«Censimento e edizione dei Commenti danteschi»

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque de l'Arsenal, 8530 (italien 29)

descrizione

Membr., sec. XIV ex, cm 33 x 22,5, cc. II (num. A-B), 175, num. per pagina 1-350.

mani

Una mano in littera textualis per il testo; mano diversa, in scrittura corsiva per le chiose.

illustrazioni

Iconiche (vignette) e aniconiche (iniziali).

contenuto principale

Pp. Av-Br, IACOPO DELLA LANA, Proemio del commento alla Commedia.

Incipit: "Ad intelligencia della presente Comedia sì como".

 

Pp. 1r-173v, Commedia con chiose latine fitte e ampie a Inf. I 3-V 52 e Purg. VIII 1-IX 117; fitte e brevi a

 

Inf. VI-VII, Par. VIII 147 - X 137; rade e brevi a Purg. VII-XII e Par. XII-XVI, XX-XXIII, XXVII-XXIX,

 

XXXII.

contenuto secondario

C. Bv, [Rinaldo Cavalchini], epitafio "Iura monarchiae"; Menghino Mezzani, epitafio "Inclita fama".

bibliografia

G. [F.] HAENEL, Catalogi Librorum Manuscriptorum qui in Bibliothecis Galliae, Helvetiae, Belgii,

Britanniae M., Hispaniae, Lusitaniae asservantur, Lipsiae, Sumtibus I. C. Hinrichs, 1830 [ristampa

 

anastatica Hildesheim - New York, Georg Olms Verlag, 1976], p. 323; A. MARSAND, I manoscritti

 

italiani della regia biblioteca Parigina, Parigi, Stamperia Reale, 1835, II, pp. 277-9; BATINES, t. II, p. 249

 

n° 245 e p. 354; MOORE, pp. 672-3; Catalogue des manuscrits de la Bibliothèque de l'Arsenal, Paris,

 

1892, VI, p. 477-8; AUVRAY, pp. 41-2; L. VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen

 

Darstellungen zur Göttlichen Komödie, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1897, p. 42-4; IMIBF, III, p. 134;

 

PETROCCHI, p. 490; SANDKÜHLER, p. 278; ILLUMINATED MANUSCRIPTS, pp. 309-13; M.

 

ROTILI, I codici danteschi miniati a Napoli, Napoli, Libreria Scientifica Editrice, 1972, pp. 77-81;

 

RODDEWIG, n° 543.

note

L'ortografia sembra essere veneziana. Secondo Auvrey le chiose all'Inferno sono tratte da una traduzione

 

latina al commento di Iacopo della Lana che non è quella di Alberico da Rosciate, ma che è più fedele al

 

testo laneo.

schedatore

Marisa Boschi Rotiroti

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 69 (ancien fonds 7001; 750 catalogo 1622; 746 cat. 1645)

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 37,5 x 27, cc. I + 66 + I', num.

mani

Due mani: A, in littera textualis, per il testo poetico, le rubriche e una indicazione di argomento a Purg. X

 

76-78 (c. 28v); B, del sec. XV, in bastarda su base cancelleresca, per le chiose all'Inferno e alcune concise

 

annotazioni esplicative marginali e interlineari.

illustrazioni

Iconiche per le iniziali di Inferno, Purgatorio e Paradiso (cc. 1r; 44v, c. 22v iniziali maggiori istoriate e

 

ornamentazione a cornice chiusa sui quattro lati zoomorfa e fitomorfa di tipo caleidoscopico) e aniconiche

 

(iniziali minori per ogni canto). La miniatura è stata eseguita solo fino a c. 12v; in tutte le cc. seguenti il

 

disegno preparatorio non è stato colorato.

contenuto principale

Cc. 1r-66r, Commedia con rubriche in volgare di tipo A (a Inf. I-Purg. XXIII e Par. VIII-XXXIIII), con rare

chiose volgari e latine all'Inferno e rare annotazioni esplicative volgari e latine marginali e interlineari.

 

Chiose: Inf. II 7 (i nomi delle Muse, parte in latino, parte in volgare), 13-21 (Cesare imperatore discese da

 

Iulo o Silvio o Ascanio, figlio di Enea; volgare); V 52-60 (Semiramide; latino), 63 (Cleopatra; latino), 63

 

(destini di Firenze, lotta tra guelfi e ghibellini); IX 38 (le Furie sono i rimorsi di coscienza; latino); X 13-15

 

(Epicuro sostenne la mortalità dell'anima; latino), 32 (Farinata fu capo ghibellino a Firenze; latino); XI

 

22-60 (ordinamento morale dell'Inferno: distinzione di violenza e frode); XIII 9 (Cecina, Corneto; latino), 32

 

 (Pier delle Vigne consigliere di Federico II; latino), 64-72 (Pier delle Vigne, sua colpa; latino).

 

Annotazioni marginali e interlineari più estese: Inf. II 1-25 (B; volgare); Inf. X 43 (Dante guelfo; latino); Inf.

 

 X 120 (cardinale Ottaviano degli Ubaldini; latino); Inf. XXIX 109 (Albero da Siena; latino); Inf. XXXII

 

116 (Buoso di Dovera; latino); Inf. XXXII 119 (Tesauro di Beccaria; latino).

 

Annotazioni marginali e interlineari: Inf. I-II (italiane); Inf. III-Par. XXXIII (latine e alcune italiane); Purg. X

 

 76-78 (volgare).

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 232 n° 418 e p. 238 n° 426; K. WITTE, La Divina Commedia di Dante Allighieri

ricorretta sopra quattro dei più autorevoli testi a penna, Prolegomeni, Berlin, R. Decker, 1862, p. LXIIII;

 

MOORE, pp. 626-7 n° 3; IMIBF, I, p. 8; AUVRAY, pp. 21-2 n° 1; PROMPT, p. 305; PETROCCHI, p.

 

490; RODDEWIG, n° 545.

note

Il copista ha scambiato  i vv. 58-148 di Par. VII con i vv. 52-142 di Par. VI: un'annotazione marginale in

 

volgare, del sec. XVI segnala l'avvenuto errore (cc. 48r, 49r). Dalla sezione Inf. II 1-14 emergono grafie

 

settentrionali, forse di area veneta (chiexa per "chiesa", cossa per "cosa").

schedatore

Alessandra Stefanin

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 70 (ancien fonds 7002; Katalog der Könige von Neapel: A XVI; Katalog von 1645: Nr. 885)

descrizione

Cart., sec. XIV/XV, cm 38,5 x 26,5, cc. I + 147 + I', num.

mani

Una sola mano in lettera bastarda, e testuale per scriptio distinctiva.

illustrazioni

Iconiche (iniziale dell'Inferno figurata, Dante seduto che legge) e aniconiche (iniziale del Purgatorio e alcune

 

iniziali di canto rubricate, di modulo diverso).

contenuto principale

Cc. 1r-146r, Commedia con commento a Inf. I 91-IX 48 derivante da IACOPO DELLA LANA e

dall'OTTIMO COMMENTO.

 

Incipit: Inf. I 91, "Queste sonno parole della ragione in forma de Virgilio, nelli quali Virgilio mostra ad

 

l'autore che egli à errato el camino"; Inf. X 46-48 (ultima chiosa) "Poi nel mille CC°LVIII° fuoro cacciati li

 

Uberti con certi di ghebillini de Firenze. Poi nel M°CC°LX li guelfi per forza di ghebellini se ussirono".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 248 n° 441, p. 249 n° 445; MOORE, pp. 629-30 n° 8; IMIBF, I, p. 8; L.

abbreviazioni

VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen Darstellungen zur Göttlichen Komödie, Leipzig,

 

Breitkopf & Härtel, 1897, p. 4; AUVRAY, pp. 19, 82-5, 163-8; PROMPT, p. 318; PETROCCHI, p. 490;

 

RODDEWIG, n° 546; T. DE MARINIS, La biblioteca napoletana dei re d'Aragona. Supplemento, I,

 

Verona, Valdonega, 1969; RODDEWIG, Handschriften des Ottimo commento, p. 323; G. TOSCANO, Les

 

 Rois bibliophiles. Enlumineurs à la cour d'Aragon à Naples (1422-1495): les manuscrits de la Bibliothèque

 

Nationale de Paris (Thèse, Univ. Paris IV-Sorbonne, 1992), 3 voll.

note

Proveniente dalla biblioteca del re di Napoli; entrò nella Biblioteca di Fontainebleau prima del 1622.

schedatore

Maria Luisa Tanganelli

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 72 (ancien fonds 7252; n° 602; Katalog Blois von 1518: n° 378)

descrizione

Membr., sec. XV in., cm 36 x 24, cc. II + 89 + II' (le cc. I e II' sono incollate ai piatti), num.

mani

Due mani: A, in littera textualis, per il testo poetico; B, più tarda, in lettera bastarda, per le chiose.

illustrazioni

Iconiche (alle cc. 1r, 30r e 60r ci sono miniature con scene che rappresentano la cantica che sta per iniziare)

 

e aniconiche (iniziali di canto azzurro e oro su fondo porpora e oro).

contenuto principale

Cc. 1r-89v, Commedia con rubriche volgari di tipo B, rubriche latine di tipo A (Inf. III-X e XXXIII; Purg.

I-IX e XI-XIII del Paradiso), fitte chiose latine all'Inferno (I-VIII, XXXIII) e numerose annotazioni.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 245 n° 437; BARLOW, p. 47; MOORE, p. 674 n° 110; IMIBF, I, p. 8 e pp. xvii-xviii;

abbreviazioni

AUVRAY, pp. 24-5 n° 3; PROMPT, p. 316; L. VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen

 

Darstellungen zur Göttlichen Komödie, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1897, pp. 28-9, 65; PETROCCHI, p.

 

490; MOMBELLO, I manoscritti, p. 189; RODDEWIG, n° 548; F. AVRIL- N. REYNAUD, Les

 

manuscrits à peinture en France (1440-1520), Flammarion, Paris, 1993, p.  24.

note

Il manoscritto si trovava in Francia nella seconda metà del XV sec. ed era di proprietà di Charles de

 

Guyenne. A c. 1r, stemma del Duca di Berry.

schedatore

Maria Luisa Tanganelli

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 73

descrizione

Membr., 1403 (c. 248v), cm 35,5 x 25 cc. II + 248 + II', num.

mani

Mano di Paolo di Duccio di Tosi in semigotica (c. 248v, "Scripto per mano di me Paolo di Duccio Tosi da

 

Pisa. Negli anni domini Mcccciii, a dì xxx d'ottobre. Et è il decto libro del Nobile huomo Francesco di

 

Bartholomeo de Petrucii da Siena. Nel tempo ch'elli era honorevole executore della Cicta di Pisa lo fece

 

scrivere").

illustrazioni

Aniconiche (iniziali ornate per ogni canto, e inziali filigranate nel commento) e iconiche (iniziale maggiore

 

istoriata con immagine di Dante che esibisce il libro della sua opera, identica per ogni apertura di cantica: c.

 

1r, righe 8-19; c. 151r, righe 7-24; c. 81, righe 10-23).

contenuto principale

Cc. 1r-246r, Commedia con il commento di IACOPO DELLA LANA (lacunoso dei canti XXX-XXXII del

Paradiso).

 

Incipit: prol., "Ad inteligentia della presente Comedia si come usano li expositori"; Inf. I 1, "In questi due

 

primi capitoli, come è decto, fae proemio e mostra sua dispositione"; prol. Purg., "L'auctore in questa

 

seconda parte della presente Comedia intende di tractare dello stato dell'anime"; Purg. I 1, "Poi che l'auctore

 

nella prima parte ae tractato de materia infernale"; Par. prol. "Gloria et divittie in domo eius"; Par. I 1, "Cioè

 

 la gloria di dio la quale è in cielo".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 242 n° 431; BARLOW, pp. 46-7; IMIBF, I, p. 8; ROCCA, pp. 146-7 n° 12;

AUVRAY, pp. 54-9; PROMPT, pp. 319, 329; L. VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen

 

Darstellungen zur Göttlichen Komödie, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1897, p. 22;  PETROCCHI, p. 490;

 

RODDEWIG, n° 549

note

Assenti.

schedatore

Sonia Gentili

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 74 (ancien fonds 7256; 406; 398)

descrizione

Membr., sec. XV in., cm 36 x 25,5, cc. II + 103 + II', + I (cart).

mani

Una sola mano in littera textualis vicina alla semigotica, per testo poetico e commento.

illustrazioni

Iconiche (iniziale di cantica e miniature a piena pagina) e aniconiche (iniziali minori).

contenuto principale

Cc. 3r-103v, Inferno con rubriche volgari di tipo A e con l'OTTIMO COMMENTO.

Incipit: Inf. I 1, "In questo et nel seguente capitolo come detto fa prohemio e mostra sua dispositione

 

d'essere".

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 233 n° 419; BARLOW, p. 45; IMIBF, I, p. 8; AUVRAY, pp. 77-82 n° 30; PROMPT,

abbreviazioni

pp. 307-8; L. VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen Darstellungen zur Göttlichen Komödie,

 

Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1897, pp. 15, 37, 68; DEGENHART, pp. 76, 79; PETROCCHI, p. 490;

 

ILLUMINATED MANUSCRIPTS, I, pp. 324-6; RODDEWIG, n° 550; RODDEWIG, Handschriften des

 

Ottimo commento, p. 324 n° 37; PH. RENARD, Le thème de la Descente aux Enfers dans les textes et les

 

enluminures du Moyen Age, in AA. VV., Images de l'Antiquité dans la littérature française. Le texte et son

 

illustration, listes rassemblées par C. Baumgartner, Paris, 1993, pp. 48-9; AA. VV., Dix siècles

 

d'enluminure italienne, catalogue d'exposition (Bibliotèque Nationale), Paris, 1984, n° 96.

note

Il codice non è stato elencato dal Rocca insieme a quelli dell'Ottimo. La Roddewig (Handschriften des

 

Ottimo commento) assegna questo codice alla II redazione dell'Ottimo, ma il rimando alle pagine del Rocca

 

è sbagliato.

schedatore

Marisa Boschi Rotiroti

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 75 (ancien suppl. fr. 2679)

descrizione

Cart., 1389, cm 36,5 x 21,5, cc. VII + 153 + V', num (doppia: romana, più antica, e araba). Acefalo (la carta

 

iniziale e c. 48 sono state sostituite con nuova trascrizione nel secolo XV).

mani

Una sola mano di "Franciscum magistri Andree de Urbeveteri", in bastarda su base cancelleresca (che tende

 

a divenire più al tratto con il progredire della copia) per il testo, e in bastarda di modulo minore per il

 

commento.

illustrazioni

Iconiche (iniziali di terzina).

contenuto principale

Cc. 1r-152v, Commedia con lunghe rubriche latine e con commento in volgare a cornice fino a Par. XVII 30

derivato in prevalenza dall'OTTIMO COMMENTO e dal FALSO BOCCACCIO.

 

Incipit: Inf. I 100, "In questa quarta parte et ultima di questo capitolo l'autore finge come Virgilio gli dea

 

aiuto"; prol. Purg., "Poi che 'l nostro autore ha tractato e determinato di tutto l'Inferno"; Purg. I, "In questa

 

prima parte, continuando l'autore el suo decto al passato, propone e invoca e vi narra così comenciando";

 

prol. Par., "Questo libro del Paradiso si puote dividare in X parte principale"; Par. I 7, "Per Appollo

 

intende el sole il quale è apellato dio tutte le scientie".

contenuto secondario

Cc. 53v-54r, 103v, 153r, Iacopo Alighieri, Capitolo sulla Commedia;

 

c. 153v, Menghino Mezzani, epitafio "Inclita fama"; [Rinaldo Cavalchini], epitafio "Iura monarchiae".

bibliografia

BATINES, t. II, p. 229, n° 415; K. WITTE, Dante Forschungen, Heilbronn, Gebr. Henninger, 1869, I, p.

292; BARLOW, p. 45; IMIBF, I, p. 9; AUVRAY, pp. 90-3 n° 34; PROMPT, p. 319; PETROCCHI, p.

 

491; G. PETROCCHI, Codici umbri e in Umbria della 'Commedia', in "Bollettino della Deputazione di

 

Storia Patria per l'Umbria", a. LXII 1965, p. 211-4; RODDEWIG, n° 551.

note

Assenti.

schedatore

Marisa Boschi Rotiroti

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 77 (ancien fonds 7002.3 [3 in apice]; ancien suppl. fr. 4144)

descrizione

Membr., sec. XIV ex.-XV in. (10 marzo1395 e 23 febbraio 1439), cm 39 x 27,5, cc. II + 190 + I', num.

mani

Due mani coeve: A (cc. 1r-83v), in lettera bastarda su base cancelleresca; B (cc. 83v-191r), in littera

 

textualis semplificata per il testo e in corsiva per il commento.

illustrazioni

Iconiche (iniziali di cantica) e aniconiche (iniziali dei canti).

contenuto principale

Cc. 4r-191r, Commedia con rubriche latine di tipo B e col commento di BENVENUTO DA IMOLA.

Incipit: Inf. I 1, "Id est in media ... humane vite" ; proemio Purg., "Cum poeta bonus et peritus sit ille qui

 

describit"; Par., "Bonum est cribrare modum Sabuli ut quis invenit unam margaritam".

contenuto secondario

Cc. 1r-v, sommario delle cantiche (inizia senza intitolazione da Par. VIII, per procedere con Inf., Purg., e

 

Par. I-VII); breve biografia su Dante, che si dice discendere dagli Aldigieri, nobile famiglia di Ferrara,

 

spiegazione del titolo Commedia; c. 2r, elenco del primo verso di ogni canto di Inf. e Purg., con

 

schematizzazione al margine della struttura morale e dei giorni che compongono il viaggio di Dante, seguito

 

da una nota sul calcolo dei giorni di permanenza dantesca nel purgatorio (inc. "Notandum estquod quantum

 

dierum Dantes stetit extra purgatorium antequam ad portas eius adiecit"; expl. "et ibi mirabilia vidit"), da

 

una nota sulla cronologia della sua nascita (8 marzo 1264), morte (14 settembre 1321) e inizio composizione

 

 Commedia (24 marzo 1300), da una nota sulla sua sepoltura; Menghino Mezzani, epitafio "Inclita fama"; c.

 

 2v, Benvenuto da Imola, "Nescio qua tenui"; c. 74v, Benvenuto da Imola, "Iamque domos Stigias",

 

l'esametro dedicatorio a Niccolò d'Este e l'epistola "Quoniam preclarissime pronceps".

bibliografia

BATINES, t. II, p. 230 n° 416; BARLOW, p. 45; IMIBF, I, p. 9, II, pp. 40-3; AUVRAY, pp. 93-7 n° 35;

abbreviazioni

PROMPT, pp. 319-20; L. VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen Darstellungen zur

 

Göttlichen Komödie, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1897, p. 25; L. OLSCHKI, Il ritorno in Italia di un

 

codice istriano trecentesco della Divina Commedia, in "La Bibliofilia", a. XXXVII 1935, pp. 51-5;

 

PETROCCHI, p. 491; RODDEWIG, n° 553; M.P. LAFFITTE, La Bibliothèque Nationale et les

 

"conquêtes artistiques" de la Révolution et de l'Empire: Les manuscrits d'Italie (1796-1815), in "Bullettin

 

du bibliophile", 1989, fasc. 2 pp. 273-323; RODDEWIG, Per la tradizione, p. 95 n° 1.

note

La nota a Inf. I 1 sembrerebbe derivare da Iacopo della Lana. Il ms. è molto simile al Marciano IX. 692 e

 

potrebbe trattarsi dello stesso copista. Elementi di datazione: oltre alla data di c. 139r, "1395 die X marcii

 

indictione tertia, terra Insule, provincie Ystrie haec secunda cantica scripsit (il seguito, contenente il nome

 

del copista, è illeggibile per l'inchiostro disciolto dall'acqua)", a c. 191 è l' explicit della Commedia "Explicit

 

libet Dantis sub anno domini MCCCCXXXVIIII die vigesimo tertio mensis februarii".

schedatore

Marisa Boschi Rotiroti

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 78 (ancien fonds 70022; ancien suppl. fr. 4146)

descrizione

Membr., sec. XIV ex., cm 39 x 28, cc. I + 10 (A-J) + 423 + II', num.

mani

Mano di Giorgio Zancani (c. Hv), in lettera bastarda su base cancelleresca per le carte preliminari e il testo

 

poetico, in littera textualis semplificata per il commento.

illustrazioni

Iconiche: iniziali istoriate di grosso modulo per l'inizio dei primi XVII canti dell'Inferno (miniate quelle dei

 

canti I-VIII, XII-XIII; solo disegnate le altre). Aniconiche per le iniziali delle carte preliminari, il proemio

 

genereale del commento e l'inizio dei capitoli di questo.

contenuto principale

Cc.2v-423r, Commedia con rubriche in volgare di tipo A e col volgarizzamento del commento di

BENVENUTO DA IMOLA.

 

Incipit: proemio gen., "Quoniam preclarissime princeps testante phylosopho in sua poetria"; proemio Inf.,

 

"Poi che dischorso abiamo i preambuli sopraditi per alchuna nostra evidentia"; proemio Purg., "Conciosia

 

che buono poeta e ben perito sia colui el quale descrive e determina chadauna chosa sechondo la sua

 

proprietate"; proemio Par., "Buona chosa è crivellare uno mogio di sabione per atrovare una pietra preciosa

 

dicie Averoys nel suo Colligeth".

contenuto secondario

Cc. Ar-Hv, Giovanni Boccaccio, Vita di Dante.

bibliografia

A. ZENO, Lettere, Venezia, F. Sansoni, 1785 (II ed.), pp. 331-3; A. MARSAND, I manoscritti italiani

della regia biblioteca Parigina, Parigi, Stamperia Reale, 1835, I, n° 698; P. PARIS, Les Manuscrits françois

 

de la Bibliothèque du Roi, v. III, Paris, Teuchener, 1836-48, pp. 311-9; BATINES, t. II,  pp. 240-1, n° 429;

 

 R. FULIN, I codici di Dante Alighieri in Venezia, Venezia, P. Naratovich, 1865, pp. 43-6; IMIBF, I, p. 9;

 

C. DEL BALZO, Poesie di mille autori intorno a Dante Alighieri, Roma, Forzani, II, 1890, pp. pp. 516-7;

 

AUVRAY, pp. 98-106; PROMPT, p. 308; L. VOLKMANN, Iconografia Dantesca, Die bildlichen

 

Darstellungen zur Göttlichen Komödie, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1897, p. 31; J. W. BRADLEY, A

 

dictionary of miniaturists, illuminators, calligraphers, and copyists, London, B. Quaritch, 1887, I,

 

pp.428-9; B. DEGENHART, Die Kunstgeschichtliche Stellung des Codex Altonensis, in DANTE

 

ALIGHIERI, Divina Commedia. Kommentar zum codex Altonensis, edizione a cura di H. Haupt, H.L

 

Scheel, B. Degenhart, Berlin, Gebr. Mann Verlag, 1965, p.113; PETROCCHI, p. 491; M. MEISS, La prima

 

 interpretazione dell''Inferno' nella miniatura veneta, in AA. VV., Dante e la cultura veneta, Firenze,

 

Olschki, 1966, pp. 299-305; ILLUMINATED MANUSCRIPTS, I, pp. 316-8; RODDEWIG, n° 554; M.

 

P. LAFFITTE, La Bibliothèque Nationale et les "conquêtes artistiques" de la Révolution et de l'Empire: Les

 

 manuscrits d'Italie (1796-1815), in "Bullettin du bibliophile", 1989, fasc. 2 pp. 273-323.

note

A c. Hv, "Çorçi Çanchani l'à scripto per amore per quel da Certaldo e Dante al suo honore". Sulla coperta

 

anteriore e posteriore si trova il nome di Claudius Monanni, a cui un tempo appartenne il codice, impresso

 

in lettere dorate. A c. Jv si trova la seguente rubrica ad inizio della consueta "Introductio", in latino, del

 

Commento di Benvenuto: "Comendacio in honorem et laudem magnifici et potentis domini domini Nicolai

 

illustris marchionis Estensis Ferarie". Il testo e la traduzione volgare del Commento di Benvenuto

 

presentano patina linguistica veneziana. Le miniature sono state attribuite al miniatore veneziano

 

Cristoforo Cortese, di cui abbiamo notizia in un documento veneziano che menziona "Christophorus de

 

Cortisiis pictor", da Mirella Levi D'Ancona (cfr. Roddewig). Il manoscritto, come ricaviamo da una lettera

 

di Apostolo Zeno in cui lo descrive, fu comprato nel 1699 da un fiorentino per la somma di "15 filippi".

schedatore

Fabiana Boccini

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 79 (ancien fonds 70025; ancien supplément français 4147)

descrizione

Membr., sec. XIV ex. (cc. 1-53) - sec. XV (cc. 54-82), cm 38,5 x 25, cc. I + 82 + I', fattizio (due codici

 

diversi, incompleti, legati insieme), num.

mani

Due mani: A, in lettera bastarda su base cancelleresca, per l'Inferno, il Purgatorio e le chiose latine

 

dell'Inferno; B, in corsiva all'antica, per il Paradiso, per le chiose in volgare dell'Inferno e per il commento

 

latino al Purgatorio.

illustrazioni

Iconiche per le prime due cantiche (nelle lettere iniziali è dipinta la testa di Dante) e aniconiche (iniziali di

 

canto filigranate, rosse e azzurre).

contenuto principale

Cc. 1r-24v, Inferno (lacuna da Inf. II 19 a Inf. VIII 128) con una rubrica in latino di tipo B (Inf. I), e con le

chiose dell'ANONIMO LATINO a Inf. I 1-75.

 

Incipit: "Liber iste dividitur in duas partes, in prima quarum ponit auctor".

 

Chiose in volgare ai luoghi seguenti: Inf. I 87 (il 'bello stile' che ha fatto onore a Dante), 100 (la profezia del

 

veltro), 107 (la vergine Camilla), 108 (Eurialo, Turno e Niso), 115 (dove si sentono le grida dei dannati); II 7

 

 (invocazione alle Muse), 14 (Enea, mentre era in vita, scese nell'Averno); IX 18 (le anime del limbo che

 

hanno come pena una speranza mozzata), 22 (Virgilio rassicura Dante), 24 (la maga Eritone), 44

 

(Proserpina, regina dell'Inferno), 52 (Medusa), 55 ('volgiti 'n dietro'), 85 (messo celeste), 112 (Arles), 115

 

(terreno disseminato di sepolcri), 118 (fiamme sparse); X 14 (Epicuro), 27 (Farinata); X 46 (fieri avversari),

 

 52 (Cavalcante de' Cavalcanti), 60 (chiede notizie del figlio Guido), 73 (Farinata è rimasto immobile), 79

 

(profezia), 89 (la battaglia di Montaperti), 91 (difesa di Firenze), 103 (i dannati non conoscono il presente),

 

 106 (la conoscenza delle cose presenti è annullata), 119 (Federico II di Svevia); XI 9 (tomba di papa

 

Anastasio), 28 (i violenti), 52 (la frode morde ogni coscienza), 63 (tradimento della fiducia), 80 (Etica

 

Nicomachea di Aristotele), 91 (Virgilio risana la mente offuscata), 113 (la costellazione dei Pesci è salita

 

sull'orizzonte); XII 4 (enorme frana); 12 (il Minotauro); 19 (parole sarcastiche di Virgilio), 38 (Cristo), 67 (i

 

 centauri), 107 (Alessandro e Dionisio il vecchio), 110 (Ezzelino da Romano), 111 (Obizzo II d'Este), 119

 

(Conte Guido di Montfort), 134 (Attila), 135 (Pirro e Sesto, figlio di Pompeo), 137 (Rinier da Corneto e

 

Rinier de' Pazzi); XIII 10 (le Arpie), 58 (Pier delle Vigne), 64 (l'invidia), 105 (suicidio), 106 (i corpi saranno

 

 appesi alle piante), 120 (Lano da Siena), 127 (Iacopo da Santo Andrea), 143 (suicida fiorentino), 144 (la

 

città che cambiò il primo protettore con San Giovanni Battista), 152 (impiccato in casa sua); XIV 13 (il

 

suolo del girone), 57 (Vulcano), 63 (Capaneo), 80 (il Bulicame); XV 7 (i Padovani), 10 (a somiglianza di

 

Padovani e Fiamminghi), 30 (Brunetto Latini), 38 (la schiera dei sodomiti), 76 (il sacro seme dei Romani),

 

106 (ecclesiastici), 110 (Francesco d'Accorso), 112 (Andrea de' Mozzi), 114 (dove morì), 119 (Brunetto

 

raccomanda a Dante la sua opera), 121 (rientra velocemente nella schiera); XVI 3 (simile al ronzio delle api),

 

 4 (tre ombre), 37-38 (Guido Guerra), 41 (Tegghiaio Aldobrandi), 44 (Iacopo Rusticucci), 94 (la cascata

 

dell'Acquacheta), 102 (una sola scesa); XVII 1 (Gerione), 10 (volto di uomo onesto), 12 (corpo di

 

serpente), 17 (nodi e rotelle), 60 (Gianfigliazzi), 63 (Obriachi), (Scrovegni), 73 (Giovanni di Buiamonte de'

 

Becchi), 106 (enorme paura), 109 (Icaro), 133 (Gerione li deposita sul fondo); XVIII 1 (Malebolge), 28

 

(come i Romani nell'anno del Giubileo), 50 (Venedico Caccianemico dell'Orso), 82 (Virgilio indica alcuni

 

personaggi) XVIII, 92 (Isifile), 106 (pareti incrostate), 133 (Taide); XIX 1 (Simon mago), 19 (notizie sui

 

fonti battesimali), 57 (la Chiesa), 70 (Niccolò III), 83 (Clemente V), 85 (nuovo Giasone), 99 (opposizione a

 

 Carlo d'Angiò), 106 (profezia di S. Giovanni); XX 34 (Anfiarao), 40 (Tiresia), 82 (l'indovina Manto), 94

 

(fondazione di Mantova), 116 (Michele Scoto), 118 (Guido Bonatti), 126 (indicazioni temporali); XXI 7

 

(pece bollente), 38 (un barattiere lucchese), 38 (il Santo Volto), 95 (castello di Caprona), 114 (ponte

 

crollato); XXII 12 (non vidi muovere nave), 19 (i delfini), 72 (strappa un brandello di carne), 74 (tenta di

 

afferrare le gambe), 81 (frate Gomita), 88 (Michel Zanche), 90 (parlano fra di loro), 111 (procuro ai miei più

 

 sofferenza); XXIII 4 (pensiero rivolto alla favola di Esopo), 66 (Federico II), 103 (i due frati godenti), 111

 

(Caifas), 121 (Anna); XXIV 1 (l'anno è iniziato da poco), 86 (varie specie di serpenti), 93 (i dannati corrono

 

 spaventati), 107 (la fenice), 124 (Vanni Fucci), 143 (Pistoia caccia i Neri); XXV 15 (Capaneo), 25 (Caco),

 

43 (Cianfa Donati), 58 (l'edera), 67 (Agnello Brunelleschi), 80 (i giorni della canicola), 94 ('Taccia Lucano'),

 

100 (trasformazione doppia), 121 ('l'un si levò e l'altro cadde giuso'), 140 (Puccio Sciancato), 151

 

(Francesco de' Cavalcanti); XXVI 4 (i ladri fiorentini), 7 (i sogni veritieri), 34 (Eliseo), 42 (un peccatore in

 

ogni fiamma), 53 (fiamma divisa in due punte), 62 (Deidamia), 85 (Ulisse), 91 (partenza dalla dimora di

 

Circe), 95 ('né la pietà del vecchio padre'), 108 (le colonne d'Ercole ), 112 (orazione ai compagni), 117

 

(seguendo il percorso del sole), 123 (l'impresa viene affrontata), 127 (le stelle dell'altro emisfero), 130

 

(cinque mesi), 137 (turbine che inabissa la nave); XXVII 7 (il bue siciliano), 28 (Guido da Montefeltro), 40

 

(Ravenna), 43 (Forlì), 46 (Malatesta il Vecchio), 49 (Faenza e Imola), 67 (conversione), 85 (Bonifacio VIII),

 

 89 ('e nessun era stato a vincer Acri'), 102 (come abbattere Palestrina), 103-104 (le due chiavi papali), 109

 

(lavato dal peccato), 112 (S. Francesco), 115 (muore in peccato), 123 (diavolo filosofo); XXVIII 1

 

(difficoltà a descrivere l'orrore), 9 (Italia meridionale), 10 (lunghe guerre dei Romani), 31 (Maometto), 76

 

(Guido del Cassero e Angiolello da Carignano), 85 (Malatestino dei Malatesta), 97 (Curione), 106 (Mosca

 

dei Lamberti), 134 (Bertran de Born), 137 (Achitofel); XXIX 20 (Geri del Bello), 29 (Bertran de Born,

 

signore di Hautefort), 47 (la malaria in Valdichiana), 59 (pestilenza di Egina), 92 (Griffolino d'Arezzo), 116

 

(Dedalo), 118 (pratica dell'alchimia), 127 (Niccolò senese), 131 (Caccianemico da Asciano); XXX 4

 

(Atamante), 13 (la Fortuna che gira), 16 (Ecuba), 32 (Gianni Schicchi), 38 (Mirra), 43 (falsatore di persona),

 

 77 (i conti di Romena), 97 (la moglie di Putifarre), 116 (Sinone), 128 (lo specchio di Narciso); XXXI 6 (la

 

lancia d'Achille), 26 (i sensi a volte ingannano), 41 (Monteriggioni), 52 (elefanti e balene), 55 (la ragione), 64

 

 (altezza di Nembrot), 80 (linguaggi ignoti), 95 (Fialte), 100 (Anteo), 115 (Virgilio si rivolge ad Anteo), 136

 

(simile alla torre della Garisenda); XXXII 10 (invocazione alle Muse), 28 (monte Tambernicchi), 55 (i conti

 

di Mangona), 58 (i fratelli Napoleone e Alessandro), 68 (Alberto Camicione de' Pazzi), 88 (Bocca degli

 

Abati), 106 (Buoso da Duera), 119 (Tesauro dei Beccheria); XXXIII 13 (il conte Ugolino), 32 (famiglie

 

ghibelline di Pisa), 34 (il sogno), 50 (il figlio Anselmuccio), 68 (Gaddo), 82 (invettiva contro Pisa), 89 (il

 

figlio maggiore e il nipote), 103 (freddo), 118 (frate Alberigo), 137 (Branca Doria), 139 (c'è la sua anima),

 

154 (frate Alberigo, faentino); XXXIV 1 ('Vexilla regis'), 20 (Lucifero), 37 (meraviglia di Dante), 51

(Cocito), 58 (Giuda Iscariota), 77 (alla testa del femore), 93 (il centro della Terra), 97 ('natural burella'), 108

(spiegazione di Virgilio), 115 (Gesù), 127 (Belzebù).  

contenuto secondario  

Cc. 54r-82v, Paradiso.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 236 n° 424; BARLOW, p. 45; R. FULIN, I codici di Dante Alighieri in Venezia,

 

Cc. 25r-53v, Purgatorio I-XXXIII 139 con il commento di ALBERICO DA ROSCIATE.

Venezia, P. Naratovich, 1865, pp. 37-8; MOORE, p. 676 n° 114; IMIBF, I, p. 9; AUVRAY, pp. 74-7 n°

 

Incipit: proemio, "incipit secunda pars comedie Dantis, que intitulatur purgatorium, de quo purgatorio

 

29, pp. 158-62; PETROCCHI, p. 491; RODDEWIG, n° 555; V. CIOFFARI, Anonymous Latin

 

quantum in scripturis reperiri, ultra ea quae dicit auctor, breviter subicio"; Purg. I 1, "Auctor in hac parte

 

Commentary on Dante's Commedia. Reconstructed text. Spoleto, Centro di Studi sull'Alto Medioevo,

 

tractare intendit de statu animarum diversarum que sunt libere a pena Inferni".

 

1989, p. 12; M.P. LAFFITTE, La Bibliothèque Nationale et les "conquêtes artistiques" de la Révolution et

 

de l'Empire: Les manuscrits d'Italie (1796-1815), in "Bullettin du bibliophile", 1989, fasc. 2 pp. 273-323;

 

M. PETOLETTI, "Ad utilitatem volentium studere in ipsa Comedia": il commento dantesco di Alberico da

 

Rosciate, in IMU, vol. XXXVIII 1995, p. 155.

note

Ci sono alcuni notabilia. Il manoscritto è appartenuto alla Biblioteca di papa Pio VI; dal 1798 si trova alla

 

Biblioteca Nazionale di Parigi.

schedatore

Maria Luisa Tanganelli

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Città, biblioteca, segnatura

Paris, Bibliothèque Nationale, Fonds italien 531

descrizione

Membr., sec. XIV/XV, cm 33 x 24,5, cc. II + 86 + II', num. mod. (doppia: la prima a matita e la seconda a

 

penna).

mani

Due mani in lettera bastarda su base cancelleresca (in littera textualis semplificata per le rubriche): A (cc.

 

1r-38v e 50r-86v); B (cc. 38v-50r).

illustrazioni

Aniconiche.

contenuto principale

Cc. 1r-86v, Commedia con rubriche in volgare e con annotazioni marginali sia latine che volgari, rade

all'Inferno e al Purgatorio, fitte al Paradiso.

contenuto secondario

Assente.

bibliografia

BATINES, t. II, p. 233 n° 420; MOORE, p. 669 n° 102; IMIBF, I, p. 106; AUVRAY, pp. 30-1 n° 9;

PROMPT, pp. 314-5; PETROCCHI, p. 491; RODDEWIG, n° 560.

note

La distinzione delle mani è molto incerta; è ugualmente possibile che si tratti di un'unica mano, che

 

d'altronde sembra autrice anche della chiosa. Nell'ultima carta segue all'explicit della Commedia una nota di

 

possesso quattrocentesca vergata su rasura ed essa stessa parzialmente erasa: "Liber Georgii Antonii

 

...spuci Int...".

schedatore

Marisa Boschi Rotiroti

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