente volgari, dipendenti da IACOPO

DELLA LANA e da BENVENUTO DA IMOLA (cfr. bibliografia); argomenti in volgare

(in latino da Par. V; assenti a Par. II-IV, VIII, privo anche della numerazione, e XXXIII); il

codice è stato allestito da Benedetto da Firenze a Pisa nel 1408 (c. 53r);

contenuto secondario

Cc. iir-vir: Prospero Sernino, Osservazioni del molto reverendo padre... professore nella

Università di Genova.

bibliografia

[G. B. PITTALUGA?], Catalogo della biblioteca di un amatore bibliofilo, Italia [Genova

1834-1835?], p. 64; BATINES, t. I, n° 312 e p. 565, t. II, pp. 161-2, 331, segnato "D. N.

VIII"; G. I. FERRAZZI, Manuale dantesco, Bassano, Pozzato 1865, II/I, p. 724 (segnato

D.N. VII); F. L. N. MANNUCCI, I codici Durazzo della 'Divina Commedia', in AA. VV.,

Dante e la Liguria, Milano, Treves, 1925, pp. 269-74; PETROCCHI, p. 531, segnato 11 D

8; D. PUNCUH, I manoscritti della raccolta Durazzo, Genova, Sagep, 1979, n° 171;

RODDEWIG, n° 357.

note

C. iiir, inc. "La Divina Comedia di Dante Alighieri, che comprende l'Inferno, il Purgatorio,

et il Paradiso scritta da Bonifazio Bartolomei di Filippo de Advocatis di Gualda, l'anno

1454 il dì 9 aprile con postille, glosse, e commenti latini di Benedetto nell'anno 1408.

Questo codice del secolo quintodecimo è un lavoro anteriore all'epoca della stampa".

Giacomo Filippo Durazzo acquistò il codice nel 1792 (cfr. I manoscritti della raccolta

Durazzo). La segnatura attuale è scritta a penna su un cartiglio apposto al piatto anteriore

interno della legatura. A c. III, a stampa, l'ex-libris di Giacomo Filippo III Durazzo. Sul

verso della c. vi il timbro della Biblioteca Durazzo Giustiniani di Genova. Legatura

ottocentesca in pelle di color verde; sul dorso, impresso in lettere dorate, "Dante /

Comedia" e "Mss. / In membr. / Soecul. XV". Miniature descritte da MANNUCCI, I

codici Durazzo, p. 269. In un foglio volante inserito tra c. III e c. i si legge, di mano

moderna: "La carta 61 recto presenta nella parte inferiore una macchia causata

probabilmente da acqua o altro liquido incolore che vi cadde sopra facendo stingere

l'inchiostro del testo, senza tuttavia che ne resti impedita la lettura, e, in parte, le tinte

dell'iniziale e del fregio miniato. Essendo stato chiuso il codice quando la macchia era ancor

umida tracce di essa appaiono sul verso della corrispondente carta 60".

Il testo è disposto sulla colonna di sinistra, le glosse latine su quella di destra e sul margine

esterno, dove si leggono anche le sporadiche glosse in volgare. Per il rapporto di queste

ultime con il commento laneo cfr. le glosse a Inf. XXXIV 1 e 121 con Lana, ed.

SCARABELLI 1866-1867, I, p. 516 (confronto svolto da MANNUCCI, I codici

Durazzo, pp. 273-274). A c. 1r rubrica "Qui cominça il primo canto della prima cantica

della Comedia di Dante Alighieri de Firençe nella quale l'auctore fa proemio ad tutta la

Comedia generalmente; et in questo primo canto pone sì com'egli volea pervenire alla

perfectione delle virtù et fu impedito maximamente da tre vitii, cioè luxuria, superbia et

avaritia, li quali ci so figurati per lionsa, leone et lupa. Secondamente pone che Virgilio,

grandissimo poeta, venne in suo aiuto, il quale t'è figura della ragione humana, la quale

promette di monstrarli l'inferno e 'l purgatorio. Ma imperò che la ragione humana non pò

adiungere ad contemplare la divinità celeste per ciò promette non per sé ma per celestial

duca monstrari il paradiso" (nessun rapporto con i proemi del Lana e di Benvenuto). A c.

53r "Ha(n)c glosa(m) (et) plures s(upra) (et) i(n)fra / scriptas et quasdam apostillas

interlineares ego Benedictus stans Pisis traxi et in latinum reduxi de quodam comento

vulgari super Dante et quasdam apostillas etiam suscepi de libro domini de Ursinis et

quasdam per me anno Domini millesimo quatricentesimo octavo, tempore quo collegium

cardinalium stabat Pisis pro refformanda unione ecclesie sic et cetera" l'Orsini cui si

accenna è identificato in "I manoscritti della raccolta Durazzo" con il cardinale Giordano

Orsini; quando a Benedetto, BATINES rinvia a Benedetto de Florentia di cui in J. F.

D'OSSINGER, Bibliotheca Augustiniana, Torino, Bottega d'Erasmo, 1963 (rist. anast. di

Ingolstadt 1768), p. 346). Manca il commento alle cc. 120 e 127 (Par. VII 126 - VIII 65 e

XII 21-113). A c. 162r exp. "Explicit tertia comedia Dantis / scripta Gebennis per

Bonifattium / Bartholomei de domino Filipo de / Advocatis, Gualdengi, dyocesis /

Vercellarum, et completa die / nona aprilis mill(es)i(m)o CCCC°LIIII°. / Deo gratias,

amen.", ripetuto in inchiostro nero "Explicit tertia comedia Da(n)tis / scripta Gebe(n)nis

p(er) Boniffatium / de Advocatis, Gualde(n)gi, (et) (com)pleta / die nona aprilis

MCCCCLIIII"; se ne deduce che il codice è stato allestito a Ginevra.

schedatore

Francesca Geymonat

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Città, biblioteca, segnatura

Imola, Biblioteca Comunale, 15 B 4, 9-11

descrizione

Cart., 1843-4, cm 36 x 24,5, 3 voll., cc. XI +1139, 834, 798 + I' num.

mani

Mano di Luigi Lodi (c. 1138r), scrittura corsiva a mezza pagina.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

BENVENUTO DA IMOLA, Commento alla Commedia ("ex Atestino Codice

exscriptum").

Vol. I, commento all'Inferno; vol. II, cc. 1r-833r, commento al Purgatorio; vol. III, cc.

1r-796v, commento al Paradiso.

Incipit: prol. all'Inf., "Incipit Commentum Magistri Benvenuti de Ymola super Infernum

Dantis de Aldigherijs de Florentia poetae"; Inf. I 1, "Sed quid est medium nostrae vitae?";

prol. al Purg. "Cum poeta bonus et peritus sit ille qui"; Purg. I, "Primum capitulum

prohemiale tam nobile quam difficile"; prol.al Par., "Bonum est cribrare modium sabuli";

Par. I, "Primum Capitulum prohemiale tam nobile quam sublime".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

R. GALLI, I manoscritti e gli incunaboli della Biblioteca Comunale di Imola, Imola, Tip.

Galeati, 1894, n° 103.

note

Nel 1842 la città di Imola chiese alla Biblioteca Estense la copia del manoscritto Lat. 467

(Alfa X.1.7), del 1408, con l'intero commento alla Commedia di Benvenuto Rambaldi.

schedatore

Cristina Polazzi

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Città, biblioteca, segnatura

Imola, Biblioteca Comunale, 76 (15 A 3, 22; 32)

descrizione

Membr., sec. XV ex., cm 25 x 17, cc. 21, non num.

mani

Una sola mano in gotica libraria.

illustrazioni

Iconiche: miniature perfettamente conservate alle cc. 1v (Dante nella selva), 2v (Dante, le

fiere e Virgilio), 3r (canto XXIII, Dante e Virgilio inseguiti dai diavoli di Malebranche), 4v

(Dante e Virgilio sotto la scritta "Per me...gente"), 6r (D. e V. all' ingresso di Dite), 6v (D.

e V. traghettati lasciano gli iracondi che si picchiano), 8v (il Messo celeste apostrofa i

diavoli), 10v (D. e V. presso la tomba di "Anastagio papa quarto"), 12r (D. e V. e centauri

piccoli), tagliata a c. 13r. e 14 v (cagne che divorano arti umani e cespuglio, "io fei iubeto

ad me de le mie casse"), 17v (D. e V. lasciano i frati e si avviano alla 7a bolgia), 19 r (V.

rimprovera D.: "seggendo in piuma i(n) fama no(n) se vien"), 21 v (D. interroga una

fiamma). Aniconiche: capilettera a girari e oro.

contenuto principale

Cc. 1r-21v, Frammenti dell'Inferno con il commento di GUINIFORTE BARZIZZA.

Incipit: Inf. I 1, "silvaticheçça aspreçça et formmidine de viciosa vita".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

R. GALLI, I manoscritti e gli incunaboli della B. Comunale d'Imola, Imola, Tip. Galeati,

1894, pp. LVI-LVII; P.G. RICCI, Barzizza, in ED; E. LAMMA, Del commento all'Inferno

di Guinforte Barzizza e di un ignoto manoscritto di esso, in GD, a. III 1896, pp. 112-24;

C. MOREL, Une illustration de l'Enfer de Dante, Paris, Librairie Universitaire Welter,

1896; PETROCCHI, p. 532; CERESI, XXIV, n° 6; M. RODDEWIG, Eine unbekannte

Handschrift des Barzizza-Kommentars zu Dantes Inferno in Madrid, in AA. VV.,

Festschrift fur H. L. Scheel, Tubingen, Italia viva, 1983, pp. 353-68; M. MEISS, La prima

interpretazione dell''Inferno' nella miniatura veneta, in AA. VV., Dante e la cultura veneta,

Firenze, Olschki, 1966, pp. 299-302; RODDEWIG, n° 370.

note

Le carte furono sottratte dal ms. Paris, Nat. It. 2017. Sono attualmente intercalate in una

copia dell' ediz. di G. ZACCHERONI (Lo inferno della Commedia di Dante Alighieri col

commento di Guiniforto degli Bargigi tratto da due manoscritti inediti del secolo decimo

quinto con introduzione e note dell' avv. G. Zaccheroni, Marsilia-Firenze, Mossy-Molini,

1838). C. 3 fuori posto (riguarda Inf. XXIII 1-18); c. 21 impaginata alla rovescia (nel r vv.

8-15, nel v vv. 1-7). (C. 1r-v: Inf. I 1-21; c. 2r-v: I 55-66; c. 4r: fine del commento a Inf. II;

c. 4v: Inf. III 1-12; c. 5r: seguito del commento; c. 5v: Inf. III 22-33; c. 6r: VIII 67-75 e

commento; c. 7r: commento a Inf. VIII 116 ss. (non riportati i versi relativi); c. 8r-v: IX

99-105 e commento; c. 9r-v: commento ai vv. finali di Inf. IX; c. 10r: X 124-136; c. 10v:

XI 1-9; c. 11r-v: XI 76-90; c. 12r-v: XII 49-57; c. 13r-v: XII 76-90; c. 14r-v: commento a

Inf. XIII 110 ss.; c. 15r-v: XIV 11-15 e commento; c. 3r-v: XXIII 1-18; c. 16r: continua il

commento a Inf. XXIII; c. 16v: XXIII 19-33; c. 17r: commento ai vv. finali di Inf. XXIII;

cc. 17v-19v: XXIV 1-60; c. 20r-v: commento a Inf. XXVI 112 ss.; c. 21 r: XXVII, 8-15; c.

21v: XXVII 1-7.

schedatore

Cristina Polazzi

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Città, biblioteca, segnatura

Imola, Biblioteca Comunale, A C.I. IV 27 (31)

descrizione

Cart., sec. XV m., cm 33 x 21, cc. 264 + I', non num.

mani

Una sola mano, in minuscola umanistica per il testo poetico, in corsiva per il commento.

illustrazioni

Aniconiche.

contenuto principale

Cc. 1r-264v, Commedia (da Inf. I 55 a Par. XXXIII 9) con il commento di BENVENUTO

DA IMOLA a Inf. I-XIV 13 (cc. 1r-32v).

Incipit: Inf. I 55, "[...]meri[...]to nam leo solum rugitu suo cetera animalia".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

R. GALLI, I manoscritti e gli incunaboli della Biblioteca Comunale d'Imola, Imola, Tip.

Galeati, 1894, pp. LV-LVI; PETROCCHI, p. 532; RODDEWIG, n° 369; RODDEWIG,

Per la tradizione, p. 96 n° 19.

note

Mancano i versi seguenti: Inf. I 1-55; XXVII 103-136; XXVIII 1-18; Par. XXXIII 10-145;

mancano le cc. finali di Par. XXXIII.

schedatore

Cristina Polazzi

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Città, biblioteca, segnatura

Isola Bella, Archivio e Biblioteca Borromeo, senza segnatura

descrizione

Cart., 1464 (c. 105r), cm. 33 x 24, cc. 107, num.

mani

Mano di Bartolomeo "domini Iohannis domini Bertrami Stupe" (c. 105r, "Expletum est

hoc opus die .XVII. nouembris .MCCCCLXIIII. per Bertholameum domini Iohannis

domini Bertrami Stupe"). Altre mani aggiungono i titoli e apportano alcune correzioni al

testo della Commedia. Una mano del sec. XV ex. verga c. 106v. Bianca c. 107.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali dei canti).

contenuto principale

Cc. 1r-105r, Commedia con il commento di GUGLIELMO MARAMAURO, acefalo (per

la caduta di una carta).

contenuto secondario

C. 106v, M. A. Malvicius, sonetto e dedicato al beato Giacomo della Marca "Fratres

gridando stati ante la porta".

bibliografia

RODDEWIG, n° N12; P. G. PISONI, Guglielmo Maramauro commentatore di Dante e

amico del Petrarca, in "Studi petrarcheschi", n.s., vol. I 1984, pp. 253-5; GUGLIELMO

MARAMAURO, Expositione sopra l''Inferno' di Dante Alligieri, a cura di P. G. PISONI e

S. BELLOMO, Padova, Antenore, 1998, pp. 44-9

note

La patina linguistica è padana.

schedatore

Saverio Bellomo

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Città, biblioteca, segnatura

Lucca, Archivio di Stato, Biblioteca Manoscritti 93

descrizione

Membr., sec. XIV (II metà), cm 39 x 27,5, cc. 8, num.

mani

Una sola mano, in lettera bastarda su base cancelleresca per il testo poetico, e in littera

textualis per il commento.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali di canto miniate a tempera e oro, con appendici fitomorfe).

contenuto principale

Cc. 20r-27v, IACOPO DELLA LANA, Commento a Purgatorio VI, VII (con rubriche

volgari di tipo A), XXI, XXIII, XXIV. Alle cc. 22r-23v, frammenti del commento a

Inferno XXVI-XXVII.

Incipit: Purg. VI, "... simigliantemente computati azari e sono nello extremo numero

maggiore numeri infra questi".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

M. PELAEZ, Frammenti Danteschi, in GD, a. IV 1897, pp. 349-55; PETROCCHI, p. 532;

RODDEWIG, n° 413.

note

Si tratta di carte provenienti da un medesimo codice ma che sono state utilizzate come

legature di volumi diversi; presentano spesso segnature, indicazioni di contenuto, note di

possesso e prove di penna. Le condizioni sono pessime, sono poche le carte integre e

spesso l'inchiostro si è staccato o è ormai illeggibile per l'usura, rendendo difficile la lettura

del testo; evidenti le pieghe subite dalle carte e le tracce della cucitura.

schedatore

Maria Luisa Tanganelli

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Città, biblioteca, segnatura

Lucca, Archivio di Stato, Biblioteca Manoscritti 93 (bis)

descrizione

Frammento membr., sec. XIV (II metà), cm 35,5 x 25, cc. 2, num.

mani

Una sola mano in littera textualis per il testo e in lettera bastarda cancelleresca per le chiose.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

IACOPO ALIGHIERI, Chiose all'Inferno, da Inf. XXVIII 31-33 a XXX 115-117 (XXVIII 55-XXXI 60 

dell'ed. Bellomo). Incipit: "assediato, finalmente da lor fu preso e nella spradetta"; ultima chiosa, 
"In alcuna valle di Barberia apresso Cartagine con grandissi".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

G. Adini, S. Bertelli, M. Boschi Rotiroti, G. Savino, M. L. Tanganelli, Alla ribruscola della 

Commedia e dei suoi interpreti, in "Medioevo e Rinascimento", n.s., a. XII 2001, i.c.s.

note

Quasi completamente svanita la chiosa a Inf. XXX 13-15. Il frammento fa parte della stessa 
miscellanea (dovuta ai recuperi di Salvatore Bongi, Direttore dell'Archivio) cui appartiene quello 
descritto da RODDEWIG, n° 413.

schedatore

Marisa Boschi Rotiroti

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Città, biblioteca, segnatura

Lucca, Archivio di Stato, Biblioteca Manoscritti 247, Frammento

Dantesco L 1592

descrizione

Membr., sec. XIV (II metà), cm 30,5 x 21,5, c. 1, non num.

mani

Una sola mano, in lettera bastarda su base testuale con elementi di cancelleresca.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali di canto).

contenuto principale

C. 1r-v, Frammenti della Commedia (Purg. XXXIII 133-145; Par. I 8-36, 51-120) con

IACOPO DELLA LANA, Prologo a Paradiso I (forma compendiata).

Incipit: "Canto primo della terza e ultima cantica detta Paradiso, onde principalmente fa

proemio a tutta la cantica universalmente".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

V. TIRELLI-A. STUSSI, Schede su manoscritti danteschi. XXV. Un frammento della

'Divina Commedia' a Lucca, in SD, vol. LII 1979-80, pp. 233-40; RODDEWIG, n° 414.

note

C. 1r, in basso: "Ser Carello Carelli 1592". La carta manca della parte sup. destra, dove

forse si trovava l'iniziale miniata della cantica; resta visibile parte di un tralcio vegetale e di

un listello aureo, che scorre nell'intercolumnio e nel margine inferiore destro. Rubriche e

segni di paragrafo alternativamente in rosso e in azzurro.

schedatore

Giunia Adini

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Città, biblioteca, segnatura

Lucca, Archivio di Stato, Fragmenta Codicum, codex 418

descrizione

Cart., sec. XIV (II metà), cm 39,5/41 x 29,5, cc. 2, non num.

mani

Una sola mano in lettera bastarda con elementi di cancelleresca.

illustrazioni

Assenti.

contenuto principale

C. 1r-2v, OTTIMO COMMENTO all'Inferno (Inf. XIX-XX 15) con allegazione del testo

poetico.

Incipit: proemio, "[…] de la chiesa alcuni sono spirituali però che in quelli conferiscono

cosse spirituale"; Inf. XIX, 1, "Questo fue quello Simone Mago che fue al tenpo di Nerone

imperadore".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

Assente.

note

Il frammento è stato recuperato recentemente e per questo non è presente nel censimento

della Roddewig, né in altri studi. Se ne è avuta notizia dal Direttore dell'Archivio, Dott.

Giorgio Tori, che ha cortesemente messo a disposizione il materiale. Presenza di una

filigrana, del tipo 3172 (deux cercles) del Briquet. Le condizioni non sono buone:

l'inchiostro è parzialmente svanito, evidenti i segni delle pieghe e delle cuciture. Inoltre,

l'eccessiva frammentarietà del commento ne rende difficile la comprensione. A c.1v, a

grafite, l'annotazione recente: "NOTARI 686".

schedatore

Giunia Adini

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Città, biblioteca, segnatura

Lucca, Archivio di Stato, Fragmenta Codicum, codex 645

descrizione

Membr., sec. XIV, cm 39 x 27,5, cc. 4, non num.

mani

Una sola mano, in littera textualis per il commento, e in lettera bastarda su base

cancelleresca per il testo poetico.

illustrazioni

Aniconiche (iniziali di canto).

contenuto principale

Cc. 1r-4v, Frammenti della Commedia (cc. 1r-v, Purg. XVII 1-129; c. 2v, Purg. XIX 1-21,

con rubriche volgari di tipo A; c. 3r, Par. XII 136-145; c. 4v, Par. XIV 1-42) con il

commento di IACOPO DELLA LANA a Purg. XVI, XVIII, e a Par. XII-XIII.

Incipit: Purg. XVI 25, "trovono questi nomi e denominavanli dal mese che seguia"; Par.

XII, "Sì tosto come l'ultima parola. Nel presente capitolo l'autore seguendo suo poema".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

Assente.

note

Si tratta di un altro frammento del codice da cui provengono anche le cc. 20-27 del codice

di Lucca, Archivio di Stato, Biblioteca Manoscritti 93. E' stato recuperato recentemente e

per questo non è presente nel censimento della Roddewig, né in altri studi. Se ne è avuta

notizia dal Direttore dell'Archivio, Dott. Giorgio Tori, che ha cortesemente messo a

disposizione il materiale. Le prime due carte mancano della parte inferiore e presentano

alcuni fori. Segni di paragrafo alternativamente in rosso e in azzurro. Le carte, utilizzate

come coperte di volumi, presentano alcune segnature, note di possesso e prove di penna: a

grafite, cc. 1r e 4v: Curia del Fondaco 2128; a penna, l'indicazione relativa al volume

rilegato, cc. 3r e 4v: Ser Antonini Vannellii cur. D.I.R.D. Cons. O.F. 1587 e sotto, di altra

mano, 1655. Le condizioni non sono buone; evidenti le pieghe subite dalle carte e le tracce

della cucitura.

schedatore

Maria Luisa Tanganelli